27 novembre 2010

Villa Masetti - Calderara di Reno (Bo)

Dove: via Persicetana 98/b - Calderara di Reno, fraz Tavernelle - (Bo)
Pro: novità, venerdì serata adulti, piacevole illuminazione, grande parcheggio, saletta per coppie
Contro: posto piccolo, affollato, la serata finisce presto, cattiva acustica


E finalmente eccomi nuovamente al blog dal quale sono dovuta stare forzatamente distante causa impegni di lavoro. Nel frattempo ho visto tanti nuovi posti, che provvederò a recensire. Quindi, stay tuned!

Venerdì 19 novembre ha inaugurato un po' in sordina Villa Masetti, già esistente come ristorante, al quale ora si aggiunge, al piano interrato, la discoteca.
L'edificio è un villone giallo (con un triste striscione penzolante "affittasi uffici") a Calderara di Reno, sulla Persicetana.
Al villone, più casolare che villa, si accede da dietro, percorrendo una stradina che vi immetterà in un enorme parcheggio dove troverete sempre tanto posto.
Io sono andata dopocena - effettivamente € 25 per una cena a buffet mi parevano troppi (così costava desinare...) - e chi ha mangiato mi ha rivelato essere rimasto piuttosto scontento (ad es. non c'era nemmeno il dolce). Per chi volesse comunque tentare, il ristorante, poco trendy, molto classicone, finto lusso, si trova al piano terra, un salone dall'illuminazione giallognola con un pianoforte a coda, la reception (esattamente) e un bancone bar.
Direttamente all'ingresso, scendendo una scaletta, si giunge al piano di sotto, una taverna ora adibita a saletta disco. L'ambiente è piccolo, non riscaldato (come al solito contano sul riscaldamento "umano" massiccio), con un caminetto spento, un piccolo bancone bar e una pedana lap-dance dalla quale dopo un certo orario ballavano due ballerine mascherate. L'impianto acustico è scadente e non c'è una consolle, ma un dj mette su cd appoggiato alla pedana della lap dance. La serata non dura a lungo, ma lo spazio si riempie molto (il pubblico è over 30). Non c'è una vera e propria pista, l'affollamento crea difficoltà a ballare. Ci sono solo alcuni divanetti (fortunatamente non prenotati), arrivando verso le 23.30 troverete ancora posto a sedere, successivamente no. La musica non mi è piaciuta, un mix di nuova e vecchia mal assortito. Bella l'illuminazione, che rende l'ambiente scuro, ma con lampi colorati. 
Dalla saletta discoteca, si diparte un corridoio che porta ad un altra saletta, devo ammettere, ideale per coppie. Tutta composta da divanetti, forse un po' spoglia, rimane comunque intima. E' possibile prenotarla per eventi privati.
Per l'ingresso vige il sistema della drink card (€ 10 donne, € 15 uomini). L'unica serata di apertura per ora è il venerdì.
Villa Masetti: è da provare per vedere un locale nuovo, ma personalmente non penso tirerà più di tanto questa stagione.

8 novembre 2010

707 - Castelmaggiore (Bo)

Dove: via G. di Vittorio 16/a - Castelmaggiore (Bo)
Pro: si mangia bene in un bel posto
Contro: prezzo cena (€ 30), non c'è una vera e propria pista per ballare, porzioni un po' piccole

Aggiornamento aprile 2010:  stagione 2010-2011 terminata, locale chiuso. 

Ingresso dopocena (apertura porte 23.15): drink card obbligatoria 10 euro donna, 15 uomo.

707, come il modello di aereo Boeing che ha trainato l'aviazione commerciale nell'era del jet. 
In suo onore è stato intitolato un capannone della zona artigianale di Castelmaggiore, mensa di giorno e da un paio d'anni ristodisco di sera. Partito l'anno scorso con la sola serata del venerdì, quest'anno il 707 ha aggiunto anche la serata del sabato. 
L'interno assomiglia ad un terminal aeroportuale, lo ricorda nei colori e nelle pareti  dalle targhe con simboli  stilizzati (valigia, vietato fumare, check in, ecc.) lungo il  corridoio del self-service (di giorno). Al centro del megaspazio rettangolare c'è il bancone del bar/cassa, una sorta di divisorio fisico tra chi cena e chi non cena, separando di fatto l'ambiente in due metà. Chi cena ha il suo tavolo, vede lo spettacolo (un live acustico) sul palco alle cui spalle vengono proiettati video e spezzoni di film (ad es.  al sabato passano le immagini dei film anni '60) e successivamente balla "naturalmente" vicino al proprio tavolo (questi ultimi non vengono tolti tutti, garantendo di poter lasciare giacca e borsa sulla propria sedia - si evitano  i 3 euro del guardaroba). Insomma, è una sorta zona vip. 
La zona "plebea/deglinbolletta" è nell'altra metà, nella quale si raccolgono i dopocenisti. E' un po' più piccola, più buia e decisamente più affollata. Qui c'è un altro banco bar.  
Il personale cameriere, non particolarmente preparato (ad es. capita che servano prima gli uomini che le donne, porgono il piatto da sinistra anzichè da destra) è vestito in divisa da steward e hostess. 
C'è poi un secondo piano, raggiungibile con due scalette. Ma e' solo un corridoio cbe ospita la toilette e il guardaroba e dove ci si può affacciare a guardare giù. 
La formula è disco dinner: cena + spettacolo + disco € 30 (donne e uomini).
Considerato che si mangia bene (non c'è catering come di solito in discoteca) e si fa serata completa, consiglio di cenare!
La cena inizia alle 21-21.30 e consiste in:
  • Acqua frizzante/naturale a volontà + vino bianco e rosso in bottiglia.
  • Antipasto: tonno scottato, roastbeef e crostini con mousse ai ceci (antipasto fresco e molto buono)
  • Primo: il primo è uno non due, ma assortito con due paste: trofie zucchine vongole  e pepe e crespella allo stracchino e rucola. Entrambi gustosi, da applauso lo stracchino al posto della besciamella.
  • Secondo: stesso discorso, il secondo è uno non due, ma assortito di due carni diverse: medaglioncino di manzo + arrosto di vitello al limone con patatine al forno (ottimi,  ma porzione piccola e purtroppo insipidi...e il sale sui tavolo non c'era).
  • Crema catalana (favolosa).
Verso le 23.15 inizia il live acustico. Ci si può godere il  dessert ascoltando buona musica.
Verso mezzanotte tolgono parte dei tavoli e inizia la discoteca (non ho visto consolle) .  Si balla un po' dove capita, non c'è una pista vera e propria. La musica è commerciale e la gente adulta.
Venerdì è serata Friday'n Night (più giovane), sabato Dolce Vita (adulti 30-50, finalmente il sabato controcorrente!). E' sempre pieno, quindi prenotate con anticipo il tavolo.
Da provare!

2 novembre 2010

Ganesh Lounge Cafè - Bologna

Dove: via Polese 47/c - Bologna
Pro: ambiente particolare
Contro: parcheggio, aria fumosa, divani-cuscini scomodi, inadatto per mangiare
Tempo fa un non bolognese criticò il fatto che tra i difetti di un locale avessi messo la difficoltà di parcheggio. Ciò mi fornisce l'occasione per spiegare perchè tale evenienza rappresenta un problema. 
Il centro di Bologna è abitato da bolognesi (la netta minoranza) e non bolognesi (la stragrande maggioranza), spesso studenti fuori sede e meridionali saliti al Nord in cerca di fortuna. I non bolognesi solitamente sono appiedati o muniti di mezzi di trasporto minori come bicicletta o motorino. Tali mezzi "risolvono" il problema del parcheggio in città. Il bolognese, che a Bologna ci è nato, ci vive e ci lavora, non vive alla giornata e nell'economia di una vita regolare possiede e si muove (visto anche la carente copertura dei mezzi pubblici) in auto. Stessa cosa per il residente di lungo e lunghissimo periodo. Per questo il parcheggio è importante ed è  utile informare il lettore della possibilità o meno di un posto auto adiacente al locale.
E' l'estrema difficoltà di parcheggio nelle ore serali del Ganesh Cafè che spiega in parte il non essere troppo frequentato. Altre ragioni sono il fatto di essere un posto talmente particolare da risultare strano. Ma più che lounge o cafè, come il nome suggerisce, in realtà è sostanzialmente un discobar.
E' composto da due piani: l'entrata è al piano terra dove, subito dopo il bancone del bar, camminando lungo uno stretto corridoio contornato da pareti dipinte in stile optical e luci basse si accede ad un ambiente  composto da spazi separati da grate di legno dove si sta seduti prettamente a terra con divani-cuscino (piuttosto duri) e al cui centro vi sono tavolini. Tali spazi sono generalmente per 4 persone. Il menù,  in carta plastificata, prevede pochi piatti da pub (come patatine o panini) e molti cocktail alcolici o analcolici.
Per l'atmosfera e la scomodità delle sedute mangiare è inadatto.
Ho bevuto un analcolico, il Florida, a base di limone, arancia e pompelmo. Nulla di speciale.  Doveva essere o un ACE o un mischione con ghiaccio di succhi confezionati. Costo € 5. Sul menù anche il narghilè al costo di 10 euro.
Se ci si stanca di conversare ci si può spostare al piano interrato tramite una scaletta. Ci si addentra in una zona ancora più particolare, dark. Luci bassissime e blu, stessi cuscini-divani, stesse pareti zebrate, ma separate da inferriate quasi a simulare celle, specchi a parete allunganti e confondenti le dimensioni dello spazio disponibile.  L'ambiente è piccolo, al centro una micropista dove nessuno balla nonostante un dj in carne ed ossa e musica. Al sabato c'è molta gente stravaccata. Sopratutto giovanissimi intenti a fumare (i gestori non controllano) e a baciarsi. Il Ganesh effettivamente può essere adatto per scambiarsi effusioni.
Non troverete nessun lusso, nessuna situazione trendy. Il locale è piuttosto underground, a tratti può mettere a disagio. Non è una caffetteria, non è un ristorante, non è adatto per un meeting di lavoro. Ma sicuramente almeno una volta è da vedere.
Serate: giovedì karaoke, venerdì musica latina, sabato house. Per altri eventi vedere sul loro sito. Si menziona essere un Buddha Bar. Ma di Buddha non sembra esserci nulla.