20 ottobre 2009

Bar Rita - Sorrento (Na)

Dove: C.so Italia 219 - Sorrento (Na)
Pro: buoni prezzi, servizio veloce, paste fresche
Da provare: " 'O Babà"
Le vedete queste squisitezze qui sopra? Sono tre fra le specialità dolciarie campane irrinunciabili: babà, sfogliatella, caprese (qui in formato monoporzione).
Il bar Rita, che più che bar è una piccola, ma ricca pasticceria di leccornie dolce e salate, più dileguato rispetto alla piazza Tasso, ma sempre sul corso principale dello shopping è una delle migliori pasticcerie di Sorrento per assaggiare queste tre specialità.
Partiamo dal babà. Ho scoperto un nuovo babà. Prima non mi piaceva, ora sì (solo quello locale però). Qui a Bologna proprio non li sanno fare. Pesanti, zuppi di liquore, se a qualcuno non piace l'alcool, come a me, è fregato. Là sono totalmente diversi: leggerissimi nella pasta e praticamente privi di rum, se non solo un delicato accenno, decisamente un altra cosa.
E poi la sfogliatella, molto ricca, forse anche troppo. A Sorrento la friggono, risultando pesante, ma la ricotta del ripieno è squisita. E la caprese, in porzione singola, un trionfo di torta al cioccolato.
Oltre al dolce, anche rosticceria salata: crocchè, fagottini ripieni, brioches rustiche.

11 ottobre 2009

Naso & Gola - Bologna

Dove: via Portanova 18/b - Bologna
Pro: locale totalmente a lume di candela; ideale per coppie; tranquillità; calici di vino di qualità; privè
Contro: parcheggio, non c'è menù; caro
Da fare: andarci una sera di un giorno feriale significa godere di un'aura magica di tranquillità
Si parcheggia in Piazza Malpighi (o dintorni) dopo le 20 (per evitare Sirio, tranne il sabato) e poi si varca l'arco. Questo è il tratto pedonalizzato di via Portanova, dove ha sede l'enoteca Naso & Gola. Aperto anche di giorno, come rivendita di vini, è consigliabile vivamente andarci di sera, per godere della fascinosa atmosfera a lume di candela che illumina completamente il locale. Entrando non penseresti mai, che salendo le scale, oltre il bancone, si snodano ben tre sale e un privè, quest'ultimo un piccolo spazio molto intimo, chiuso da una tenda-velo dove ti puoi sedere a terra tra cuscini di diverse fogge e magari schioccare qualche bacio lontano da occhi indiscreti.
La sala più bella però è l'ultima, quella in foto, dove decine e decine di lumini illuminano l'ambiente e le pareti sono arredate da bottiglie sdraiate disposte al contrario (mentre la seconda sala è meno indicata, essendoci per lo più tavoli con sgabelli). Il Naso e Gola è ideale per coppie o per 3/4 persone, non di più; l'ambiente invita a conversazioni "sottovoce", interrotte solo dopo le 23 da musica ambient poco invasiva.
Purtroppo non c'è un menù, rendendo così il Naso e Gola un locale poco versatile. A voce sono proposti calici di vino e taglieri di affettati e formaggi. Stop. Andarci due volte significa ritrovarsi davanti sempre lo stesso tagliere di affettati e formaggi. E non puoi nemmeno scegliere quali, l'opzione è solamente tra grande e piccolo. Niente cocktail o bibite, qui il re è il vino.
Io ho assaggiato un calice di rosso, un Sangue di Giuda, leggermente dolce, ottimo. Nel tagliere fettine di speck, mortadella, cotto, fettine di pane baguette con pomodoro; cubetti di formaggio. A parte piatto con pane (ancora baguette), insufficienti per accompagnare i salumi e i formaggi.
Altro neo il conto: un taglierino per tre persone e tre calici di vino € 33. Troppo caro.

4 ottobre 2009

Pane Vino e San Daniele L'Altro - Bologna

Dove: via Irnerio 10/a - Bologna
Lascia perdere: tagliere di prosciutto San Daniele
Pro: aperto fino a tardi, parcheggio Montagnola vicino
Contro: porzioni misere, prezzi alti, porta aperta sulla strada, servizio approssimativo
Questo posto fila dritto nella mia black list!
Tanto è un ottimo indirizzo Pane Vino e San Daniele, lo storico primo locale aperto da anni in via Altabella (che è nella mia top list), tanto è mediocre quest'ultimo, aperto recentemente in via Irnerio, all'angolo con via Capo di Lucca, nella quale ahimè ha messo anche una verandina (l'ennesima a Bologna) per i maniaci dell'outdoor-anche-quando-nevica.
Ho cenato male, in una sequela di cose che non andavano. Quando un locale non sa offrire nemmeno ciò per cui si vanta, il prosciutto di San Daniele e il vino, non c'è speranza.
Entriamo da una porta spalancata sulla strada, dalla quale soffia aria fredda ed umida sui tavoli e prendiamo posto a sedere. Non è agevole cenare con l'occhio che casca sull'esterno, oltre a sentirsi infreddoliti.
la porta aperta...
C'è un team di camerieri giovani, meridionali. Ci serve una ragazza poco cordiale. Il cuoco, anch'esso un "simil-studente" più che un cuoco è un preparatore di bruschette e taglieri.
Ci viene porto il menù: piuttosto scarso. Mi aspettavo piatti caldi, pastasciutte, secondi. Invece il menù è più simile a quello di un pub che a quello di un ristorante: taglieri di affettati e/o formaggi; cestino di crescentine e tigelle; bruschette; un paio di insalatone; un unico piatto caldo con prosciutto, tomino fuso o scamorza, patate e verdure grigliate, 3/4 tipi di dolci, che a vederli non invitavano granchè. Stop.
Scelgo il piatto caldo, quando mi viene detto al momento dell'ordinazione: "le patate le abbiamo finite". Giuro, avrei voluto girare i tacchi ed andarmene. Dunque, fanno solo un unico piatto caldo, il locale è semivuoto e tu le patate le hai finite?! Ma come siete messi?! Questo è un dilettantismo imperdonabile. Mi si offre una sostituzione con...più verdure grigliate! Hai capito?! Non con altro prosciutto! Il minimo, almeno, visto la crepa! No, invece solo altre due fette di peperone grigliato surgelato condito con olio.

Sono le 23 di sabato e il locale è già quasi deserto
Poi arriva il vino, scandaloso! Era a temperatura ambiente! Ordino un rosso, precisamente uno Schioppettino, due dita servite in calice grande: insulso, fermo, caldo. Infine arriva il tagliere di San Daniele con il cestino di tigelle e crescentine. Una porzione ridicolmente misera: 4 (contatele, sono 4) fette trasparenti di San Daniele accompagnate da un cestino (ino ino) di minicrescentine (rettangolini bisunti) e minitigelline (le uniche buonine), poche, ma che in confronto ai 10 gr. di prosciutto erano abbondanti...

le 4 fette trasparenti e le poche minicrescentine bisunte
I prezzi? Il calice di broda calda € 3,50; i pochi grammi di prosciutto con cestino-ino ino € 7,90; il piatto con verdure grigliate decongelate, 3 fette di prosciutto e senza patate altre € 7,90.
Accanto alla cassa, sotto gli occhi di chi stava pagando, verso mezzanotte, la cameriera stava già mangiando su uno sgabello (quello che dovrebbe servire ai clienti del bar) un piattone di prosciutto (oh, quello sì abbondante). Che professionalità (e che figura).
In conclusione: il locale non è quello che vorrebbe far credere. Non è un ristorante, ma una tavola fredda, molto più adatta per un pranzo veloce, uno spuntino che per una cena. Si può bere, ma non c'è nemmeno troppa scelta di vini, e sopratutto sono serviti caldi!

1 ottobre 2009

Piadinoteca pizzeria Laura Bassi - Bologna

Dove: Via L. Bassi 2/c - Bologna
Da provare: cassoni
Lascia perdere: piadine
E' un locale piccolo piccolo, sulla Laura Bassi all'incrocio con la via Mazzini, difficilmente si scorge da quest'ultima. E' pizzeria e piadineria insieme (non fa un po' troppo?). L'ho testata come piadineria, anzi credevo fosse solo questo, forse perchè dalla strada quando passi, difficilmente ti accorgi che è una pizzeria d'asporto (temo per l'assenza del forno a legna), salvo poi leggere il volantino del menù e accorgersi che invece la carta pizze è corposa e predominante.
Dunque l'ho testata come piadinoteca e non ne sono rimasta entusiasta, anzi, direi che ho trovato le piadine (pur fatte a mano al momento), piuttosto dure, anzi durissime. Si sente che sono artigianali, ma qualcosa non va, basta attendere una decina di minuti e già ancora mentre le mangi, ti diventano sempre più dure sotto i denti. Decisamente meglio i cassoni, quelli gustosi e ben farciti.
Dal menù: 25 tipi di piadine a € 3-4,50 (le classiche e tra le più particolari, quella Nutella e noci e con arrosto di tacchino, anzichè porchetta, più leggero) e 10 tipi di cassoni (ottimo il tradizionale pomodoro-mozzarella e particolare il zucchine mozzarella).
Tra le pizze, quelle classiche (Margherita € 3,50), le speciali (attira la Calabria 46...luogo e anno di nascita del titolare? O del Pizzaiolo? Con pomodorini, pomodoro, rucola e crudo, bufala all'uscita), i calzoni, le pizze con patate (8 tipi diversi), i panini di pizza e la pizza al metro.
Gli orari sono 12-14.30 e 18-23 (vorrei sapere chi è che cena alle 18! Questa cosa delle pizzerie d'asporto che aprono alle 18 e poi chiudono presto non l'ho mai capita, manco fossimo in Germania). Chiuso il lunedì.