31 gennaio 2008

Goblin Cafè - Bologna

Aggiornamento luglio 2009: il Goblin Cafè ha chiuso. Al suo posto ora c'è l'OSTERIA MATTONI ROSSI, ristorante di specialità liguri.

Sono stata in questo pub-pizzeria un sabato notte di un paio di mesi fa. E' situato in via Riva Reno 39. Parcheggio molto difficoltoso.
L'insegna recita che è anche pizzeria, bene mi dico, proviamo la pizza. Non mi aspetto il forno a legna, ma una pizza un pochino migliore sì.
Il sabato è il giorno peggiore, questo pub diventa un teenager-pub. Alcune coppie coraggiose mangiano un po' nascoste una pizza sovrastati dal frastuono di 15enni alla loro agognata uscita in gruppo settimanale.
Esteticamente è una sola sala quadrata, grande, carina, piena di tavoloni in legno.
Ordino una pizza al prosciutto crudo. Arriva grande, come quella della pizzeria. Sorrido, penso di aver preso bene...la assaggio, le prime boccate non sono male, solo che nel giro di 5 minuti diventa durissima...e un brutto pensiero mi disturba la mente...quando si riscalda il pane nel microonde dopo pochissimo diventa duro...Non voglio dire nulla, magari non c'entra...ma non sarà mica stata fatta precedentemente, congelata e poi riscaldata in microonde questa pizza?
Del resto questa scorretta manovra l'ho già vista chiaramente coi miei occhi nel retrobottega di un noto bar del centro. Pizze surgelate (esattamente quelle che si comprano al supermercato) in fila vicino al microonde.
Termino la pizza e attendo mi offrano, come da pubblicità su vari siti promozionali che lo sbandierano tra le caratteristiche di questo pub, un maxi barattolo di Nutella da cui attingere a volontà.
Bene, di questo maxi barattolo nemmeno l'ombra. Non me l'hanno assolutamente portato.
Bufala per attirare? Non so, andateci e ditemi se a voi l'hanno dato.

La Vipperia - Bologna

E' bar-ristorantino di recente apertura in via Emilia Levante. Sono stata un paio di volte e non mi ha mai entusiasmato.
Innanzitutto frena la zona, parcheggio non ce n'è, l'unica alternativa è il parcheggio del centro Dima, abbastanza vicino.
Il locale esteticamente fa del suo meglio per apparire trendy, è carino, nulla da eccepire, due sale, la prima bancone e qualche tavolino appoggiato al muro con pouf bianchi senza schienale; la seconda saletta, adibita a ristorante e dopocena è piccolina, tavoli vicini, luci soffuse sul tono del blu, spazio per una piccola consolle.
La prima volta sono stata per un dopocena e ho sorseggiato un cocktail (8 euro), ma c'era troppa confusione, la qualità dei drink mi è sembrata molto normale. Quella sera c'era un dj e, ovviamente, o balli o parli. Qui dato che i tavoli sono ammassati, parlare risultava piuttosto difficoltoso. E poi c'era chi beveva e chi cenava, tutti assieme.
La seconda volta sono stata trascinata alle 21.30 per un aperitivo e purtroppo qui il mio giudizio si fa negativo. Essendo la seconda saletta già occupata a ristorante il rischio è doversi mettere nei due o tre tavolini all'entrata, con un viavai continuo e la porta sempre semiaperta. Se non sei in due i tavolini non sono conformati. Noi eravamo in 5 in un tavolo da 2, siamo stati scomodissimi tra l'altro rimediando tre pouf altrove. Il buffet l'ho trovato di qualità scadente e non molto abbondante, ad esempio mi ricordo di una gramigna con ragù fredda e scotta. Infatti abbiamo fatto preparare una bruschetta per 5 dato che eravamo piuttosto insoddisfatti.
La Vipperia ha la particolarità di attirare chi sta in piedi, gente che gira, gira e torna fuori e dentro, se sei in quei tavolini all'entrata può diventare ad una cert'ora con l'aumentare della gente, piuttosto disagevole.
Non ci tornerò.

29 gennaio 2008

The Auld Dubliner - Bologna

Tipico pub irlandese in via Cairoli: il vecchio dublinese (auld è old in scozzese). Parcheggio serale pressocché impossibile, ci parcheggiano pure i residenti. Entrata anche sulla piazza dei Martiri.


Sono stata sabato scorso e se si vuole un po' di tranquillità questo è il giorno più sbagliato. Il pub è strapieno fino all'inverosimile, per sederti devi attendere che si liberi un tavolo. Ovviamente dato il pienone, il volume acustico generale è molto fastidioso e per cenare l'atmosfera è un po' concitata.
Esteticamente è arredato come un tipico pub anglosassone. Bancone e tavoli in legno, luci soffuse, atmosfera "allegra", per i fiumi di birra che scorrono. Tra l'altro purtroppo è frequentato anche da inglesi, che con la grande apertura di mente che si ritrovano se devono mangiare in Italia, vanno al pub irlandese...e quindi attenzione, quelli si ubriacano duro e ridono sguaiatamente, tanto per confermare la loro eterna prepotenza all'estero.

Menù amplissimo. Primi, secondi (tra cui il filetto alla Guinness, specialità tipica). Di certo l'atmosfera non invoglia a cenare e tra l'altro i prezzi sono da ristorante (il filetto 12,50 euro). Quindi io ho preferito stuzzicare.
La novità del pub per la stagione in corso era il cestino di tigelle e crescentine con un piatto di affettati. Ho preso quello. 4 crescentine unte e pesanti e 4 tigelle fatte da loro; un piatto dove il prosciutto crudo mancava (!), sostituito da una fetta di prosciutto cotto, e due fettine di salame. Un cucchiaio di stracchino e qualche sottaceto per un totale di 10 euro. Ho aggiunto un piatto di patate fritte , senza sale e un po' troppo cotte. Ho accompagnato il tutto, irrinunciabile, da una Guinness alla spina; la birra irlandese più famosa. E' ricoperta da una deliziosa cremina marroncina, ed ha un insolito e squisito sapore di caffè.
Nel menù anche una carta di una quarantina di cioccolate aromatizzate diverse (sono poi tutte quelle in bustina che trovi da Scaramagli), e una quarantina di tè diversi . Anche dolci come la apple pie.

La pizza "Leggera" - Bologna

Ho scoperto questo negozietto di pizza al taglio un paio di sabati fa, quando, incazzata e affamata dopo essere stata da T-Bone Station avevo voglia ancora di qualcosa da mettere sotto i denti. Erano passate le 2 del mattino. A quest'ora ormai credevo non ci fosse più nulla, a parte i soliti al mi furner/pollacci. Altero chiuso, Mac Donald chiuso, Spizzico chiuso, kebab center chiuso. Ma incredibilmente pizzeria "leggera" (il nome poi non l'ho capito...) ancora assolutamente aperto. Sarà perché è di fronte alla stazione ferroviaria, con un paio di euro ti fai in piena notte un trancio triangolare classico di margherita grandino e discreto. Un appunto, se siete donne non andate da sole, è troppo pericolosa la zona.

25 gennaio 2008

T-Bone station - Casalecchio di Reno (BO)

Al Centro Meridiana, a Casalecchio, c'è una zona che oltre a comprendere il multisala Uci-Cinemas comprende anche svariati ristoranti. Tra di essi c'è anche questo ristorante specializzato in carne, una steakhouse. T-Bone station (stazione delle bistecche alla griglia con l'osso) accompagnate da patate fritte o insalate.
Nel menù ci sono gli antipasti, che vanno dagli onion rings, ai chicken wings. E poi salads, pizze, pollo, hamburger e dolci come la torta di mele con gelato alla vaniglia e il dolce al formaggio.
Il locale è carino, ampio, consta di due sale adiacenti, una più intima, l'altra accanto al bar troppo trafficata. Alle 23 di sabato ci vietano di accedere alla sala più grande obbligandoci ad un tavolo improbabilissimo in mezzo a tutto. Niente tovaglia, il menù su foglio di carta grezza la sostituisce. In compenso si fanno pagare il coperto a due euro a testa! Io sono poi già stata all'ottimo Roadhouse Grill in Stalingrado; non mi aspetto tanto, si nota l'atmosfera meno attenta.
Prendo un sirloin steak, cioè un controfiletto di manzo da 2 etti. Costo 14 euro. Così non sembra a prima botta, ma nei migliori ristoranti un secondo di carne costa uguale o meno (e raramente peggiore di quello che ho mangiato io). Chiedo cottura medium, arriva invece al sangue, quasi meglio visto che invece di un tenero pezzo di carne, mi arriva una suola terrificante, tanto era dura. Il mio compagno di mangiata prende ancora peggio, una tagliata a 16 euro chiesta al sangue e arrivata ben cotta, addirittura più dura della mia e piena di nervetti.
Inoltre un gran caos, dato che si vendono come ristorante, ma in realtà fanno entrare e sedersi ai tavoli, accanto a chi cena, anche tutti quelli che che si siedono al tavolo per un caffè o una birra.
Il Conto 36 euro per un litro di acqua e due suole.

24 gennaio 2008

La Frasca - Bologna

Quando andai qui ne uscii sconvolta; se volete fare un esperimento "sociale", allora andateci. No, niente delinquenti, ma non vestitevi più di un jeans e un maglione sdrucito, altrimenti vi sentirete fuori posto. Entrando non puoi aspettarti altro che un fumoso e rumoroso pub con tavoli in legno, bancone con avventori "originali", seconda saletta piccola con tavoli ammassati e fauna varia studentesca ed operaia. Turn-over continuo, livello acustico esagerato.
Bagno non pulito, acqua gelida, finestra aperta per la mancanza di un aeratore.
Io non ho mangiato bene. Presi un tagliere di crostini misti, la persona che era con me un panino gigante caldo. E i prezzi sono anche piuttosto alti, i crostini mi pare 7 euro. In due con una birra, un'acqua e due crostini sono oltre 20 euro.
Il mondo è bello perché è vario...però...

Baracca e Burattini - Bologna

Aggiornamento di aprile 2008. Il Baracca e Burattini non esiste più (CVD). Al suo posto c'è ora il caffè ristorante BIAVATI.
Ahhhhhhh...per commentare questo ristorante c'è da fare subito un urlo dalla disperazione. Ex sotto le stelle del Messico, piazza di porta Saragozza, venerdì sera a cena.
Prenoto attirata da un fantomatico dopocena chiamato "La corrida" con promessa di esibizione di cantanti e successivi fischi o applausi del pubblico.
Esteticamente il locale è piuttosto carino, grande, soffitto a volte, rustico-elegante.
Ma ora arrivano i punti dolenti.
Sono le ore 21:30 e il locale è semi-vuoto. Su una trentina di tavoli ne saranno occupati si è no quattro/cinque: qualcosa non quadra...
Arriva il menu. Pochi piatti, cari.
Oso chiedere una variazione ad un primo, semplicemente di togliere il peperoncino, dato che a me il piccante non piace. Vengo guardata dalla cameriera come un'aliena. Come se avessi chiesto l'impossibile! Deduco immediatamente che dovrebbero servire solo precotti surgelati da scaldare al microonde al momento, venduti a prezzi di alta ristorazione.
Opto per dei tortelloni in salsa di formaggio e rucola, scarsini di quantità e amarognoli.
Come secondo scelgo il brasato al barolo e mi arriva una bistecca così dura che sembra una suola di scarpe, piena di nervetti.
Il dolce non lo ordino per principio visto com'è andata finora.
A questo punto inizia quella che ci avevano venduto come corrida. Ribadisco che siamo ancora in otto/dieci persone massimo in tutto il ristorante. Arriva un'improvvisato personaggio che si finge polacco e dice assurde battute strampalate. Nessuno ride. I tavoli si cominciano a vuotare. La situazione è grottesca. Dopo 5/10 minuti di questo show, mi alzo e trascino con me gli altri miei compagni di sventura.
Gli abbiamo lasciato oltre 100 euro per quattro primi e quattro secondi.

Ca' de Mandorli (estate e inverno) - Idice di San Lazzaro di Savena (BO)

Dove: Via Idice 24, San Lazzaro di Savena (Bo)
Da provare: le pastasciutte
Lascia perdere: la zuppa inglese
Pro: entrata gratuita, buoni i primi al ristorante
Contro: parcheggio su terreno sconnesso, musica interna al secondo piano assordante, caos, ambiente troppo informale, cocktails nel bar estivo pessimi
Strano circolo-discoteca-ristorante in via Idice a San Lazzaro. Si compone di un casone a due piani e di un giardino e di un parcheggio incasinatissimo in terra battuta.
Inverno:
D'inverno si sta dentro. Venerdì sera, serata sfogline. Cos'è? 20 euro una tantum, tutto compreso. Comunque bis di primi favolosi, davvero fatti a mano. Tortellini originali, piccoli come l'ombelico di Venere.
A seguire (tutto assieme): grigliatina, patatine, crescentine, sottaceti, salumi. Mediocri.
Zuppa inglese scongelata, tentando tra l'altro di farsela pagare in più.
Serata freddissima, porta sempre aperta con aria gelida d'accompagnamento e tavolo in mezzo alla saletta d'ingresso e mentre la gente sta ancora mangiando, verso le 23 fanno entrare tutti i dopocenisti. I quali, non avendo ancora il tavolo, ed essendo in tanti, rimangono in piedi a guardarti mentre mangi!
Sali al primo piano musica anni 80, pubblico variegato. Non c'è posto, tutti ti spingono, passano dovunque.
Piano terra, musica anni 70. La situazione non migliora, anzi manca poco e scatta la rissa.
Esperienza alienante.
Estate:
Molto meglio come location estiva a mio avviso. D'estate c'è un pienone stratosferico, considerando anche perché é free entry, due piste estive (una più grande e una più piccola) e tavolini a non finire. A volte anche serate con comici, spazio palco quindi. Alcuni divanetti strapieni sotto improvvisate tende. Il ristorante è stato spostato all'aperto. Due bar, ma i cocktail sono troppo zuccherati. In teoria i bar sarebbero il pub 2000. La casona è aperta, al primo piano suonano bands, ma il frastuono è assordante, la puzza di fumo e sudore ti fa scappare.
Estate 2008: quest'anno ci ho messo piede due volte, per due volte ho trovato un pienone tale da essere irritante. Non hai letteralmente spazio per muoverti, la bolgia è da esaurimento; la seconda volta sono stata un quarto d'ora e poi sono fuggita, troppo pieno. Non fa per me. Posto da la "Bologna gratis", "low". Studenti per lo più.

Manà Dinner Cafè - Bologna

Aggiornamento aprile 2009: il locale ora si chiama Take Five. 


Opto per un dopocena soft al Manà Dinner Cafè, in via Cartoleria 15, poco dopo la Facoltà di Lingue.
Si entra da un portoncino molto stretto in questa particolare trattoria-pub-cocktail bar; non so nemmeno come definirla visto che dal menu si spazia l'intero universo culinario, un locale a metà tra l'elegante e il rustico. Il Manà è tutto in un unico salone, sottotono, tinteggiato a stucco giallo, con due lampadari scenografici enormi, un pianoforte a coda non utilizzato, un divano grande e tutt'attorno tavolini di legno di dubbio gusto che rovinano l'ambiente. Il tutto illuminato solo da due o tre luci alle pareti che riflettendo sul muro giallo creano tanto un effetto lugubre-giallognolo. L'insieme è strano, non è brutto, ma è nettissima l'impressione che non ci sia stata la mano di un arredatore, per questi errati accostamenti.
Il menu spazia da ristorante con improbabili piatti di rigatoni e pasta e fagioli, a caffetteria, a pub (stuzzicheria), a cocktail bar (l'unica scelta che mi sento di consigliare per provare il locale).
Il servizio è poco cortese e inefficiente (tavoli senza tovagliolini con briciole), da bere ti portano solo i bicchieri e li appoggiano così sul nudo tavolo, devi pagare all'istante, chiudono all'1 (di venerdì!).
Cocktail consigliato: Martini Lemon (limonata allungata con Martini e ghiaccio).

23 gennaio 2008

Osteria degli Usberti - Bologna

 Aggiornamento gennaio 2010: l'Osteria degli Usberti ha cambiato gestione. Ora il locale si chiama Bocca Buona. Che dire? Sperem!
Dove: via degli Usberti 5 - Bologna
Contro: si mangia male, ho rischiato l'intossicazione alimentare
Lascia perdere: primi, piadina, carne

Tipica osteria bolognese, dal nome della stessa via del centro in cui è situata, via degli Usberti, una traversa di via Montegrappa, accanto alla mitica Gelateria Gianni.
Mi affretto a prenotare un tavolo per due verso le 19 per una cena alle 20:30, ma come capirò era assolutamente superfluo farlo, dato che c'erano quattro gatti.
L'ambiente abbastanza normale, pochi tavoli, rustico. Bell'insegna da fuori, ma all'interno niente di speciale. Luci calde, tovaglie rosa, arredi di legno. Sicuramente migliorabile.
Il menu ha pochi piatti, piadine, qualche dolce e un coperto di ben 2 euro: prezzi non troppo alti, ma eccessivi per i secondi di carne (pesce non lo fanno).
Saltiamo l'antipasto e passiamo direttamente ai primi. Io ordino un piatto di maccheroncini al pettine con verdure, praticamente immangiabili da quanto erano duri. Il cameriere dice che erano saltati in padella, in realtà erano cotti al forno, senz'acqua. Saltavano nella forchetta tanto erano rinsecchiti.
Per secondo ordiniamo una tagliata di manzo al radicchio trevigiano. Arrivano i piatti e subito si sente esalare dalla tagliata un odore di carne non fresca. Non ci volevo credere. Provo ad assaggiarla e ciò è confermato dal sapore sgradevole. Siamo allibiti! Decidiamo di chiamare immediatamente il cameriere per farci portare via i piatti e sostituirli con qualcos'altro. Imbarazzato, il gestore si scusa.
Provo a prendere una piadina al prosciutto. Piadinetta confezionata (una grossa e triste piadina industriale). Il dolce per principio a questo punto non lo ordiniamo decidendo di farci un gelato da Gianni.

Il Rifugio - Zola Predosa (BO)

Dove: Via Risorgimento 184, presso Hotel Zola - Zola Predosa (Bo)
Pro: minizoo; luci rosse
Contro: la pizza non è un granchè
Nel menù: *

E' un particolare ristorante pizzeria appena fuori Bologna, pochissimo dopo l'uscita di Casalecchio, a Zola Predosa.
Mi ispirava perché era noto per il suo particolare arredo interno e l'atmosfera, diciamo così, lugubre-intima. Esternamente il locale è piuttosto anonimo, classica pizzeria situata all'interno di un piazzale-parcheggio con altri negozi e palazzi.
Appena si entra si deve percorrere una scaletta che ti "obbliga" (è stranamente più suggestivo qui che dentro) a fermarti al piano ammezzato ad osservare delle teche che sono dei mini zoo, entrambe contengono piccoli coccodrilli vivi e vegeti, più o meno dormienti, che accennano qualche colpo di coda ogni tanto.

Luci scure e legno ti introducono al locale, una pizzeria con tavoloni in legno tipo osteria tirolese divisi in in uno strano labirinto inframmezzato da altre teche ed acquari e sormontati da lampadari che profondono una luce rossa e abbastanza congestionante per i commensali.

Il locale è pieno, ma non troppo, viene diffusa musica da pianobar, ma non si sa se è un cd o c'è il tipo che suona. Dalle teche ti guardano annoiati murene e squaletti, e pesci tropicali.
E' decisamente un locale molto più da dopocena che da cena, ma qui si mangia e basta. Sì perché l'atmosfera non è adatta a gustarsi una cena e non è nemmeno ben azzeccata, in quanto le luci rosse sui tavoli non sono assolutamente erotiche, bensì fuorvianti e pressanti.
Prendo una pizza, e qui le note dolenti, la pizza è mediocre. Arriva quasi fredda, poco saporita e la mozzarella praticamente già ricompattata. Tant'è che ne lascio pure lì un pezzo.
L'atmosfera non concilia, tende a soffocare e a rendere improbabile qualunque cibo.
Può essere sicuramente un diversivo, sopratutto è carina per portare i bambini, peccato che sia adatta più come mini-zoo che come pizzeria, dato che probabilmente trascurano il cibo puntando su questo fatto.

* Dal mio servizio su Bologna Spettacolo settembre 2009 = vasto menù alla carta con primi di pasta fresca di terra o mare: consigliati i tortellini neri al tartufo e gli spaghetti allo scoglio. Tra i secondi, grigliate di pesce e la specialità, la carne di bisonte al cognac. Tra le 70 pizze la più richiesta è la Sorriso (una Margherita con rucola e scaglie di grana).
In evidenza il menù Rifugio: Tortelloni Rifugio (scrigno di tortelloni pasticciati in crespella); Scaloppe Rifugio; Coppa Rifugio (mousse di mascarpone e cioccolata).

La Perla - Fano (PU)

Volevo andare a Fano, nelle Marche: io bolognese, abbastanza vicina, non c'ero mai stata. Ho solo due giorni dico, prendo pernottamento e prima colazione e le due sere via ad assaggiare due ristoranti, di pesce ovviamente, sono al mare!
A casa mia, in città è praticamente impossibile non trovarlo decongelato, cattivo, gommoso, con quel sapore di ammoniaca. E andare al mare ormai sembra l'unica soluzione.
Bene, al pomeriggio, nonostante il freddo che faceva mi avventuro a visitare la cittadina e da curiosa che sono a dare un'occhiata ai menù dei ristoranti e pizzerie in fila l'un con l'altro, coi loro menù ben visibili all'esterno.
Prima cosa che si nota subito, tutto qui costa meno, molto meno. Accidenti mi dico, un primo di pesce attorno ai 6-8 euro, un secondo (grigliata o fritto ad esempio) attorno ai 12-15 euro. Bene! si può mangiare pesce fresco in due con meno di 50 euro dal primo al dolce. E Fano, sede anche di un porto peschereccio importante, garantirà la freschezza mi dico.
Scelgo così un apparentemente anonimo ristorante-pizzeria sul lungomare, dove fanno pizza al forno a legna e pesce, attirata dalla posizione (a pochi metri dal porto, garanzia di approvvigionamento continuo di pesce fresco). Fuori c'è il menù, prezzi decisamente bassi, con pizze a prezzi ancor più bassi.
Entriamo, il ristorante è strapieno, ci fanno scegliere il tavolo. Optiamo per la veranda, decisamente più carina della sala interna, molta troppo luce là, brutta atmosfera. Poco dopo andrò in bagno e mi accorgerò che questa pizzeria è enorme, con un'ulteriore sala interna. Quasi immediatamente arriva la cameriera, abbiamo molto appetito e prendiamo anche una pizza da dividere in due. Una al prosciutto crudo. Prezzo incredibile, solo 6 euro. Ce la portano, è piccolina, sottilissima, ma l'impasto è la fine del mondo, la divoriamo. Il prosciutto certo, non è un Parma, ma ok, l'importante è la pizza.
Volevo poi il brodetto di Fano (specialità del luogo, ma non ce l'hanno) ok mi dico peccato prenderò una frittura di pesce. Poco dopo arriva (solo 13 euro!) e giuro, questa è la più buona frittura di pesce che io abbia mai mangiato, nonostante me ne intenda! Fresco, favoloso, come non ricordavo da anni, forse come non avevo mai mangiato. Gamberetti che erano dolci e morbidi come burro (dove io li mangio acidi e duri), un misto di pesce azzurro (a Fano sono specialisti del pesce azzurro) tenerissimo, gli anelli di totani croccantissimi, non gommosi. E il tutto assolutamente non unto, leggerissimo. Più leggero di un insalata . Insomma una poesia di frittura.
Totale in due circa 40 euro. Unico neo, i dolci praticamente inesistenti.

Rosso San Martino - Bologna

Presa da un'incontenibile voglia di piadina con affettati, mi reco a cena in questo nuovo locale della triade "del Rosso", prettamente piadinoteca e ristorante romagnolo. Ex Golem Caffè d'arte, in piazza San Martino, da cui trae il nome.
Entriamo, ambiente carino e informale senza essere di basso livello, una prima sala bancone e wine bar, una seconda sala più grande, tinteggiata di rosso alle pareti, particolari in quanto sembrano grotte. Tavolini piccoli, come all'Osteria del pesce rosso, faticoso mangiarci.
Tutta affamata chiedo la carta delle piadine. Mi sento rispondere che le piadine sono terminate. Cosa?! Sono colpita e arrabbiata. Ma come, dico? Siete una piadinoteca e non avete la piadina?! Ci dispiace si giustificano... solite scuse.
Se fosse stato per me mi sarei alzata e sarei andata via, ma per bontà verso il mio compagno di mangiata, probabilmente fin troppo flemmatico, ho desistito e ho accettato a malincuore di scegliere cibo dal menu tradizionale.
E mi è andata peggio.
Prendo un piatto di strozzapreti al ragù, insapori e stracolmi di ragù industriale e un castrato con contorno di verdure alla griglia. Il castrato era mingherlino, le verdure alla griglia, composte da due melanzane, due zucchine (immangiabili dato che erano solo appena sbollentate) e una falda di peperone (sott'olio!), erano insipide.
Ho mangiato piuttosto male. E non è nemmeno così a buon mercato.
Forse come piadinoteca potrebbe essere buona, ma rischiate di sentirvi dire "finite".

Fresco - San Giovanni in Persiceto (BO)

Dove: via Bologna 98 - San Giovanni in Persiceto (Bo)
Aggiornamento autunno 2009: il Fresco smette i panni del discodinner del venerdì, per trasformarsi in solo dinner. Al piano terra lounge bar, a disposizione anche per eventi. Al primo piano ristorante. Aperto anche a pranzo con menù a € 12, propone alla sera una breve carta di piatti di sperimentazione legati al territorio. Nel menù: crescentine col culatello; strangolapreti all'ortica con finferli e pomodoro fresco al basilico; filetto di manzo; fritto di pesce; mousse con crema al cioccolato giapponese e crumble; creme brulè.

Si fa chiamare Ristorante musicale ma è un discoteca senza pista su due piani, con tavoli in cui servono cibo di catering di livello piuttosto scarso fino alle 23.

Il posto è carino, indubbiamente, di un certo tono, di livello medio-alto, ma non chic, in ogni caso è sconsigliabile cenare lì.
Se decidete di cenare lì dovrete arrivare rigorosamente in orario, alle 21. In quanto, dato che il 99% degli avventori sceglie il menu degustazione, funziona come un cenone, partono tutti con gli antipasti e a ruota il resto. Non essendo un ristorante con cucina, ma appunto servendo precotti, ne hanno un numero limitato, quindi se fai tanto di arrivare in ritardo come arrivai io ti becchi gli avanzi.
E questo è piuttosto scorretto, dato che a testa sono 40 euro, decisamente caro per come si mangia.
Antipasto: mi ricordo un pezzetto di torta salata; come primo: lasagne "microondate" stracotte e senza sapore; secondo: una triste scaloppina alla bolognese senza contorno e come dolce una pallina di gelato fiordilatte.
Tra l'altro un'altra controindicazione è la musica durante la cena a volume altissimo, sparata in modo eccessivo che non permette a chi cena di poter parlare in nessun modo. Il volume è già quello da discoteca. Assurdo.
Verso le 23 ti obbligano ad alzarti in quanto altrimenti non ci sarebbe posto per ballare e tolgono fisicamente i tavoli.
Il meglio inizia lì, quindi è decisamente consigliabile evitare il ristorante ed andarci dopocena.
Per quanto riguarda il dopocena comunque bella gente. Possibilità di conoscenza buona, musica commerciale ballabile. Atmosfera eccitante. Forse un po' troppo pieno al venerdì, ma è la serata giusta per andarci ovviamente se non si vuol rischiare di incocciare negli adolescenti.
Voto 3 al ristorante, 8 alla discoteca.

Osteria del Ciccio - Bologna

Bar Mario 2 la vendetta. E' indispensabile aver visto almeno una volta il film "Radiofreccia" per capire il bar Ciccio. Il Bar Ciccio è l'equivalente del bar Mario in Radiofreccia.
A Bologna c'è qualcosa di simile al Ciccio: Vito, Tato e Vino, il Legionario e La Frasca. Ma questo li batte tutti.
Erano anni che passavo da via S. Mamolo e vedevo questo bar/osteria più veranda e insegna con tanto di sito web incredibilmente funzionante.
Prima o poi ci vado, mi tolgo questa insana curiosità, del tipo: "non ho voglia di aprire quella porta"; ma sono curiosa di quali terrificanti atmosfere ci saranno... sapendo a cosa andavo incontro avrei mai superato il disagio di entrare lì dentro?
Conosco P., un habitué del posto. Bene, allora è arrivato il momento di superare anche questo scoglio, grazie a P., che mi introdurrà agli inferi.
Così io, P. e una mia amica ci troviamo "dal Ciccio". Ora di cena, non c'è nessuno. P. fa preparare affettati, vino e pane. Vabbè sembra essere andati semplicemente dal salumiere. Era meglio spulciare dal menu, magari una "conchiglia o un panino farcito". Hanno anche i primi (surgelati) e i gelati (confezionati) da scegliersi rigorosamente alzandosi e recandosi al frigo.
Il locale internamente non si smentisce, aiè d'ìncosa, come si dice a Bologna, c'è di tutto lì dentro. Bar, tabacchi, pub, gelati, tv per le partite, tavolazzi, giochi di società.
E c'è Ciccio, il proprietario, che non gliene frega nulla di nessuno (in senso buono) e non ti rompe squadrandoti quando entri. Simpatico, nel suo non voler cambiare nulla lì dentro. C'è la moglie che fa i panini e si fa i fatti propri anche lei.
Il pub del Ciccio, insomma, resiste perché è assolutamente frequentatatissimo. Da chi? Studenti, adolescenti, habituè. Ha i giochi di società, infatti più o meno tutti vanno lì per quello e mangiano un paninazzo o un primo surgelato riscaldato al microonde.
Da menzionare le tre tv appese, che Ciccio e famiglia guardano senza sosta mentre lavorano. Andateci (jeans e maglietta) se volete esser partecipi di un'esperienza "alternativa".
Assolutamente sconsigliato per coppie.

Taverna del Parco di Villa Bassi - Sacerno (BO)

Ristorante molto alla moda, è una grande taverna rustica e carina, ma sempre strapiena sopratutto nel fine settimana (di rigore prenotare con almeno due giorni di anticipo). E' situata all'interno di un parco ospitante anche la Villa Bassi (più adatta a cerimonie).
Ci sediamo tra il pienone e chiediamo un mix di antipasti. Purtroppo non sono un granché.
Come secondo hanno solo un carrello di arrosti. Contorno: solo patate o cardi gratinati. A scelta arrosto di: tacchino, vitello, manzo. Prendiamo quasi tutti il vitello. Grassissimo, lo trovo immangiabile.
Dolce niente, ma preferisco una macedonia.
Come ristorante mi è sembrato di scarso livello e piuttosto caro.
E' promesso anche l'intrattenimento, speriamo in canti e balli come pubblicizzato. E invece no, c'è solo pianobar che strimpella quattro canzonette anni sessanta.
Taverna del Parco di Villa Bassi: tutto fumo e niente arrosto (o meglio: solo arrosti al carrello).

Taverna del Marchese - Molinella (BO)

Dove: via Provinciale Inferiore 13 - Molinella (Bo)
Pro: ambiente rustico e carino, ciotolina di pop corn per ingannare l'attesa
Contro: si fa fatica a trovare l'entrata, menù sconfinato, pizze non buone, se ci sono bambini che urlano li lasciano fare
Mi trovavo in quel di Molinella, paese dormitorio in provincia di Bologna e lontano un bel po' da essa, dove le case costano meno della metà che in città. Qui a Molinella di pizzerie carine nemmeno l'ombra, campagna desolata e paurosa di notte, talmente è tutto buio e senza vita. Il centro, col campanile pendente, è carino, ma di ristoranti nemmeno l'ombra, solo qualche pizzeria d'asporto vuota e due o tre bar pieni di anziani. I giovani al sabato sera corrono a Bologna, io cittadina, stavolta ho fatto il contrario, per altri motivi mi trovavo al pomeriggio lì e ho deciso di mangiare una pizza in provincia.
Dopo vari tentativi adocchio questa pizzeria pub ristorante e bar grazie al cartello giallo in bella vista sulla statale. Incuriosita percorro un viottolo che mi porta in un grande campo; qui nemmeno si scorge il ristorante, non si vede nulla. Faccio un giro a piedi, sembra quasi un circolo, dopo varie peripezie trovo l'ingresso, sembra carino, tutto in legno all'interno, decido di fermarmi lì.
Ci fanno sedere in un tavolone da quattro; il locale è pienotto e ci danno il menu. Un menu infinito, dalle pizze, ai crostini, carni, primi, stuzzichini e chi più ne ha più ne metta...mi fido poco di chi vuole strafare di solito non fa mai nulla di particolarmente decente...opto per una pizza al prosciutto crudo, ce ne sono decine, come in un vera pizzeria e una birra rossa alla spina.
Mentre attendo ci portano un vassoietto di pop-corn, graditi. Le pizze arrivano, come temevo cotte nel forno elettrico e super sottili. Assaggio...ahi! Cattive, purtroppo! Inoltre un gruppo di maleducati sta facendo giocare dei bambini che fanno molto chiasso e disturbano violentemente la nostra quiete. Ovviamente i gestori non li limitano in nessun modo. A questo punto, delusa della pizza ed esausta degli urli e pianti dei bambini, decido di non prendere il dessert.
I gestori si sono dimostrati menefreghisti nel non moderare quei molesti clienti e la mia pizza era mediocre, nonostante l'ambiente rustico e carino.

Cap Creus - Imola (BO)

Aggiornamento autunno 2008. La discoteca ora si chiama CINQUE SENSI. Tornato a chiamarsi Cap Creus da questa stagione, l'anno scorso era Disco Klab, a Imola in via Provinciale Selice 80.
Se volete DIVERTIRVI A BALLARE, questo è il posto che fa per voi. Pista grandina e palco al sabato per le cover band che suonano grandi successi. Devi andare in maniche corte se non vuoi sudare come un maiale, conta che ballerai senza sosta per almeno tre ore. Dopo, non doma, la discoteca verso le 2.30, al termine del concerto, riparte con musica 70-80. E tu hai ancora voglia di ballare. Semplicemente favoloso.
Tra l'altro quando entri ti danno il biglietto gratis per tutti i sabati successivi. Non spendi un nulla e ti diverti come un pazzo. Al piano superiore della discoteca ci sono sedie e tavoli liberi per sedersi e bere con tranquillità e riposarsi (quasi impossibile, visto quanto ti trascina la musica), senza lo stress delle altre discoteche che non c'è un buco dove stare se non prenoti il tavolo.
La discoteca è carinissima, i concerti tutti i sabati di cover band semplicemente galattici.

Zanarini - Bologna

Dove: P.zza Galvani 1 - Bologna
Pro: un mito che resiste della Bologna bene, caffetteria buona, aperto domenica fino alle 21, sala al piano superiore, d'estate tavolini esterni sulla bella piazza
Contro: prezzi alti, niente parcheggio (zona pedonalizzata)

Aggiornamento dicembre 2010
Rimane sempre una garanzia per due chiacchiere alla domenica pomeriggio. Salite nella sala superiore, tramite la scala che trovate al piano terra. Qui ci sono tavolini. Il servizio è alla carta. Ci sono tè cinesi e tè aromatizzati. Ho provato un tè arancia e vaniglia, molto profumato. Arriva già in infusione, non è in bustina. Costo ben € 7. Peccato nel menù ne mancasse uno, proprio quello che volevo, alla mandorla. Ho provato anche l'aperitivo: è a base sopratutto di tartine farcite in vari modi (con gamberetti, salse, cotto e maionese, ecc.). I vassoi sono sia sotto, per un aperitivo in piedi, che sopra, per quello seduto. 


Il caffè Zanarini, in Piazza Galvani, è la caffetteria storica di Bologna, da poco rinnovata. Un'istituzione, da sempre frequentata dalla Bologna bene.
La caffetteria è lussuosa, trendy, molto cara, di livello decisamente superiore alle altre. La pasticceria è una gioielleria, dolci ricamati e addobbati svettano in vetrina agli occhi dei passanti che non osano spendere tanto.
Tutto quello che mangi qui è favoloso, fresco, a patto di sapere in anteprima che spenderai appunto almeno il doppio, se non il triplo.
Una volta ho provato la cioccolata in tazza con panna. Una roba d'altro mondo. Densissima e udite udite, con scodellino a parte di panna, rigorosamente montata fresca. L'ho accompagnata da una fetta di dolce da scegliersi al banco e farsi mettere su un piatto da accompagnamento ai vari cappuccini di tutti i generi. Bancone superaffollato sempre, alla domenica pomeriggio trovare un posticino è un'impresa. Conviene quindi salire al piano superiore e attendere il cameriere che ti viene rigorosamente a prendere e ti indica il tavolo in cui sederti.
Un'altra volta in cui sono andata ho ordinato una selezione di tè speciale (hanno la carta dei tè) a ben...7 euro...per un tè!
Ottimi anche gli aperitivi, decisamente non le solite tartine vecchie e striminzite, ma prodotti di forno freschi, grandi e gustosi.
Vivamente consigliato, ma molto caro. Uno dei best per la domenica pomeriggio.
D'estate mette i tavolini fuori su P.zza Galvani, ora pedonalizzata.

Poco Loco - Bologna

Aggiornamento estate 2008: il pub ha cambiato gestione. Si chiama ora JOE D'AMORE.
Il Poco Loco è in via Mezzofanti 18, zona Mazzini.
Parcheggio se ne trova nelle immediate vicinanze.
E' famoso per essere stato qualche anno fa, sopratutto d'estate, nella veranda all'aperto, uno dei pub frequentati dalla Bologna-bene. Senza essere tra l'altro, a mio avviso, nulla di speciale. E' di tono rustico, con tavoloni di legno. All'interno c'è un'insegna che indica "cerveceria" (birreria), ma in realtà le birre sono pochine...
Quindi un pub come un altro.
Sono stata di venerdì sera verso le 23 con amici ed era semi-vuoto, il che conferma che è da frequentarsi sopratutto all'ora dell'aperitivo e nel periodo estivo.
Di cattivo gusto è la mancanza del menù. Non si può per legge, ma loro lo fanno impunemente, a mia richiesta se ce l'avevano o meno mi hanno detto no. Quindi non so dire nemmeno che cosa abbiano da mangiare lì dentro...

Boavista Cafè - Bologna

Splendido cocktail bar in pieno centro a Bologna, in via Cesare Battisti 9/b. Andai di martedì, feriale e nonostante questo e il parcheggio pressoché impossibile, era molto frequentato.
Una scoperta. Molto cool, molto trendy, raffinato, stile minimalista e barocco.
Entri e sei avvolto in un gioco di candele, faretti e lampadari postmoderni, pareti affrescate e angoli raccolti, tutti da scoprire. Luci soffuse e toni sul nero. Musica chill out e lounge di sottofondo, carta dei cocktail molto fornita, un'ampia varietà anche di analcolici. Prezzi nella media.
Ideale per una serata di livello, farete un figurone chiunque porterete. Uno dei più bei cocktail bar in città .

Al mi furner/Pollacci - Bologna

Dove: Al mi furner, via Saffi 1 (Bo); Pollacci, via Lambertini 5 - Idice di San Lazzaro (Bo)
Da provare: Al mi furner, un po tutto; Pollacci, biscottini da tè e baci di dama, paste
Lascia perdere: al mi furner, molte cose sono troppo unte; Pollacci, le torte, che sono congelate.
Pro: apertura notturna, prezzi economici e parcheggio (solo da Pollacci), freschezza degli alimenti
Contro: parcheggio e prezzi alti per al mi furner, sempre affollati entrambi alla notte, per pollacci spesso lunghe attese
Se avete un buco allo stomaco, fame o siete delusi dal ristorante andate dal mitico Al mi Furner, in Via Saffi 1, che la maggiorparte dei bolognesi conoscono, forno-pasticceria aperto tutta la notte. Prezzi cari e scelta limitata. Con Pollacci a Idice, in via Lambertini, sono i due migliori.
Pollacci è comunque ancora il numero 1 delle notturne per me. Essendo un laboratorio si ha la certezza della freschezza innanzitutto, molta scelta e prezzi più convenienti. Consigliato da Pollacci: i biscottini da tè. Sempre freschissimi e a metà prezzo che nelle pasticcerie in città. Tra questi poi il bacio di dama in particolare. Sconsigliate le torte: sono tutte congelate. Attenzione: non è semplicissimo da trovare, sulla via Emilia improvvisamente compare l'insegna gialla al neon poco illuminata e devi immediatamente voltare. Un lamento: è anni che non illuminano la via d'accesso interna a Pollacci, è sempre buio pesto, si rischia di non vedere nemmeno dove cammini!
Ovviamente sono sempre strapieni entrambi.

Mokita Cafè - Bologna

Dove: Via Caduti della Fani 15, Bologna
Lascia perdere: aperitivo
Pro: parcheggio, locale carino
Contro: sempre vuoto
Siete mai stati i soli per almeno un paio d'ore un martedì sera dentro un pub-caffetteria nonostante fosse regolarmente aperto?
Bene, a me è successo. Ho preso un aperitivo in questo recente bar-caffetteria nella zona fiera, precisamente in via Caduti della Fani 15.
Il locale è tutto nuovo, carino, grande, arredamento simpaticamente moderno e colorato, luci soffuse arancioni.
Entro alle 20.30, deserto, tristemente deserto. Nemmeno un cane. Io ed un amico ci sediamo, un tavolo a caso fra i tanti, visto che sono tutti vuoti.
Il menù è vario, dai cocktail alle cioccolate in tazza, tante, ai panini, ecc. Mi faccio portare un Bellini. Devi chiedergli TU di portarti al tavolo gli appetizers! Ebbene sì, fino alle 22.30 nessuno entra...entrerà solo un'altra coppia.
Speriamo prenda, se così non facesse sarebbe un peccato, perché il locale è carino e davanti c'è un parcheggio stracomodo.

Les Amies - Bologna

Pub storico in via Massarenti 177, classicissimo con tavoloni in legno, luci basse, atmosfera tranquilla (lunedì, gente di ogni tipo).
Menù molto visto, poche cose, sia da bere che da mangiare. Prendo una cioccolata in tazza con panna (non c'era molta altra scelta...), davvero cattiva. Dolciastra, fatta con la bustina, con ricopertura di panna confezionata.
Da segnalare la presenza di molti giochi di società e di un tiro a freccette elettronico sicuramente interessante e originale per chi lo provava (era sempre in attività...).
Prezzi bassi.
Pub molto molto normale, non alla moda, parcheggio comodo (si attraversa la strada e sei al pub).

Rumba Cafè - Bologna

Mi sono recata di venerdì, al Rumba Cafè, disco-pub, cocktail bar di impronta simil etno-chic in via Milazzo, vicinissimo alla stazione ferroviaria. Il 9 di ogni mese danno un party a tema. Era serata anni Settanta figli dei fiori.
Gente convinta, parrucche, abiti vintage, saletta predisposta con gente stravaccata, musica dei Doors. Sembrava di essere stati proiettati indietro di 40 anni. In questo i miei complimenti!
Il locale, carino, non è comunque chissà che. Abbastanza frequentato, pubblico giovanile, due sale: una per chi vuole star tranquillo e l'altra disco pub. Stile minimalista, tavolini piccoli e non ben disposti, uno o due posti con cuscinoni per sedersi a terra. Menù non c'è, ahi ahi...tutto a voce (e per legge non si potrebbe...).
Grande pecca, tengono sempre la porta d'entrata aperta! Se hai il tavolino vicino non stai bene, ti arriva l'aria fredda, ti devi coprire...non ha molto senso!
Meglio comunque andarci in serate tranquille.

Osteria del pesce rosso - Bologna

Aggiornamento luglio 2009: ennesimo cambio di gestione. Ora è il ristorante inglese UK PASSION.

Aggiornamento: non so se abbia cambiato solo il nome o anche la gestione, fatto sta che ora si chiama Trattoria Galliera 42b non solo pesce.

Qualche tempo fa mi sono recata a cena presso questo ristorante (esclusivamente) di pesce in centro a Bologna, precisamente in via Galliera. Fa parte della triade dei proprietari "del Rosso", che comprende, oltre a questo, il Rosso San Martino, piadinoteca e wine bar, ex Golem Caffè, in Piazza S. Martino e La Trattoria del Rosso, ristorante classico bolognese in Via Righi.
Tutti e tre sono caratterizzati a mio avviso da cucina di livello medio-basso, ma a prezzi decisamente inferiori alla media.
Sopratutto questo, l'Osteria del pesce rosso.
Qui, a patto di tollerare un servizio lento ed inefficiente, potrete gustare piatti di pesce fresco (sembrerebbe) a prezzi modici.
Ambiente:
l'ambiente è piuttosto carino. E' composto da una sola sala, completamente piena, sopratutto nel fine settimana (di rigore prenotare, i coperti sono molto pochi). La sala è tutta affrescata di bianco, un bianco tenue, con luci soffuse e candele bianche appoggiate su un tavolino centrale. Grandi finestroni chiusi creano una sorte di "strano ambiente umido", particolare, affascinante. Il fatto che abbiano creato un ristorante di pesce è strano, in quanto la cucina è al piano inferiore e i camerieri, lenti e stufi, vanno su e giù con i piatti facendo le scale, gradoni tra l'altro faticosi e ripidi.
Servizio: come scritto esso è lentissimo. Tra una portata e l'altra capita di attendere almeno 30/40 minuti. L'attesa è assolutamente estenuante, spesso i piatti arrivano prima ad un commensale e agli altri no (mi è capitato di attendere portassero i secondi anche agli altri due miei compagni di mangiata per oltre 15 minuti e solo dopo mia giusta e arrabbiata richiesta si sono affrettati a portare gli altri piatti).
Cucina: la cucina è di buon livello. I piatti di pesce sono pochi, ma ben cucinati e freschi. Le porzioni però sono piuttosto scarse. Non esci sazio, affatto. Quindi sì, spendi 7 euro per un primo di pesce e 8 per un secondo, ma mangi non certamente molto.
Io ho ordinato un piatto di tagliatelle con le conocchie, tagliatelle durine di media porzione, ma di pasta fresca; e conocchie, tre di numero, fresche almeno. Come secondo una fricassea di coda di rospo con zafferano e carciofi, buona, ma come ho già detto non molto abbondante. Dolce, unico rimasto, la tenerina di cioccolata con mascarpone. Costo € 3,50, ma indecente come porzione: una fettina di mezzo centimetro massimo...!
Prezzo per tre primi, tre secondi, un acqua e tre dolci 65 euro.
ps. So solo che dopo la discoteca siamo stati a farci un cornetto alla Nutella da Bombo Crep dato l'appetito rimasto...

Kinki - Bologna

Dove: via Zamboni 1 - Bologna
Pro: locale 'democratico', luci blu, tono intimo, particolare, si balla tanto, posto easy
Contro: Non è ambiente da intorto, non aspettatevi i fighetti
Un must.
Da anni questa discoteca, in via Zamboni 1, esattamente sotto le Due Torri, è una garanzia.
Per carità, le donne almeno, non pagate! Entrate in lista, ce ne sono sempre due o tre di liste aperte. Sono anni che non pago un centesimo per andare a ballare grazie alle liste.
Sabato è serata Matador, musica esclusivamente techno. Niente house, nè commerciale. L'ambiente è underground, colori azzurri-blu-grigi, affascinante. Prima dell 1.30 il Kinki è semideserto, poi si riempie. Grazie al cielo il pubblico è variegato, di ogni età, nonostante il fatto che al sabato in discoteca il rischio è alto di finire all'asilo.
In teoria le sale sarebbero due, ma la seconda è oscurata da una tenda nera e nessuno entra.
La musica pompa tantissimo, forse il volume è sparato troppo alto. Ci sono divanetti dove trovi spazio a sedere e udite udite...non ci sono tavoli prenotati e finti snob che pagando credono di aver diritto al loro misero posto al sole ! Tutto libero per tutti! Questa sì che è democrazia!
Non è ambiente da inchiodo, non c'è selezione all'ingresso, si può andare tranquillamente vestiti come si vuole.
E' un posto molto easy. Consigliato.

La Masseria - Imola (BO)

A poche centinaia di metri dal Cap Creus, simpaticissima discoteca dove ogni sabato sera fanno concerti dal vivo di cover-band, c'è una pizzeria ristorante di nome La Masseria, situata in via Bicocca 9.
L'ambiente è carino, informale, il tono rustico con i soffitti a volta, in quanto in origine il locale era una masseria (casa colonica abitata dal mezzadro). Il pubblico di tutti i generi.
Il problema è che più che chiamarla La masseria avrebbero dovuto chiamarla "L'ostia". Sì, in quanto la pizza era talmente sottile, ma talmente sottile che aveva la consistenza di un'ostia. I prezzi sono più bassi della media delle pizzerie, anche nel menù ristorante, eccessivo, in quanto spaziava dal pesce alla carne alle crescentine alle piadine, ecc.
Io ho preso una pizza Orto, farcita con sole verdure fresche, pomodorini, radicchio, melanzana alla griglia, funghi. Buone le verdure, peccato che erano appoggiate su una pizza ultrasottile...

Hobby One - Bologna

Dove: via Mascarella 2/a - Bologna
Pro: Locale "storico", sempre valido
Contro: poco adatto lo spazio adibito a cena, pista piccola (e anche il locale non è grande), parcheggio

Aggiornamento stagione 2010-2011
Esteticamente nessun cambiamento. Confermo l'impressione dello spazio dinner, dietro una tenda scura, poco invitante, con un'illuminazione troppo scura e giallognola. Il costo della cena é 25 euro donna/30 uomo. Serate: venerdì adulti; sabato giovani. Lista aperta Michele donne 23.30-1 il venerdì.    
 
Aggiornamento settembre 2008. Il locale riaprirà a fine mese e si tornerà a chiamare Hobby One, come ai vecchi tempi gloriosi.
Lobby. Un classico in pieno centro, via Mascarella. Ex Jam, ex Hobby One. Sempre la stessa discoteca internamente, mai ristrutturata. Pista piccola, quadrata; a seconda delle serate becchi il pienone o il semivuoto. Problematica per il parcheggio, bisogna metterla in Piazza Otto Agosto a pagamento, distantina. Di nuovo c'è che da un paio di anni hanno ricavato la sala dinner, non molto invitante a mio avviso.

Baba Masala - Ristorante indiano- Bologna

Dove: via Broccaindosso 79/a - Bologna
Pro: ambiente carino, se devi attendere ti offrono l'aperitivo
Contro: locale piccolo, porzioni un po' scarse, cucina non eccezionale, parcheggio difficoltoso
Il ristorante indiano Baba Masala è in via Broccaindosso. Localino molto carino, sfizioso, attualmente è molto alla moda in città. E' abbastanza intimo, colori rossi alle pareti, entrando c'è un tenue e delizioso profumo d'incenso. Spesso c'è il pienone, meglio prenotare. Mi offrono un succo di frutta tropicale per ingannare l'attesa. Analizzo per 15 minuti il menu e decido di prendere l'agnello in salsa (porzione purtroppo molto scarsa) e una porzione di pane tipico. Nulla di speciale per me, sopratutto l'agnello. All'India di via Nazario Sauro ho mangiato meglio. Prezzi medio-alti.

Giostrà - Bologna

Dove: via Mattei 46/L
Pro: bei live, musica prelive ottima e con buona acustica, si trova parcheggio
Contro: cena dozzinale, affollato nello spazio 'classico', bolgia nello spazio fumatori (gamera a gas)

 Palco centrale 
Aggiornamento febbraio 2011
Il costo della cena donna è ora di € 15. Non è migliorata. Ultimo menù: bis di primi (conchiglie noci e gorgonzola; sedanini al ragù di salsiccia), patate al forno (il contorno è sempre questo), bistecca (dura). Dolcino (crem caramel) o torta di compleanno (portata da casa). Ho visto il live dei Borghi Bros: noiosissimo.

Aggiornamento dicembre 2010
Decisamente peggiorata la cena. Dozzinale, prevede due primi (mi sono toccate penne al pomodoro e altra pasta corta 'pannosa') da mensa, un secondo (fettina di arrosto di tacchino 'plasticoso' con patate al forno, discrete). Dolce, un budino all'amaretto, decente. Acqua, vino e cola a volontà. Costo donne € 10 (accettabile), uomo € 25 (inaccettabile). 
Il live parte all'1 e termina alle 3. Ho visto i 'mitici' Joe di Brutto, con i quali mi scateno sempre. Prima del live, dalle 23 all'1, ottima musica commerciale, ben mixata. E' quasi 'obbligatorio' cenare,  per ritagliarsi lo spazio sul palchetti, dove si balla, perchè lo spazio a disposizione altrove è risicatissimo. 
La seconda sala, purtroppo ora è diventata una camera a gas. Affollatissima, viene utilizzata dai fumatori che qui si ritrovano. Qui viene diffusa musica house, ma il caos è tale che riuscire a ballare è un'impresa.
Nonostante la cena il giudizio rimane positivo, ci si diverte molto.

 Il Giostrà è una discoteca in auge da anni. E'in via Maserati; parcheggio comodo, palco centrale e tavoli disposti su anelli a cerchi concentrici che si sviluppano in altezza attorno al palco centrale. Qui si alternano sempre bands (o cover bands). C'è poi una sala grande ma più defilata con una seconda consolle adatta come discoteca classica.
Da menzionare positivamente la formula cena. I piatti sono discreti e freschi, provengono dalla cucina (non hanno catering, cosa che per un disco-dinner è quasi miracolosa). Ho mangiato piuttosto bene e per giunta gratuitamente (a volte fanno addirittura la free-entry per le donne compresa di cena!). Il tavolo è tra l'altro molto comodo, ti permette di assistere al concerto dal tuo "palchetto", vista privilegiata e nessuno che ti passa davanti.

Chalet dei Giardini Margherita - Bologna

E' un po' scontato commentare questa discoteca estiva sul laghetto dei Giardini Margherita perché è da anni che d'estate è aperta e ci sono stata molte volte.
Il locale è piuttosto carino, la scenografia anche (dentro al più bel parco cittadino, su un laghetto), anche se spesso é decisamente troppo affollato e la musica molto "parlata".
La gente è variegata, ma per una serata carina può andare. Il sabato non è ragazzini, ok anche per adulti. Ci sono le liste anche omaggio uomo.

Sonix Music Hall - Imola (BO)

E'un nuovo locale imolese che ho scoperto nell'inverno 2007.
Si chiama Sonix Music Hall, appena fuori dall'uscita dell'autostrada per Imola, nella zona industriale.
Parcheggio davanti al locale, stracomodo.
Locale particolare e affascinante, è una discoteca sicuramente ricavata da un vecchio capannone. Stile minimalista, trendy, luci soffuse nel tono del blu, bancone del bar doppio, e bar più piccolo in fondo. Al centro la pista, con il palco a vista per il dj. Sound diffuso in maniera egregia, per la particolare conformazione è ottimo per ballare. Purtroppo di sabato il pubblico è troppo giovane e la musica prettamente techno. La serata consigliata è assolutamente il venerdì.
Si entra in lista donne ridotto uomo.
Indubbiamente un locale affascinante.

New Charlot fashion Club - Casalecchio di Reno (BO)

Il New Charlot Fashion Club è uno strano locale situato in via Verga a Casalecchio di Reno.
Si paga 11 euro per accedere (5 di tessera Aics e 6 di entrata). Prezzo modico considerando che sono comprese 2 consumazioni al tavolo.
La particolarità è proprio questa, appena entri ti siedi al tavolo e consumi ciò che vuoi dal menù, anche cibo usufruendo della card- consumazione. L'aspetto è quello di un pubbone non chic, tinteggiato di azzurro (...), coi tavoli di legno e una pista per ballare con il dj alla consolle. E' davvero un disco-pub.
Non sarebbe male, la musica è commerciale ballabile, ma il pubblico...il pubblico del sabato è fatto solo di adolescenti. E non credo in altre serate sia diverso.

21 gennaio 2008

Pane Vino e San Daniele - Bologna

Era da tempo che volevo provare quest'osteria in pieno centro a Bologna, in via Altabella 3, non mi aveva mai ispirato più di tanto, la credevo cara e con piatti striminziti.
Beh...mi sono dovuta ricredere! Si merita proprio un bell'8 questo locale e lo consiglio vivamente!
Ci si abbuffa, l'atmosfera è conviviale e si spende poco!
In realtà questo locale nasce come appendice bolognese di una catena in franchising ideata nella terra del prosciutto S. Daniele, il Friuli.
E le pietanze sono rustiche e tutte a base di S. Daniele, come recita il titolo, il tutto, se poi gradito, innaffiato da un vinello rosso (o bianco) a scelta anche in calice o caraffa.
Eh sì, infatti un calice di rosso Lambrusco ci sta bene bene accanto al menù degustazione che assaggio.
Il menù degustazione (consigliatissimo per l'abbondanza e il costo, 20 euro a testa) consiste in un primo a scelta, un tripudio di crescentine e tigelle con affettati, formaggi, sottaceti, nutella in porzioni da stomaci veraci), un dolce a scelta e il vino.
Opto per una tagliatella al ragù strepitosa. Arriva una pirofila di almeno 2 etti di tagliatelle fatte in casa che affogano in un ragù di carne, non industriale, squisito, il tutto ricoperto da fette di S. Daniele. Provo a lasciare lì per far spazio al secondo, ma non ci riesco, è squisita, degna delle migliori trattorie di cucina tipica. All'arrivo dei secondi sono già quasi piena, e anche qui c'è da abbuffarsi alla grande. Alla fine rimangono le crescentine e tutti i sottaceti, pur con tutta la volontà nessuno riesce a finire. Le crescentine per me erano untine.
Dolce a scelta, opto per una fetta di torta cioccolata e cocco, niente di che.
Morale della favola, la tagliatella vale la cena, gli affettati e le tigelle buoni, ci si abbuffa come maiali.
Consiglio (rigoroso): digiunate (rigorosamente) per tutta la giornata (almeno saltate il pranzo) se volete godervi la mangiata.

Taverna dei Lords - Bologna

Qual'è un locale di classe, carino, rustico-chic, dove il menù prevede anche la possibilità di star "leggeri"?
La Taverna dei Lords, in via Nazario Sauro 13, serve strepitose insalatone.
E la fama di ottime insalatone, fresche e gustose, servite in enormi piatti piani (e non fondi grazie a Dio, nè tantomeno in "ciotole" canine), con la possibilità quindi di non mixare alla rinfusa i vari ingredienti e goderseli da soli e/o tutti assieme, è diffusa, dato che molti altri commensali scelgono il piatto unico-insalatona.
Prendo l'Insalatona Taverna dei Lords, specialità della casa, che consiste in un letto di valeriana, pomodori rossi, patate arrostite, straccetti di angus argentina con petali di parmigiano. Ottima!
Come dolce scelgo un semifreddo all'arancia, buono ma servito ancora troppo ghiacciato e quindi duro.
Nel complesso un buon posto, bello, dove si mangia bene, ma caro.
La qualità costa (non sempre però!).
Consiglio davvero le insalatone.

Sorbetteria Castiglione - Bologna

Dove: via Castiglione 44 - Bologna
Pro: una delle gelaterie top di tutta la città; gelati corposi, ma 'puliti', come autentiche creme
Contro: sempre pieno, parcheggio zero
Da provare: i tre gusti per cui è diventata famosa: cacao fondente; pistacchio, crema al limone
Questa gelateria é una cremeria, perché i gelati che fanno qui sono qualcosa di molto diverso dai soliti gelati e sono davvero molto più simili di gusto ad una crema che ad un gelato.
E' la Sorbetteria Castiglione, in quel di Via Castiglione, ed è risaputo, si può a merito far entrare nella ristrettissima cerchia delle migliori gelaterie di Bologna. Anzi, come ho detto in precedenza, è qualcosa di più e di diverso.
Mi trovavo dalle quelle parti e, presa da un'irrefrenabile voglia di gelato ho allungato il passo fino lì e sola soletta (e goduriosa nel mio gustarmi appieno senza disturbi un gelato che è "un'esperienza") mi sono presa una coppetta ai gusti classici. Avevo già provato le creme non tradizionali e non ne ero rimasta così impressionata tanto da condividere la fama di questa gelateria, sempre strapiena. Bene, mi dico, ora è la volta di provare ciò per cui questa gelateria è diventato un mito, i gusti tradizionali e in particolare, il cioccolato fondente, il pistacchio e la crema.
Che dire...sono rimasta senza parole...il pistacchio sa di pistacchio naturale...è ottenuto interamente dai pistacchi e già questo lo vedi dal colore che non è verde...e il cioccolato, beh quello è una tavoletta sciolta...la crema è crema quasi da riempire un pan di spagna.
E' un pasto, quindi sconsiglio di mangiarlo alle 17 come ho fatto io...alla sera non avevo appetito.

Let's go pepper - Ozzano Emilia (BO)

Aggiornamento autunno 2010
Dopo una chiusura durata alcuni anni il 7 dicembre 2010 il locale ha finalmente riaperto.
Lista Klaudiano 10 euro uomini e gratis donne. Cena 20 euro a buffet.

Dove: via Tolara di Sotto 21/23 - Ozzano Emilia (Bo)
Pro: locale carino, ideale per divertirsi con gli amici, ampio buffet con acqua e vino inclusi
Contro: difficile da trovare, dopo il live la discoteca dura poco, il sabato la cena è servita
Da provare: serata del venerdì
ll Let's go Pepper è in quel di Ozzano Emilia, un po' imbucato però purtroppo...il navigatore non ci arriva, ci vuole un po' di intuito...comunque è nella zona artigianale Maggio, vicino ad un grosso circolo Arci.
Anche all'esterno sembra piccolo, l'entrata si confonde con due serrande di negozio...superato questo primo scoglio però devo dire che ne vale ampiamente la pena.
Ciò che mi ha attirato è la formula. Cena a buffet a prezzo fisso, concerto dal vivo e a seguire discoteca.
Il locale è molto carino, la cena si svolge attorno a tre ampi buffet che vengono cambiati in buffet antipasti, buffet primi, buffet secondi e buffet dolci. Bevande a volontà. Cibo di qualità, atmosfera di classe, bella gente. Appena i dolci sono terminati segue un concerto dal vivo di una cover band della durata di circa un'ora, con i grandi successi anni Ottanta. A seguire discoteca.
Il giorno consigliato è però il venerdì, in quanto il sabato è più da addii al nubilato e la musica in pista è bruttina.
Unico neo, la serata finisce presto, alle due bisogna già andarsene...

Marsalino - Bologna

Il Marsalino è un piccolo pub/osteria in quel di via Marsala, dalla quale prende il nome.
E' piuttosto famoso, forse perché è tanto che c'è o forse per i giovedì del Marsalino, rassegne cabarettistiche con artisti discretamente famosi.
Poi è conosciuto per l'aperitivo. Anche se puoi metterci piede pure per un tè del pomeriggio, per una piccola cena o per un cocktail.
Ordino l'aperitivo della casa. Il pubbetto è piccolo, fuori c'è una verandina, e all'interno i tavoli sono piccoli piccoli, è tutto mignon. Il locale si riempie davvero e tutti chiedono e ricevono esattamente ciò che ricevo io. E' un aperitivo "in serie". Stessi piattini portati al tavolo, stessi stuzzichini. Olivette, patatine, arachidi.
Andateci per un dopocena in un giorno feriale, niente di più merita a mio avviso.

Zò Caffè - Bologna

Lo Zò Caffè è un cocktail bar/pub in via Berti, periferia bolognese. E' un'ottima alternativa al centro, merita.
E' suddiviso in due zone, zona tavoloni e zona relax, quest'ultimo uno spazio meno illuminato (ottimo da intorto...) dove si distribuiscono (pochi ma buoni) divani, cuscinoni e altre forme di seduta "alternativa" dove ti puoi liberamente stravaccare . Lì è (ovviamente) sempre preso, ma puoi tranquillamente aspettare e bere al tavolo e quando si libera portarti il drink sul divano. L'atmosfera è molto easy, ti puoi muovere dove vuoi e stare quanto vuoi senza il controllo dei camerieri, nessuno ti rompe le scatole, è per questo che lo consiglio vivamente.
Nella zona relax c'è anche una consolle con dj, ma non ti assorda, un piccolo spazio per ballare ci sarebbe, ma nessuno lo fa. Alcuni schermi passano video tanto per catturare gli occhi che si annoiano. Io ho ordinato un cocktail analcolico, non male.
E' un posto che consiglio, davvero da provare!

Matis - Bologna

Incredibile...sono stata decine di volte al Matis, e ora mi è venuta a noia definitivamente.
Il Matis è una discoteca storica di Bologna, invernale, in quel di via Rotta, estrema periferia. La serata clou è sempre stata il martedì.
Il Matis una volta era una discoteca chic, solo bella gente, selezione...ora è divenuta un po' un acchiappa tutti, è invecchiata nell'arredamento, sempre quello e devo dire anche consumato...i divanetti di finta pelle bianchi (rotti) li ho ritrovati in qualche discoteca estiva, insomma se li girano un po'...
Basta Matis, bisogna svecchiarsi.

Kasamatta (ex)/Vip - Bologna

Dove: Vicolo Sampieri - Bologna
Pro: originale, grande, se siete in centro, primo piano luogo più tranquillo
Contro: parcheggio, musica, gente


dal parapetto del 1° piano
Aggiornamento ottobre 2010
Dopo essersi chiamato per un po' di stagioni Kasamatta (nome con il quale rimane tuttavia maggiormente identificato) dalla stagione 2010-2011 è il Vip (che originalità...!), per movimentare un locale che è rimasto invariato esteticamente e nella formula. Consta di tre piani: ho scoperto il primo piano, misconosciuto, secondo me l'ambiente più interessante di tutto il locale. Adibito a bar, con alcuni divanetti e i bagni donne, è l'ideale per fare due chiacchiere. Piano terra: bar, caos, piccola zona divani (sempre occupata) e sala tavoli per chi cena. Piano interrato: sorta di cantinone iperfrequentato da gente di tutti i tipi nella zona discoteca, apre tardi, musica di scarso appeal.
Serata venerdì: omaggio donne in lista, apertura alle 23.30. La gente è "rustica", giovane, anche extracomunitari. Musica scadente con cattiva acustica.
In conclusione: luogo abbastanza decotto.


Tanti anni fa si chiamava Porto di Mare, in via Sampieri, centralissimo, traversa di Piazza Santo Stefano. Ci si va solo a piedi, dato che è zona pedonalizzata.
E' un localone abbastanza grande, nel sotterraneo c'è la discoteca, quella rimasta uguale. Il piano superiore è stato rinnovato, hanno ricavato il ristorante Pepematto. Nuovi colori e giochi di luci creato dall’effetto minimal delle lampade-totem: bianco, crema, arancio e rosso sono i colori predominanti. Solita trasformazione in disco-dinner, la moda del momento. Devo dire che è piuttosto carino e chic, arredamento trendy, ideale per un drink a piano terra. Dopo mezzanotte parte la discoteca, una bolgia, pista inesistente.
L'ho provato, ma non credo mi tornerà la voglia di tornarci. E' un locale prettamente invernale.

La Rumba - Bologna

Consiglio questo pub molto nascosto e poco frequentato, proprio perché in posizione infelice in via Niccolò dell'Arca, per la particolarità di essere un pub cubano, o meglio una rumeria, davvero gestita da cubani.
Il personale è cubano, l'arredamento è cubano, i cocktail e la stuzzicheria sono cubani. Entrando si viene subito proiettati in un'atmosfera diversa, c'è un'amaca fra i tavoli, un ventilatore a soffitto enorme, legno scuro a profusione, gigantografie di leader politici cubani. La carta dei cocktail è di tutto rispetto e comprende una grande varietà di rum e cocktail a base di rum, bevanda nazionale cubana. Si dice che abbiano il miglior Mojito di Bologna, io ho assaggiato il Daiquiri sotto loro consiglio e devo dire che non era da meno. Molto limone e molto rum, abbondante, ottimo, ma fortissimo, quindi attenzione!
Un'esperienza carina, lo consiglio se volete provare l'atmosfera e ottimi cocktail cubani.

Bononia 189 A.C. - Bologna

E' un pub estivo molto frequentato, con una parte esterna in giardino e una parte interna in una specie di veranda. L'arredamento è etnico-chic anche se il posto non è chic, ma carino. E' più una gelateria trasformatasi in pub. E' in via Sacco e Vanzetti, vicino allo stadio.
Televisore al plasma fuori luogo e tanti gelati, ma poco altro. Ordino una macedonia, ma rimango abbastanza insoddisfatta.
Comunque un posto carino, sicuramente da provare, forse migliore di giorno, giusto per una coppa di gelato. Verso la mezzanotte dj-set, non riesci più a parlare.

20 gennaio 2008

Spaccanapoli - Bologna

Andai quando si chiamava G&G e il mio giudizio rimaneva sul sufficiente. L'ho riprovata col cambio di gestione e di nome e purtroppo il mio giudizio è ampiamente peggiorato. Spaccanapoli è una piccola pizzeria ubicata nella (ormai degradata) via San Vitale. Due salette alla buona unite da uno strettissimo corridoio. Mi obbligano a sedermi in un tavolino ancora apparecchiato, accidenti arriva prima il menù della tovaglia pulita! Sto bene attenta a non sporgere il gomito al di fuori del tavolo, perché la proprietaria, che prende le ordinazioni, mi prenderebbe contro passando nell'angusto corridoio, con il suo generoso fondoschiena. Ordino una pizza con patate e porchetta. Ottima la porchetta, tristi le patate che sono lesse ed insipide. La pizza è molto cattiva, il pomodoro crudo e la pasta bruciata e sopratutto non ha nulla a che vedere con la pizza napoletana. La confusione regna sovrana, il locale è pieno di persone che sembrano uscite scarmigliate dai campi della bassa bolognese , il corridoietto è percorso avanti e indietro senza sosta (temo sempre per il mio gomito). No, il dolce non lo prendo, non vedo l'ora di andarmene. Prezzo medio-basso (ma il coperto si paga).