29 marzo 2010

Diva Caffè - Livigno (So)

Dove: via Fontana 262 - Livigno (So)
Pro: ambiente caratteristico, servizio veloce
Contro: volume della musica in sottofondo troppo alta

A Livigno è talmente freddo, ma talmente freddo che ai bar le bevande calde, per evitare che raffreddino troppo velocemente, vengono servite in tazze con il coperchio! E quando decidi che è il momento di bere,  togli il coperchio, lo rivolti e lo utilizzi come appoggiafiltro.  Così carine che non ho potuto fare a meno di comperarmene una coppia!
Qui l'inverno è veramente hard (a volte nevica già ad agosto mi hanno rivelato in loco).  Del resto siamo a quasi 2000 metri, e si arriva dopo aver superato il passo del Foscagno e la frazione di Trepalle, che ha il record di essere il comune più alto d'Europa (m. 2069 - e più invivibile aggiungo). 
Insomma Livigno è un angolo di Siberia nel paese del sole, l'Italia.
 
Livigno fino agli anni Cinquanta era un modesto e quasi dimenticato comune di alta montagna che viveva di pastorizia. Gli abitanti vivevano isolati per 6 mesi l'anno. Il fenomeno dell'emigrazione si era fatto così grave da indurre lo Stato italiano a concedere al paese il regime di zona franca nel 1973. Ciò ha fatto la fortuna di Livigno, trasformandolo nella Cortina della Valtellina, un attrezzato centro turistico, un gioiellino chic (ma ripeto - dove si muore di freddo) ricchissimo di negozi, bar, ristoranti di lusso e alla moda. 
I duty free shop e i negozi sono così tanti che non basta un giorno per vederli tutti. Io sono stata due giorni (e andando di fretta) e non sono riuscita a farmeli tutti (inoltre la maggiorparte è disposto su più piani, come piccoli "grandi magazzini"). Ma sono tornata carica di borse (che imbaccuccata come una siberiana era tutto un programma). 
Qui tutto costa fino al 30-40% in meno che in Italia (può sembrare strano - ma è come uscire dall'Italia, dato che c'è la dogana e la Gdf che controlla tutti - ricordatevi, non oltre 300 euro a testa e non più di due litri di liquore). Da non perdere sono gli alcolici (costano la metà), gli occhiali da sole di marca (-40%), le cioccolate svizzere (tremendamente più buone di quelle italiane e costano  molto meno).  L'elettronica non è diffusa, ma nei non tanti negozi che la rivendono è scontata. E poi fate un pieno di benzina alla macchina, dato che non c'è l'accise dello Stato (1 litro circa 0,70 euro).
Insomma c'è un tale numero di negozi da perderci la testa. Che hanno anche la utile funzione di aiutarti a sopportare il gran freddo esterno (entri e ti riscaldi - dato che fuori più di 15 minuti non resisti - non ho messo i guanti per 10 minuti e le dita stavano iniziando il processo di congelamento, c'erano -15°!).  C'è solo un piccolo grande problema: che gli esercenti fanno la siesta. Cioè dalle 12.30 alle 15.30 si negozi rimangono chiusi! Guaio, dato che dopo il tramonto il freddo si fa insopportabile. 
Inoltre Livigno è un paradiso per gli sciatori, con la pista che arriva fino in centro al paese. 

Livigno centro
Fortunatamente esistono diverse caffetterie, indispensabili per ristorarsi e riscaldarsi (c'è anche un ice bar con sedie e tavoli di ghiaccio - da pazzi!). Tutte molto carine, come ho già detto nei post precendenti, gli interni dei locali sono generalmente sempre piuttosto belli in alta Valtellina- con carte caffetteria ricche e golose.
Diva Caffè è un pub-caffetteria-snack bar ai piedi della pista da sci e lungo il corso principale di Livigno. E' in una specie di baita (molti ristoranti sono dentro a baite). Gli interni, modernizzati da videowall e musica pop (volume troppo alto) sono tutti in legno massiccio. Al centro un bancone circolare e tanti tavoloni. Simpatica l'idea della toilette (in montagna, causa freddo, si fa spesso la pipì), da cui si accede entrando in un ascensore che poi ti porta al piano di sotto (ma inizialmente si crede sia lì dentro, dato il cartello con freccia sull'ascensore...!). 

Il menù è inevitabilmente robusto (patate, wurstel, salsiccie, panini, ed altri cibi sostanziosi, tipici doposci). E anche per il bere, punch di diversi tipi (ad es. al mandarino), cappuccini dove la panna è sempre gradita, long drinks, aperitivi e il mitico bombardino caldo (una squisitezza). Io mi sono accontentata di un bel tè bollente ai...frutti di bosco (in Valtellina un'istituzione). 
Livigno, nonostante il freddo, ne vale davvero la pena. Copritevi bene. 

23 marzo 2010

Pasticceria Pozzi - Bormio (So)

Dove: via IV Novembre 4 - Bormio (So)
Da provare: brutti ma buoni, zuppa di frutta, torta cioccolato e noci

Dovete sapere che i valtellinesi vanno pazzi per i mirtilli e in generale i frutti di bosco. Nelle nostre città ormai sono merce preziosa: una cestina di grossi mirtilli di serra da 250 gr. costa attorno ai 3 euro. In Valtellina invece i frutti di bosco si trovano e vengono serviti in grande abbondanza, come frutta servita generosamente in hotel, nelle torte in pasticceria, nei negozi in sciroppo a buon prezzo. 
Appena di fianco a via Roma, nel centro storico, c'è questa nota pasticceria, la Pozzi, un piccolo tempio di golosità, ricca di preparazioni dolciarie della Valtellina. Prodotti freschi e gustosi, seppur a prezzi un po' alti. Il laboratorio è interno al locale.
  
Pur piccolo, il negozio offre tantissima scelta di biscotti (freschi o confezionati), torte secche o farcite, tranci di torta, cioccolateria con praline e uova di Pasqua, dolci su ordinazione come amorpolenta o torta bormina. All'esterno diversi cartelli indicano cosa è possibile trovare all'interno, tenendo presente che alcune cose sono appunto da ordinare.
Da non perdere sono i biscotti brutti ma buoni, una sorta di meringa alle nocciole e mandorle con aroma di vaniglia, gustosissimi e freschi. Poi la loro specialità, la zuppa di frutta (anche la zuppa di marroni, ma è da ordinare, pronta il giorno dopo): un budino alla crema pasticcera, con un fondo di panna e frutti di bosco (da due e da quattro porzioni).
E poi tranci di torta come la sabbiosa, la cioccolato e noci, quella ai mirtilli e il salame di cioccolata. Di rigore poi la bisciola artigianale, anch'essa in varie misure: è il "panettone" valtellinese, una pagnotta di farina di grano e grano saraceno (che qui impazza) con tantissima frutta secca (noci, pinoli, mandorle, nocciole, uvetta e fichi), caloricissimo e saziante, da prendere in piccole dosi (dopo un po' stanca) che si secca velocemente (quindi attenzione a consumarlo in breve).

18 marzo 2010

Bar pasticceria Esedra - San Lazzaro di Savena (Bo)

Dove: via Jussi 1/ab - San Lazzaro di Savena (Bo)
Pro: non c'è sovrapprezzo per il servizio al tavolo, ambiente ampio e gradevole, aperto domenica pomeriggio
Contro: non c'è menù al tavolo, interno poco riscaldato, troppa gente all'aperitivo
Da provare: brioche dolci e salate, "pesche"
Questo bar pasticceria, in centro a San Lazzaro, dotato di comodo parcheggio e sempre aperto (piacevole alla domenica in tarda mattinata o nel primo pomeriggio per la colazione, non c'è quasi nessuno, e il sole di questa imminente primavera spunta in veranda e all'interno sui tavolini, dando molta luminosità), è molto più frequentato all'ora dell'aperitivo che nelle altre ore. 


L'ho visto il buffet dell'aperitivo, e non è niente di speciale, è appoggiato sul bancone laterale, che non è lungo. Insomma non è certo un'apericena, ma un aperitivo come tanti altri. 
Dopo essermi resa conto di questo non memorabile buffet, ho preferito provare questo locale come pasticceria e caffetteria. Al bar troverete cose molto classiche, nessuna sperimentazione. Il cappuccino (€ 1,30) non è un granchè, poco cremoso e con troppo caffè rispetto al latte. La cioccolata in tazza con panna (di bomboletta, non è la panna montata fresca e servita su piattino a parte di Zanarini) è discreta. Quello che veramente spicca sono le brioche, ne ho provate due dolci e una salata. Le dolci sono il top, sono fresche e particolarmente buone oltre che di grandi dimensioni. Costano € 1 l'una. 

Come pasticceria meglio le paste rispetto ai pasticcini, che ho trovato mediocri di sapore e alcuni che sapevano di vecchio.  
Tra le paste, da assaggiare le "pesche" artigianali, non le trovate ogni volta all'Esedra, ma quando ci sono meglio approfittare. Di solito si trovano solo confezionate al supermercato, mai in pasticceria. 
Per il salato al buffet non c'è tanto, alcuni tra tramezzini, piadine e panini.
In sintesi, un discreto locale per la colazione in un ambiente moderno.

14 marzo 2010

Bar La Piazzetta - Bormio (So)

Dove: via Roma 112 - Bormio
Pro: Ambiente confortevole, buon rapporto qualità prezzo, servizio celere
Da provare: latte e vov, cappuccino, torta sabbiosa al cioccolato
Difficilmente faccio colazione in albergo. Di solito la faccio il primo giorno per provarla e l'ultimo prima di ripartire. Gli altri giorni? Mi sveglio con calma ed esco a fare colazione in una caffetteria locale. Cosa c'è di meglio che godersi un nuovo locale, gustando ciò che più incuriosisce il palato e gli occhi?
In Valtellina i bar spesso da fuori non attirano un granchè, perchè potrebbero sembrare dimessi anche all'interno. Invece sorprendono. Entrando si scoprono salette intime, calde, carine ed accoglienti. Il legno predomina, siamo in montagna. E poi quiete, servizio veloce, cibi freschi e buoni, ottimi prezzi, pulizia. E spesso vaste carte menù, da cui poter scegliere tante leccornie. Ne ho provate diverse di caffetterie e mi sono meravigliata di quanto in questa zona sappiano fare bene il cappuccino. Cremoso, come raramente si trova a Bologna. Insomma l'avete capito, e ne parlerò ancora: in Valtellina si mangia bene!
Bormio, piuttosto grande, ha un centro particolare, che sa di medievale. Via Roma è il corso principale, piuttosto lungo e con molti negozi di abbigliamento di qualità, bar dagli interni carini, ristoranti tipici. Per girarla bene, non perdendosi il museo civico che ha sede nel palazzo del municipio (troverete sale che ricostruiscono i vecchi mestieri dei valtellinesi e le loro suppellettili, donati dagli stessi fino agli anni Sessanta), ci vuole una giornata (compreso il borgo al di là del ponte).

 

All'inizio di via Roma, aperto ad orario continuato, come tutti i bar della Valtellina (purtroppo tutti gli altri negozi chiudono alle 12.30 e riaprono alle 15.30 fino alle 19.30, in barba al fatto che al calar del sole diventa troppo freddo per passeggiare) c'è questa graziosa caffetteria che fa cappuccini strepitosi e offre dalla carta bevande "scaldanti" e originali come latte e vov e latte con Ovomaltina (siamo a due passi dalla Svizzera e si trova tutta la gamma della marca - cioccolata in tavoletta e in crema, biscotti, ecc. che in Italia non sono esportati), per non parlare del Bombardino, liquore squisito all'uovo, sempre tipo vov, ma molto più intenso e cremoso. E poi tantissimi infusi è te aromatizzati.
Da non perdere la torta sabbiosa (una torta locale tipo Margherita), qui ricoperta di cioccolato bianco. Le brioche nei bar non le troverete, qui e in tutti gli altri bar dell'intera zona, e come da tradizione viennese, al cappuccino o ad altra bevanda calda si accompagna sempre un trancio di torta a scelta. Di solito con il cappuccio servono sempre qualcosa, qui due biscotti caramelized, o una tavoletta di cioccolata.

9 marzo 2010

Il Salumaio - Bormio (So)

Dove: via Peccedi 20 - Bormio (So)
Pro: salumi e formaggi tipici artigianali
Contro: prezzi superiori agli altri
Da provare: la slinzega
Sono di ritorno da una settimana in Alta Valtellina e sarebbe stato un peccato non curiosare, acquistare e gustare le tipicità gastronomiche del luogo. Caffetterie, pasticcerie, gastronomie, shopping e non solo...alla fine della settimana ero carica di valigie quanto di sacchetti con dentro squisitezze e cose carine.
Neve, neve, neve...quanta neve ho preso. Temperature costantemente sotto zero, e poi tornata a casa...oggi nevica di nuovo! Basta, per pietà!
La Valtellina offre un ottima cucina, robusta, ma senza appesantire. Ho mangiato bene dappertutto, sempre cibi freschi, originali e gustosi. E, incredibilmente ho mangiato bene anche il pesce, che era fresco e ben cucinato. Un grande plauso alla cucina e ai cuochi (e ad  Iris, fisioterapista delle Terme di Bormio, che mi ha fatto un massaggio decontrutturante strepitoso) dell'alta Valtellina, assolutamente superiore a quella (e non solo perchè italiana al 100%) dell'Alto Adige, dove si mangia generalmente peggio.  
Un indirizzo dove trovare ottimi salumi e formaggi tipici ed artigianali della Valtellina è il Salumaio, sulla statale 38 (troppo trafficata purtroppo) che collega Bormio agli altri paesi. Qui, oltre alla regina bresaola, si possono trovare anche alcune rarità come la bresaola di cervo, i violini di capriolo, la mortadella di fegato, formaggi come scimudin, bitto (ingrediente fondamentale dei pizzoccheri alla valtellinese) e casera magro. Scimudin, casera magro e slinzega che ho assaggiato, sono ottimi.
Lo scimudin, la slinzega e sotto il casera magro