30 giugno 2009

Sagra di S. Giovanni Battista - Casalecchio di Reno (BO)

Dove: Casalecchio di Reno (BO), via Marconi 39 c/o Parrocchia di San Giovanni Battista - 24-29 giugno 2009
Mi trovavo a Casalecchio centro e non ho potuto fare a meno, vedendo il cartello pubblicitario, di fare una piccola deviazione per curiosare all'interno di questa festa, dedicata a San Giovanni Battista dalla parrocchia omonima, la cui natività cade proprio il 24 giugno. Non avrei mai detto, ma carina! Semplice, simpatica. Nel cortile retrostante la chiesa, pur nel suo piccolo, c'era tutto: pesca, stand gastronomici, orchestrina e tavoli.

Era tutto gestito da volontari anziani (volendo essere cattivelli si potrebbe dire che sembrava la festa di un ospizio), ma la loro vitalità mi ha rasserenato il cuore. Erano pieni di voglia di fare, entusiasti, ed è bello vedere che la vita non ha età. Sarò controcorrente, ma non sono affatto d'accordo con quelli che proclamano "largo ai giovani": perchè dovremmo fermare delle vite, delle esperienze, delle conoscenze che possono ancora continuare? L'esistenza si è allungata? Sfruttiamolo, noi tutti, perchè se non lo facciamo è come se morissimo ancora a 60 anni. Lasciare un anziano in attività, allunga anche la nostra prospettiva.
Devo fare i miei complimenti al parroco Don Lino: si è inventato l'unica pesca al mondo dove anche con i biglietti perdenti (le serie) si vince qualcosa, ovvero si mangia! Funziona così: c'è una pesca, regolare, con premi (n. 1 un motorino, n. 2 un prosciutto...e via decrescendo), ma se peschi una serie hai diritto ad una crescentina. Se ne accumuli 4 a una farcita, con 2 una vaschetta di patatine fritte...ecc...simpatico no? Il biglietto costava € 1: un buon prezzo per una crescentina vuota (che non era neanche malaccio come sapore). Magari 4 serie (4 euro) per una fetta di cocomero non era proprio a buon mercato...ma che importa...

Per mangiare non si paga...bastano le "serie"
Poi è stata offerta (gratuitamente) anche l'ottima torta Dolce Lucia (una torta alla frutta) della pasticceria omonima (Pollacci), che ha la sede istituzionale (il laboratorio invece è a Idice) proprio in centro a Casalecchio. Questa torta era squisita, fresca, è una delle specialità della pasticceria ci hanno detto.
La parrocchia di San Giovanni Battista è a spasso coi tempi, ha pure un suo sito internet!
Consiglio preventivo: l'anno prossimo, se siete nei dintorni, una capatina potete farla.

26 giugno 2009

Festa delle spighe - Le Budrie (BO)

Dove: Le Budrie, frazione di San Giovanni in Persiceto (BO), primi due weekend di giugno
Le Budrie non è a Budrio, nonostante la verosimiglianza del nome, ma è un borgo a San Giovanni in Persiceto, a circa 35 km dal centro di Bologna.
I primi due weekend di giugno si è tenuta una festa intitolata delle Spighe.
Meglio dire una festicciola, o una sagretta, e già sarebbe un eufemismo. E' una delle manifestazioni più "magre" alla quale io abbia mai assistito. D'accordo che siamo in una frazione di un lontano paese di campagna, però qualcosa di più si poteva fare. Le festicciole d'oratorio sono più corpose! In pratica c'era solo uno stand gastronomico, un paio di rigattieri ambulanti e nel parchetto (due metri quadrati di verde) un minipalco in attesa di qualche orchestrina o cantante di borgata. In compenso cartelloni pubblicitari a gogò della sagra stessa. Che tristezza.

Delle spighe nemmeno l'ombra. Solo il nome. Da mangiare? Quello che di solito si mangia nelle feste dell'Unità, che pullulano d'estate in Emilia Romagna. E quindi via di tortellini, tortelloni, polenta, castrato, crescentine, patate fritte...il solito menù a prezzi medi (anche 7 euro per un primo).

Questa micro-festa era adatta per un pubblico rigorosamente locale, una discesa da casa in ciabatte, due forchettate di tagliatelle e ritorno.
Consiglio preventivo: non andateci l'anno prossimo, se non volete annoiarvi.

23 giugno 2009

Ciao Vip 1 -Bologna

Dove: Via Toscana 94/b - Bologna
Da provare: le Pizze-Piade
Lascia perdere: Pizze con mozzarella
Pro: Velocità
Contro: Nessuna cordialità; pizze troppo cotte; no parcheggio
Come si deduce facilmente guardandola, ho potuto fare la foto a questa pizzeria d'asporto solo da lontano. Ci sono stata due volte e per due volte i miei tentativi sono andati falliti. Perchè? Perchè ci sono le "guardie". L'espressione è un po' così, ma rende l'idea: sia all'interno del locale (un buco), sia all'esterno (nella verandina poco proponibile) stanno appostati sempre 4 extracomunitari (due fuori e due dentro), che fanno parte del personale e che passano la maggiorparte del loro tempo a farti partecipe della loro "buona educazione", scrutandoti ossessivamente in ogni mossa che fai fino a che non lasci il negozio.

Qui ho provato una specialità bianca, la piada siriana, una pizza con olio, sesamo e spezie (oltre a questa ne hanno di altre tre tipologie: la Rossa con Pomodoro e l'Antipasto, con misto di condimento). Troppo cotte, quindi secche, ma buone. Porzioni medie.

Piada siriana
Delle rosse ho assaggiato una classica Margherita e una Doppio pomodoro. Quest'ultima non male, con davvero tanto pomodoro. La Margherita invece è sconsigliabile. Stracotta, secca, bruciata addirittura anche nella mozzarella. Una mezza suola. E comunque non a modica cifra (€ 4,50).
Altre pizze che godono di una qualche originalità sono la piada nordica (piada rossa, bresaola, radicchio, rucola, grana, olive e pomodorini); la Soffi (mozzarella fiordilatte, mozzarella di bufala e bresaola in forno); la Castello (mozzarella, melanzane alla griglia, scamorza affumicata).
A proposito, meglio parcheggiare davanti al locale, anche in doppia fila, altrimenti per attraversare la via Toscana (ormai un'autostrada) si può attendere anche dieci minuti.

Margherita bruciata

19 giugno 2009

Bar Pasticceria Guidotti - Bologna

Dove: Via Mazzini 1 - Bologna
Da provare: tramezzini, brioche dolci e salate
Lascia perdere: paste
Pro: sempre aperta; ma dà il suo meglio al giorno
Contro: come pasticceria notturna non è un granchè, parcheggio non facile
L'avevo frequentata sempre come pasticceria notturna e poi a forza di assaggiare paste più cattive che buone l'avevo bocciata definitivamente. L'altro giorno mi sono trovata per caso a provarla all'ora di pranzo meravigliandomi di quanto l'offerta diurna sia diversa da quella notturna. Al giorno il bancone trabocca di brioche dolci e salate, con una forte presenza del salato (oltre ai lievitati anche pizzette e salatini) ed enormi tramezzini a € 3 (solo di 2 tipi: prosciutto-mozzarella e tonno-uova). Tutto fresco, invitante.

tramezzino di Guidotti
La pasticceria al giorno è poca poca e rimane in un angolino. Poi in notturno il bancone cambia e salati e brioche viceversa diventano la minoranza (e un po' rinsecchiti) per far posto a paste, bomboloni e pasticcini, neanche tanti in verità.
Il personale diurno è gentile, fanno turni ovviamente, dato che Guidotti fa orari "pazzeschi", dalle 5 alle 3 tutti i giorni (compreso domenica e festivi). Praticamente non chiude mai.
Ha anche una sala da tè (che dati le tende e il tovagliato a quadretti è più una sala "da trattoria") che risponde alla versatilità di questo locale: mentre alle 17 ti puoi sedere per bere qualcosa, alle 13 diventa una mini ristorante. Qui, dato l'ambiente poco pretenzioso, pranzano molti anziani, qualche donna da sola. L'atmosfera è particolarmente informale, il via vai è frequente e si respira un aria amichevole, anche in mezzo ad estranei e se pranzi lì, non percepisci di sentirti solo. In effetti, se fossi da sola e avessi voglia di un pasto al ristorante, lo proverei anche io e non penso che mi sentirei a disagio. All'esterno una lavagna espone il menù: primi a 5 euro, secondi con contorno a 6/7, piatti di tradizione bolognese misti a ricette più classiche.
Guidotti è anche bar. In vetrina spiccano delle scatole di biscotti originali inglesi al burro (butter cookies) e tante caramelle.

17 giugno 2009

Caffè Baglioni c/o G. H. Baglioni

Dove: Via Indipendenza 8 - Bologna
Pro: Ambiente esclusivo
Contro: zona a traffico di solo mezzi autorizzati

L'hotel Baglioni a Bologna è un'istituzione. E' il più famoso e il più lussuoso della città (non a caso è anche un Leading).
Nella centralissima via Indipendenza (non pedonalizzata, ma con accesso consentito solo a mezzi autorizzati), all'interno dell'hotel, entrando alla destra della reception, al piano terra, c'è il Caffè Baglioni. Fuori il frastuono del corso più frequentato e pulsante della città, dentro uno suggestivo angolo esclusivo e silenzioso, ideale per fare una pausa di alto livello, o un incontro di lavoro.
Non c'è nessuno, forse perchè non si sa che il bar è aperto anche agli esterni. Effettivamente, il Baglioni per un bolognese è quasi inviolabile. Superato il timore reverenziale, si avrà la piacevole soddisfazione di concedersi un piccolo lusso, magari dopo qualche intensa ora di shopping, nello sorseggiare un tè seduti su comodi divani avvolti da specchi e velluti servito nella teiera d'argento e con un piattino di pasticcini (che ti portano anche se non li chiedi, segno di distinzione). Il caffè invece lo portano in bellissime tazzine di porcellana decorata.
Il momento migliore per andare al caffè Baglioni è il pomeriggio, a quell'ora c'è grande tranquillità; inoltre il bancone del bar è altrove e l'ordinazione viene servita nel salone adiacente, non avendo così nessun disturbo di via vai di camerieri o di ospiti dell'albergo.
Quanto si spende? Non ne ho idea, sono stata invitata. Qualunque sia il prezzo, ovviamente ne vale ampiamente la pena.

5 giugno 2009

Tarantella che pizza - Monselice (PD)

Dove: via C. Colombo 79 c/o Centro commerciale Airone- Monselice (Pd)
Pro: tranquillità e ampio posto a sedere


Monselice è una bella cittadina in provincia di Padova e a soli 50 minuti da Bologna. Ulteriormente comoda, è appena fuori dall'uscita dell'autostrada.
Per una giornata di shopping la statale che collega le città murate della provincia padovana (Cittadella, Este, Montagnana e Monselice) è l'ideale, con un susseguirsi di centri commerciali, supermercati (tra gli altri un mega Billa e un enorme Lidl), spacci, capannoni di scarpe e abbigliamento.
Ben visibile, fuori dal centro di Monselice, su questa statale, c'è un centro commerciale di nome Airone. Qui ci si perde almeno 4 ore.
Le donne bolognesi attente ai negoziucci di abbigliamento giovane e carino conoscono Reds e sapranno che l'unico negozio di Bologna (ex via Indipendenza) ha chiuso i battenti. E non ce n'è più uno fino a Cento (Fe). Inoltre ad andare a Cento ci si mette di più che andare a Monselice. Ma sopratutto Reds all'Airone è una cosa incredibile! E' grandissimo, quasi sconfinato: un mega emporio (deve probabilmente avere la collezione completa). Favoloso. Minimo 1 ora si perde solo per guardare. E poi Bata, enorme e con commesse che si fanno abbondantemente i cavoli loro (provi tutte le scarpe che vuoi da solo); poi Piazza Italia, un brand che non c'è a Bologna, tipo Mela Blu (che ha chiuso pure lui, ex Meraville), roba carina stile navy, con prevalenza maschile, ma anche femminile. E poi Marco Polo Expert, profumeria, oreficeria, pelletteria, un supermercato e tanto altro.
Tre sono i punti di ristoro distinti (paninoteca; pizzeria e self-service): tra questi Tarantella che pizza. Dietro ad essa c'è un marchio di nome L'albero, creazione dell'azienda di Monselice Berica Chef, che sotto quel brand ha altri punti di ristoro a Padova provincia e Vicenza.
Il menù propone essenzialmente pizze, in due declinazioni: tranci di pizza farciti e pizzotti (minicalzoni di pizza). Ad arricchire patate fritte, wurstel, caffè, trancio di dolce. Per chi vuole risparmiare qualcosa, sulla scia dei menù di Mac Donald o Autogrill a prezzo fisso, tre menù dai nomi di alberi, come Pioppo o Faggio che comprendono bevanda + due cibi (pizza + patate o dolce o caffè). Però se si vuole pizza + pizzotto non c'è nessuna combinazione.
Il plus di questo centro commerciale è che è molto rilassante, dato che qui non essendoci mai troppa gente si può davvero curiosare con grande tranquillità.

2 giugno 2009

Hotel ristorante Sporting c/o Terme di Galzignano - Galzignano Terme (PD)

Dove: viale delle Terme 184 - Galzignano Terme (PD)
Pro: ambiente rilassante; bel parco; biciclette gratuite
Cat: 4*
Contro: Troppi! Camere molto fredde; cucina dozzinale; piscina con temperatura più bassa di quella dichiarata; poco rispetto per il cliente
Da fare: un giro in bicicletta tra Galzignano e Battaglia Terme lungo la larga pista ciclabile; una passeggiata nel parco dell'ex stabilimento Inps a Battaglia; il Castello del Cataio; i giardini di Valsanzibio
E così anche questo freddoloso 2 giugno si è concluso...così freddo che sono tornata un giorno prima.
La mia meta per questo ponte era Galzignano Terme, in provincia di Padova. I bacini d'acqua (mare e lago) senza sole e caldo sono impraticabili, e quindi che fare per rilassarsi un po'? Le terme, zone "cuscinetto" quando la stagione è "contro".
A nemmeno un'ora di auto da Bologna vi sono le Terme Euganee, un comprensorio che include Abano, Montegrotto e Galzignano. La zona è piacevole e rilassante.

La dolcezza dei colli Euganei
Ero già stata ad Abano e Montegrotto, mi mancava solo Galzignano.
Perché sono stata più volte in questi luoghi? Per una serie di buone ragioni: come appena detto, la vicinanza a Bologna; l'ambiente, rilassante e molto verde e per chi vive in città come la mia, dove la vita è cara e frenetica, la gente sempre troppo su di giri, l'aria inquinata e il traffico imponente è uno stacco dopo il quale ritorni con malinconia a casa. Poi i molti alberghi di buon livello e buon prezzo, le tante e piccole cose da vedere nei dintorni, e, last but not least, la temperatura dell'acqua termale, che sgorga naturalmente a 36-38° e che è presente nelle piscinone degli alberghi (e quindi stai deliziosamente a mollo al caldo).
Il problema delle terme euganee è la forte variabilità della qualità alberghiera, nel senso che pur rimanendo all'interno della stessa categoria, puoi prendere molto bene o molto male. Faccio un esempio: finora sono stata in 4 alberghi del comprensorio. Due volte male e due bene. Male i 2 quattro stelle e bene i 5.
A Galzignano in realtà non esiste uno stabilimento termale pubblico, tutto è all'interno di questo resort, che si chiama Terme di Galzignano. Comprende 4 alberghi (di cui uno da un bel po' in ristrutturazione...che più che in ristrutturazione è in attesa di esserlo...), un campo da golf, alcuni negozietti (con i souvenir di Venezia e le scarpe a prezzi alti, fatti per i tedeschi) e un beauty center (all'esterno, fuori dagli hotels, quindi in inverno dovresti uscire in accappatoio...mah! Poi è vicino solo allo Sporting). Lo Sporting,

La facciata dello SportingLa hall

quello in cui sono stata un paio di notti, è il più "bello" (dei 3), quello venduto come di categoria migliore.
Quest'hotel mi ha deluso, lo pensavo molto meglio di com'è, ma del resto finchè le cose non si provano di persona...
Lo Sporting ha alcuni buoni pro, ma dei contro così potenti che annullano i primi e mi fanno sconsigliare vivamente di andarci in un periodo che non sia piena estate.
Dovevo infatti stare 3 notti, poi sono stata costretta ad andarmene dal freddo che pativo in camera. Fuori, con appena 20 gradi di giorno e molti meno di notte, era più caldo! Una stanza ampia, discretamente gradevole, ma gelida da far paura. Termosifone in bagno spento, finestra con spifferi e nessun radiatore in camera se non uno split per aria condizionata (pompa di calore bloccata). Alla richiesta di avere un po' di tepore in camera (era pure umida) ci è stato risposto un secco no. E inoltre appena siamo arrivati ci siamo dovuti lamentare per l'acqua che era appena tiepida e solo dopo aver insistito l'hanno normalizzata.
Nonostante i forti disagi, con atteggiamento sprezzante il direttore tedesco ci ha fatto pagare l'intero importo delle tre notti prenotate, anche se siamo stati costretti a lasciare la camera (al mattino presto del secondo giorno), minacciando prima di chiamare la polizia e poi di denunciarci se non avessimo saldato il tutto.
In seguito a tale atteggiamento ricattatorio abbiamo chiamato i carabinieri in hotel, segnalando l'accaduto.
Invece di scusarsi. Un ribaltamento degenere del rapporto col cliente che mi ha scosso non poco. Non solo per l'evidente anti-italianità, ma per la durezza, e la mancanza di rispetto con cui si è trattato un "ospite" dell'albergo.
Il resort era semivuoto e per la maggioranza frequentato da tedeschi. Il personale, italiano, era diverso e disponibile.
Altro punto dolente: la cucina. Dozzinale e molto abbondante, giusta giusta per il grossolano palato tedesco.
La pastasciutta scotta, il vino caldo e poi piatti banali come prosciutto e melone o caprese.
Buffet sparecchiati ad orario fisso anche se la maggiorparte della sala era ancora al primo (le solite cieche regole tedesche), con l'ansia di dover correre al carrello dei dolci per "accapparrarsi" il dessert prima che fosse troppo tardi.
Chi soggiorna qui si sente un numero, non una persona.

Il ristorante
Altro meno: le piscine. 28° gradi anzichè 38°. Quindi non proprio confortevole. Anzi, non ti viene proprio la voglia di immergerti. Unico posto in cui raffreddano la meravigliosa acqua calda della zona! Assurdo, ma neanche tanto se si pensa che tutto è fatto per i tedeschi, avranno paura che abbiano troppo caldo, abituati al freddo come sono...
Inoltre, appena arrivi, dopo pochi minuti che sei in camera ti telefonano dal beauty ccnter per spingerti ad acquistare un trattamento. Come imbonitori. Se ti dimostri interessato anche solo un pochino scatta quasi una persecuzione per farti fissare un appuntamento e addirittura ti chiedono il cellulare casomai non ti dovessero trovare in camera.
Ho assistito personalmente alle lamentele alla reception di una signora anziana, che soffriva di insonnia, che avvertiva che era la terza mattina che la svegliavano alle 7 chiamandola dal beauty center.
Delle cose positive ci sono, peccato che risultino in secondo piano dopo i disagi del resto: il parco, è molto bello e curato (alle 8 però tagliavano l'erba),

vista del parco dalla camerapoi c'è un bel campo da golf,
c'è silenzio (resort chiuso alla strada) e il bagno turco è gratuito e bello. Per il resto poco altro.
In definitiva: se non siete amanti del buon cibo ed è piena estate, potete anche andarci. Ma vi sconsiglio assolutamente di mettere piede qui se fuori non ci sono almeno trenta gradi se non volete crepare di freddo. Se volete mangiare decentemente andate fuori.

La camera