27 maggio 2009

Piadinoteca-kebabberia (chiosco) di via Calori - Bologna

Dove: Via Calori (inizio) - Bologna
Pro: aperto fino a tarda ora; parcheggio; piadine ben farcite
Contro: piadine non enormi
Gli esercenti italiani? Troppe arie, voglia di lavorare saltami addosso, provincialismo. Troppo spesso.
Hai voglia di una piadina dopo le 22.30? Se speri di trovarla in una piadinoteca tradizionale italiana da asporto, puoi lasciare perdere direttamente. Chiudono tutte alle 22.30. Poverine, che non si rischi di lavorare troppo...Sì, beh non siamo mica in U.S.A. dove trovi cibo 24/24, ma non c'è bisogno di fare gli "americani"...basta spostarsi nella più "evoluta" Spagna per non avere difficoltà a trovare gli asporto aperti in piena notte. Ma qui siamo a Bologna, che un gran paesone continua a rimanere e fa fatica ad mettersi in linea con le grandi metropoli. Troppo pasciuti, tutti quanti.
Fortuna che ci sono gli immigrati (quelli onesti, s'intende!) che non hanno paura di lavorare troppo e sarà perché devono mantenere 25 persone al loro paese o perchè non sanno ancora cosa significa "benessere" (che troppo spesso fa rima con mancanza di sacrificio ed ambizione) che fanno quello che i bolognesi non vogliono più fare, e cioè dar da mangiare alla notte, per sfamare chi (e sono tanti) può avere fame (mi pare un diritto sacrosanto) anche a mezzanotte. Quindi via di chioschi, camioncini e negozietti gestiti esclusivamente da extracomunitari. Si mangia, almeno.
Uno per tutti: "Fame chimica", sui viali, piadine, panini, minestre, sempre aperto. Una garanzia. O il camioncino dei Giardini Margherita, in piena notte e via di cibo!
Ha aperto anche questo grande chiosco in via Calori, all'inizio, poco prima del Paladozza (si chiamerebbe Land Rover Arena, ma nessuno lo chiama così). Lo riconosci subito per il cornicione giallo taxi e la grande scritta piadinoteca-paninoteca. Questo il suo nome. C'è un ordinato extracomunitario, di etnia asiatica, che prepara sulla sua piastra rovente, piadine con affettati (lui ci tiene a precisare che affetta al momento...), con cotoletta, con salsiccia, con wurstel. In più ti chiede quale verdura e salsa vuoi. Preciso, ci tiene molto. Fa tutto per bene, te li incarta, te li mette in un sacchetto, ti da la sportina, ti fa lo scontrino (evviva!). E' fiero, ma semplice e gentile e noi siamo orgogliosi di avere extracomunitari come lui. Fossero tutti così, magari...
Fa anche i kebab e te li mette a scelta in una piadina o in un panino. Io ho provato una piadina con cotoletta e verdure e maionese e l'altra con salsiccia e idem e l'ultima con prosciutto crudo. Piccole, l'unico neo, ma buone, ben farcite, prezzo onesto (€ 3,50 l'una). Quella al prosciutto ben ripiena di salume (ok, non sarà un Parma, ma almeno non erano solo quelle due fette che di solito ci mettono).
Quando chiude? L'orario è indefinito. Secondo me è aperto fino a notte inoltrata.

19 maggio 2009

Bar Impero - Bologna

Dove: Via Indipendenza 39 - Bologna
Da provare: cocktail analcolico alla fragola; ricco buffet d' aperitivo con tagliere di pizza calda;
Pro: chiusura ore 20.30 e aperto la domenica
Contro: prezzi pasticceria troppo alti, spesso affollato e quindi caotico, zona T

Nella centralissima via Indipendenza, all'angolo con via Righi, campeggia il famoso bar pasticceria Impero. Sopratutto è bar. Il colpo d'occhio sul bancone della pasticceria monodose creativa e sulle piccole torte nel banco frigo è efficace, invogliando all'entrata. In realtà non ne ha bisogno, vista la posizione e la conformazione del locale stesso, ad entrata libera, senza vetrate.
Troppo spesso affollato, sopratutto nel weekend, ha alcuni tavolini interni e molti altri sotto il portico. Ovviamente d'estate sostare all'esterno può essere accettabile, a patto di caricarsi della mancanza di tranquillità data dal passaggio continuo sulla via dello shopping principale della città.
Passando sono stata spesso attirata dal bancone all'ora dell'aperitivo: mi stuzzicava grazie alla sua ricchezza. Già dalle 18 è imbandito e così fino all'orario di chiusura. Spesso capita di dover attendere per trovare posto, ma io non ho atteso tanto: in circa 5 minuti si è liberato un tavolo all'interno. Ho preferito rimanere dentro per maggiore confort e per la possibilità di approvigionarmi più volte dal bancone. Quindi sconsiglio l'aperitivo all'esterno, a patto di non voler far via vai coi piattini (sempre piccoli) tra il portico e il locale.
Come dicevo, l'aperitivo è alla milanese e quindi ha un buon rapporto qualità prezzo. Costa € 8 e comprende anche un tagliere tondo di pizza calda in aggiunta al buffet freddo. Nel buffet davvero ampia scelta: rotolini di piadina farciti, salatini ripieni, verdure gratinate, trancetti di cotoletta con maionese, insalata di riso, pizzette, patate al forno, pomodorini e bufala e diverso altro. I vassoi non erano mai vuoti. Mi sento vivamente di consigliare di chiedere un cocktail analcolico alla frutta più che un vino (meglio i wine bar per questo): è speciale all'Impero. Nulla a che vedere con i soliti cocktail analcolici tutto zucchero che spesso si trovano, dato che questi risultano freschi, leggeri, con il solo zucchero della frutta e un po' di ottima schiumetta, in ampi bicchieri e decorati con frutta fresca.


Mi ha incuriosito anche la notevole carta della caffetteria: ci sono caffè speciali a € 4 che sono dei veri e propri dolci (con aggiunta di panna o cioccolata o nocciole o amaretto e molto altro in varie combinazioni), poi a memoria ricordo i caffè con crema di yogurt, i fraspuccini, gli iced coffee speciali, gli infusi ghiacciati. Insomma una carta caffetteria originale e mai banale, assolutamente da provare.

15 maggio 2009

Panetteria Le Terme - San Giuliano Terme (PI)

Dove: Largo Shelley 11 - San Giuliano Terme (PI)
Da provare: la torta coi bischeri
Pro: roba fresca, prezzi bassi

A poche decine di metri dall'hotel Bagni di Pisa a San Giuliano Terme c'è questa panetteria di paese. Poche cose, buone. Qui troverete la torta coi bischeri, specialità dolciaria toscana. La fanno fresca e ad un ottimo prezzo: un pezzo da almeno 1/2 kg l'ho pagato solo poco più di 6 euro, a Bologna città impensabile.

13 maggio 2009

Festa della Giuditta - Bazzano (BO)

Dove: Bazzano vie del centro - 9 e 10 maggio 2009
Finalmente è arrivata la bella stagione! Io adoro il caldo...l'estate! Dopo inverni sempre più lunghi, la stagione estiva è per me il periodo più bello. Si esce di più, le giornate sono lunghe, ci si veste con facilità. Vorrei che l'estate durasse tutto l'anno. Sarà perchè sono nata in gennaio, nel cuore dell'inverno, ma ho sempre un po' invidiato chi vive nei paesi della fascia equatoriale tropicale. Ad esempio i brasiliani hanno 30° gradi tutto l'anno, fortunelli!
Chi mi segue da un po' saprà, se mi legge con attenzione, che con l'inizio della stagione calda mi piace andare alle sagre et simili: un'occasione per visitare un paesino e assaggiare cibi tipici o di strada in un'atmosfera informale. Un vestitino, un paio di sandaletti e via. Una buona occasione per lasciare un po' a casa pensieri stressanti in modo più autentico rispetto ad una discoteca (che si badi bene, mi piace anch'essa, ma essendo una persona versatile, sono onnivora di esperienze, purchè sane, che mi arriscano su più fronti).
Così domenica scorsa, decido, verso sera, di recarmi alla festa della Giuditta, a Bazzano. E' la festa dell'intero paese (più vicino a Modena che a Bologna, seppur ancora in provincia di quest'ultima e lo si evince anche dalla parlata, ormai poco bolognese e ben più modenese), dedicata ad una statua, la Giuditta appunto.
Il pasticcere del paese, titolare della pasticceria La Dolce Vita, dove ho voluto acquistare la torta Giuditta, loro specialità, mi ha invitato a leggere sul retro della confezione della torta la leggenda di questa statua in metallo, oggi posizionata davanti al municipio di Bazzano.
Eccola, così riassunta. La Giuditta, fu un'opera di un paesano, donata alla cittadinanza in onore, così si dice, di una bella donna procace di nome Giuditta, nota in tutto il paese. La popolazione, falsamente moralista, non la volle e la statua fu messa, a furor di popolo, dove non la si potesse vedere. Poi i tempi cambiarono, tanti tabù caddero e oggi non solo la statua è davanti al municipio, ma rappresenta il paese stesso. Ecco perché questa festa si chiama Festa della Giuditta.
Pubblicizzata come fiera dell'enogastronomia e con stand ricchi di tipicità emiliane come la tigella, la crescentina, il borlengo, si è in realtà trattata purtroppo di una manifestazione piuttosto raffazzonata e dilettantisticamente organizzata.
Poco di quello che è stato promesso è stato mantenuto.
Iniziamo dagli orari: doveva essere aperta fino alle 22. A parte i banchetti in piazza, gli altri ambulanti stavano mettendo via tutto già verso le 19. Quest'impatto di "chiusura" anticipata lascia l'ignaro turista immediatamente demotivato. I negozi: alcuni aperti e altri chiusi. Si poteva dare impulso maggiore affinchè tutti gli esercenti partecipassero vivamente all'evento. Insomma se non ci credono loro, ci dobbiamo poi credere noi? La fiera enogastronomica non c'era: solo alcuni banchetti, a dire il vero presenti ad ogni sagra (il formaggiaio, il siculo, il tigellaro, quello delle caramelle, quello del biologico, quello dello zucchero filato, quello delle crepes, tutte cose che si trovano anche molto più banalmente ad una qualsiasi festa dell'Unità, così fitte in Emilia durante l'estate).
Poi uno spazio enorme dedicato alla "roba vecia" (come la chiamo io): rigattieri improvvisati che avevano svuotato la cantina di casa propria e provavano a tirare su qualche euro (ma portarla al mercatino dell'usato, no? si fa prima e meglio...).
Il punto più dolente è stata l'impossibilità di cenare sul posto. I motivi? Disorganizzazione logistica. Errori, ripeto, da dilettante. C'erano due soli stand per cenare: uno piccolo piccolo (poche panche) appena giunti al paese sul ciglio della statale che alle 20.15 (ho notato l'ora) aveva già cancellato il 90% dell'offerta perchè finita. Dico alle 20.15, non alle 22.15...! Nell'orario clou. L'altro stand, grande, in piazza, occupava solo metà di essa, nel senso che si poteva raddoppiare il numero dei tavoli senza dare noia a nessuno. E' successo l'inevitabile, più o meno nello stesso orario, i tavoli disponibili erano tutti occupati, dato che erano troppo pochi anche solo pensando a tutto il battage pubblicitario intrapreso per informare della festa. Dico io, fai di tutto per attirare più pubblico possibile, poi metti si è no una decina di tavoli? E così, fila di gente in piedi ad aspettare si liberasse un buco. Ovviamente si sedeva anche chi beveva solo un bicchiere di vino e magari rimaneva incollato al suo posto anche per ore. Risultato? Molti se ne andavano.
Anche io, piuttosto che stare in piedi ad elemosinare, ho deciso di andarmene, ma non a mani vuote, almeno. Mi sono fermata in una piadinoteca che naturalmente stava attirando anche chi dalla piazza tornava in giù verso l'auto, scoprendo che è uno dei pochissimi posti, se non l'unico, che fa la pizza fritta da asporto.

5 maggio 2009

Bar Pasticceria Eporedia (Arno) - Bologna

Aggiornamento settembre 2011. Eporedia ha cambiato ragione sociale. Ora si chiama Zabaione (il personale, compreso il pasticcere, rimane il medesimo). 
Dove: Via Arno 25/1 - Bologna
Da provare: tutto e sopratutto la pasticceria da tè
Pro: Freschezza degli alimenti; prezzi non eccessivamente alti; chiusura alle 20.30
Ho precisato Arno nel titolo in quanto questo bar pasticceria ha due sedi, l'altra è in via Bentini 24.
Essendo amante dei dolci (piuttosto rinuncio alla pastasciutta, ma ai dolci, mai!) sono andata svariate volte, a fine giornata, in questo piccolo locale, sotto il portico di via Arno, dirimpetto alla fermata dell'autobus. Eporedia mi ha dato sempre la stessa coerenza: freschezza dell'offerta primariamente (per me la qualità più importante) e bontà all'assaggio, sia nel dolce che nel salato.
E il mio giudizio è definitivamente positivo.
Il locale è idealmente diviso in tre: sulla sinistra il bar, che occupa circa metà del negozio, al centro di raccordo brioches e salato e la cassa. A destra, il bancone delle paste e dei pasticcini. Entrando il frigo con le torte. Si badi bene, quello che hanno non è molto: poche paste, un po' più di pasticceria da tè (slurp), poco salato e invece più scelta nelle torte. Non troverete banconi lunghi come tangenziali, ma quello che hanno è ottimo, onesto, fresco.
La pasticceria da tè è strepitosa: morbida da sciogliersi in bocca, abbastanza varia, c'è l'imbarazzo della scelta a dire cosa è meglio, tutto è squisito. Di sicuro i baci di dama maxi, i tondi bigusto ricoperti di cioccolato e la tartelletta Nutella con la nocciola intera sopra sono da leccarsi i baffi. A chi piacciono ci sono anche pasticcini con pasta di mandorla.
Le paste, tutte fresche e ottime. La mia preferita: pan di spagna con crema e granella di nocciole.
Tra le brioche merita un assaggio quella integrale ricoperta di granella di nocciole.
Nel salato: pizzette morbide e gustose, crescente tonda, tramezzini, tartine.

Le torte? Tante e sopratutto anche a "misura d'uomo": piccole (da 4) a poco più di 10 euro. Per ogni tipo hanno varie misure.
C'è la torta alla frutta, la tiramisù (tonda, con liquore al caffè), la meringata con scaglie di cioccolato, la millefoglie allo zabaione, la Saint Honorè, il profitterol.
La loro specialità è la Torta Eporedia (qui in foto): pan di spagna al cioccolato con una farcitura di crema al cioccolato. Delicata, fresca, senza liquore, adatta anche ai bambini (alcune avevano il disegno del trenino fatto con lo zucchero a velo).

La torta Eporedia
Eporedia Arno entra a merito nella mia top list.

De Bondt, cioccolato ed affini - Pisa

Dove: Lungarno Pacinotti 5 - Pisa
Da provare: tavolette aromatizzate e classiche
Pro: cioccolata di alta qualità; aromatizzate di tantissimi tipi
Contro: prezzi alti; chiuso per ferie dall'ultima settimana di luglio alle prime tre di agosto
Premiato cioccolataio artigianale famoso a livello internazionale. E' una coppia, lei designer che era in negozio e lui, olandese, che presumibilmente è nel laboratorio. Un negozio che è un tempio della cioccolateria, si trova tutto quello che è cioccolato. C'è davvero l'imbarazzo della scelta:
  • praline artigianali
  • tavolette monovarietali (di varie % di cacao e provenienze, anche bianco, io ho preso un 45% latte, il loro premiato è 70% classico e hanno fino al 100% di cacao, per patiti dell'amarissimo)
  • tavolette fondenti aromatizzate (sono in confezione classica e in miniconfezioni, io ho optato per queste ultime, da 40 gr. ciascuna, ideali se si vogliono assaggiare più gusti, tutti curiosi, ci sono più gamme: fondente sensuale (es. rosa; fiori d'arancio) - fondente speziato (es. anice stellato; cardamomo) - fondente cristalli (es. zucchero demerara) - fondente tonificante (es. semi di cacao)- fondente aromatico (es. menta).
  • uova di cioccolato grandi come un uovo vero
  • miscele per cioccolate in tazza
  • dragees (tutti i tipi di frutta secca ricoperta di cioccolato o cacao)
  • cioccolato ai mieli
  • al banco spezzato a peso (io ho preso un misto frutta secca)
  • e poi anche uno scaffale di particolari creme non solo al cioccolato (es. quella al Vinsanto) e anche caramelle (es. al tè verde)
Il mio consiglio: se siete dalle parti di Pisa, fateci un salto. Altrimenti potete anche acquistare online

4 maggio 2009

Hotel ristorante Bagni di Pisa - San Giuliano Terme (PI)

Dove: Largo Shelley 18 - San Giuliano Terme (PI)
Cat: 5*
Da provare (hotel e benessere): massaggi; hammam dei granduchi; piscina interna; un cappuccino nel gazebo esterno del bar
Da provare (ristorante): pappardelle alla lepre; fiori di zucca in tempura; finocchiona
Pro: ottimo rapporto qualità-prezzo; ricerca dei dettagli; spa d'eccellenza; camere lussuose, struttura d'epoca coi confort attuali
Contro: 1/2 pensione solo 3 portate; corridoi freddi; camere poco insonorizzate
Da fare (dintorni): gita in carrozza (giro lungo fino al mare) alla tenuta di San Rossore; visita a campo dei Miracoli con la famosa torre pendente; shopping goloso alla cioccolateria De Bondt sul lungarno; una foto alla Normale nella bellissima Piazza dei Cavalieri
E' da poco terminato il ponte del 1° maggio e la iperstressata autrice aveva bisogno di ricaricare un po' le pile. Si sa, quelle si scaricano in fretta, ma intanto al ritorno si riaffrontano le scadenze con più energia. Per un po', almeno. Riattendendo il prossimo del 2 giugno.
Amo le spa e gli alberghi di lusso. Se messi assieme è l'ideale. Ma ci vado solo se hanno un buon rapporto qualità-prezzo, non mi va di cacciare soldi inutilmente. Mi va di spenderli per coccolarmi un po', senza farmi spennare. Benessere oculato è il mio motto.
In casa ho qualche catalogo terme-benessere di tour operator, che utilizzo per avere una lista di centri benessere in cui recarmi. Io non scelgo il luogo e poi l'albergo, ma viceversa. L'albergo e poi il luogo. Tanto l'Italia è una ricchezza infinita da scoprire e non ci sono posti brutti, c'è sempre qualcosa da vedere.
Ho soggiornato in diversi leading hotels finora, in Italia e all'estero. Un leading è una garanzia. Difficilmente ti potrai lamentare in un leading. Sono i migliori alberghi che ci siano.
Ed è proprio in un leading che sono stata tre notti, per questo ponte di maggio, precisamente al Bagni di Pisa.
Eccellente, rasenta la perfezione. Solo alcuni piccoli nei, che dirò. Ma che non mi distolgono dal giudizio generale di eccellenza. E detto da me, così esigente.
Bagni di Pisa è una dimora storica ristrutturata alla perfezione (una targa all'ingresso ricorda che è stata avviato l'imponente restauro conservativo grazie ai contributi della CE), con un immenso parco (si tratta di un vero e proprio percorso, che io per mancanza di tempo non ho fatto) che porta ad un arco munumentale sopra la collina dietro l'albergo.
Ex residenza del Granduca di Toscana Lorena, è una struttura enorme, posta esattamente al centro del paesino, San Giuliano Terme.

L'hotel e la sua facciata principale
In realtà il paesino è l'albergo. Esso si apre sulla piazza principale che null'altro ha che un bar, una gelateria e qualche negozio, prima del piccolo ponte su un fiumiciattolo.

L'hotel dal ponte sulla piazza centrale di San Giuliano Terme
L'albergo domina maestoso questa "periferia" di Pisa (a soli 6 km di statale da Campo dei Miracoli, tutta dritta) e le terme sono l'albergo.
L'hotel ha un bel sagrato ciottolato, dove si può comodamente parcheggiare l'auto. All'arrivo si rimane un po' spaesati, si entra, ma la reception è spostata altrove, in un'ala laterale.
Pur un po' distaccata, l'accoglienza riservata ci ha soddisfatti per la sua professionalità (detesto le gestioni familiari) e ci ha mostrato immediatamente la cura per il cliente.
Molti i dettagli che mi hanno fatto notare la raffinatezza dell'hotel:
  • facchinaggio immediato all'arrivo
  • accoglienza personalizzata con una busta e biglietto di buon soggiorno
  • in camera frutta e sacchettino di cantucci
  • due card di accesso alla camera (non 1)
  • 1 borsa per ospite con accappatoio, ciabattine e telo (vere e proprie ciabatte mare del tuo numero di scarpe e taglia M/L/XL dell'accappatoio di finissima spugna a scelta consegnati dopo aver compilato una scheda)
Ciabattine e accappatoio su misuraset di cortesia in bagno che comprendeva confezioni grandi di shampoo, balsamo, docciaschiuma, crema corpo e due misure di saponette (grande e piccola)

Confezioni maxi in bagno
  • Quotidiano (a scelta) omaggio ogni mattina in camera
  • Cassaforte elettronica in camera
  • Armadio antico, ma all'apertura luce all'interno
  • Tv Lcd con lettore musicale (canzoni precaricate), radio tematiche e volendo collegamento internet incluso (dal telecomando anche se dichiarato non era possibile, ma c'era la presa adsl per un proprio notebook)
  • Termoregolazione elettronica dalla camera
  • Termoarredo in bagno "bollente" (quindi in bagno c'era un caldo stupendo)
  • set di prodotti in bustina da provare linea Fonteverde (la società de il Bagni di Pisa, ha anche il Fonteverde e il Grotta Giusti): con creme, fanghi, ecc.
Il bagno
  • Cuscini di scorta nella loro sacca trasparente, con federa piegata e pulita da mettere al momento
  • Aperitivo di benvenuto (che io ho scambiato con un ottimo cappuccino un mattino che non avevo fatto colazione nel bel gazebo esterno del bar)
Camera: avevamo una confort e nonostante fosse la standard non ho rinunciato a nulla, la stanza era lussosa come un deluxe di altre strutture. Pulizia encomiabile, non un filo di polvere e non una traccia di calcare in bagno. Tutto l'albergo era molto pulito, anche nelle zone comuni. Materasso abbastanza morbido, cuscino morbidissimo. Poltrona, cassapanca. Scuri in legno. Luci varie per scegliere la combinazione più adatta. Gli unici no, se così possiamo chiamarli, il fatto che le camere dessero su un corridoio esterno (è la struttura che è fatta così, anche per le altre tipologie di stanze) non riscaldato e che per evitare sguardi indiscreti i vetri fossero schermati con una paratia serigrafata che lascia la camera poco luminosa anche di giorno. E al mattino si sente abbastanza rumore già dalle 8 (le confort sono paradossalmente meglio dato che sono all'ultimo piano e così non hai rumore da sopra).

corridoi comuni su cui si affacciano le camere

Camera Confort
Ristorante: si chiama Dei Lorena e si mangia molto bene.

Il ristoranteHanno un menù fisso diviso in cucina toscana e cucina internazionale a prevalenza di pesce. Giornalmente variano con un menù light. Non hanno molti piatti in menù e alcuni hanno pure un supplemento. Se hai la 1/2 pensione ti "costringono" a scegliere solo 3 portate, e in queste è compreso frutta o dolce o buffet d'insalate. Ad esempio se decidi di servirti del buffet di insalate, avrai a disposizione solo altri 2 bonus, che se magari hai voglia di frutta, ti rimane solo una portata (un primo o un secondo o un antipasto). In teoria puoi cenare solo di 1 antipasto, 1 insalata e una macedonia di frutta (infatti in tutto fanno tre portate!). Ideale se devi dimagrire...ma se hai fame meglio fare 1 antipasto, 1 primo e 1 secondo, frutta e dessert la comperi fuori...Questa è la cosa che mi ha seccato e meravigliato di più, proprio perchè essere tanto tirati al ristorante non s'adatta al tono del resto. In ogni caso materie prime di grande qualità: nulla di congelato. Pesce e verdure rigorosamente freschi, pasta fatta in casa. Pane fresco e di vari tipi (anche focaccia all'olio). Essendo però il menù risicato dopo tre giorni hai già "finito" tutto, non hai più scelte.
Tra i piatti che ho apprezzato di più, dal menù toscano: pappardelle al sugo di lepre; carpaccio con panzanella, salumi toscani misti con crostini, coniglio alle olive. Dal menù classico e light: lombetto in crosta, fiori di zucca in tempura, zuppetta di verdure con orzo, trancio di dentice.
Ristorante colazione: aperto fino alle 10, ma con flessibilità da me sempre molto apprezzata (non tiravano via la roba come fanno in molti alberghi allo scoccare dell'ora X). Ricca scelta: torte varie (anche la torta coi bischeri), croissant con cioccolata e confettura (mantenuti in caldo, ma per questo rinsecchiti), gallette di riso e minivasetti di confettura Rigoni (!), yogurt da bere, e nel salato una magnifica finocchiona da affettare a piacere e ottimo pane sciapo toscano (ideale per fare un panino da consumare a pranzo dopo la stancante visita alla città di Pisa).

I gustosi salumi serviti con crostini
Le ottime pappardelle alla lepre

Zone comuni: bellissimo bar con intrattenimento al secondo piano, tante poltroncine in cui sedersi, ascensori vari.
Il bar
Zona terme e benessere: c'è una piscina esterna al secondo piano, piccolina, troppo battuta (era freddo per stare in costume all'esterno, ma si sa la gente vuole sempre strafare) e una carina interna bella calda nella zona terme.

Piscina interna

Consiglio di fare l'hammam dei granduchi, è un trattamento (a pagamento) particolare: una grotta naturale (una mini grotta giusti) con aria purissima, una specie di bagno turco termale, con vasca di acqua calda per "rinfrescarsi". L'accesso è controllato da un addetto e dura 20 minuti secchi. Io ho provato anche le inalazioni termali e un aromamassaggio. Il massaggio è uno dei migliori che io abbia mai fatto: molto professionale, ottimo, rilassante. E' anche molto preciso e comodo prenotare i trattamenti: c'è una reception apposita con più addette, una volta concordato i trattamenti, viene stampato un foglio promemoria con orari e trattamenti e messo in una bustina trasparente (finezza).

Dimenticavo il luogo: è molto bello perché oltre a godere dei trattamenti e del relax, sei al crocevia di due mete imperdibili: a 6 km c'è Pisa e il suo Campo dei Miracoli (comodissimo il parcheggio della Pam davanti alle mura, a poche centinaia di metri la piazza, che raggiungi in 10 minuti dall'albergo) e sei a 10 km circa dalla tenuta presidenziale di San Rossore, (l'albergo mi ha offerto gratuitamente la gita in carrozza all'interno della tenuta).

La spiaggia inviolata e la pineta piegata dal vento di S. Rossore

La bellissima facciata della Normale
Ineguagliabile la vista aristocratica della torre, non da Piazza dei Miracoli, ma dal chiostro del Museo dell'Opera del Duomo