26 aprile 2009

Miss Pizza - Bologna

Dove: via Indipendenza 59/d
Pro: Pizzette buone
Contro: chiude alle 19, pizzette poco scaldate, non avevano la Margherita


Ennesima pizzeria al taglio tra Irnerio ed Indipendenza, molto frequentata, sopratutto in riferimento alla Piazzola. Più imboscata rispetto ad altre, quasi all'angolo con la Galleria del Pincio.
E' una botteguccia, quello che ha sono le pizze al taglio, di qualche varietà (sabato pomeriggio aveva una alle verdure, una al prosciutto cotto, una ai funghi, ma era senza margherita!). Oltre a queste pizzette ha anche focaccia semplice e calzone con wurstel (non erano particolarmente invitanti). Te le scalda al momento, ma se c'è gente la tiene solo pochi secondi, in un fornetto che ha sotto il banco. Infatti a me è arrivata mezza fredda.
Ho preso una al prosciutto cotto e il mio giudizio è ambivalente: la pasta della pizza era molto buona, morbida, ma il prosciutto era rinsecchito ed essendo tra l'altro ben poco riscaldata, ha perso di gusto.
Consiglio (come ho visto fare): ordinarne 5/6 tranci e portarseli via nelle mini-scatole che hanno, si potranno così gustare belle calde a casa propria, dato che comunque meritano.
Prezzi: margherita € 1; farcita € 1,30.

21 aprile 2009

Pasticceria Gelateria Gregori - Bologna

Dove: Via Mezzofanti 18/b - Bologna
Da provare: paste maxi (o torte mignon), creme perchè ricche di pezzettoni da sgranocchiare
Pro: gentilezza del proprietario, parcheggio, gelati e paste buone, vaschetta da gr. 350
Contro: pochi gusti di gelato; prezzo caro delle paste
Accanto al ristopub Joe D'Amore (ex Poco Loco), ha aperto da un paio d'anni questa gelateria di nome Gregori. L'ho testata stasera per la prima volta, erano già le 21.30, ma era aperta, suppongo faccia quindi già apertura serale quotidiana.
Entrando, mi ha incuriosito subito il bancone diviso a metà: metà gelati e metà pasticceria. Nella metà pasticceria mi hanno attirato delle enormi paste a € 3, ed erano così belle che non potevo non prenderne una almeno. Ce ne sono di tanti tipi, e il proprietario, gentilissimo, me le ha descritte tutte con dovizia di particolari, così che potessi scegliere ciò che preferivo. Le avrei prese tutte...da vedere erano belle e gliel'ho detto. Ne ho prese 4: gianduia-pistacchio, minisacher, cioccolata bianca-zabaione (quest'ultima un po' troppo dolce), caffè. La migliore, quella pistacchio-gianduia, una botta di calorie, ma mmm....

Ho fatto due chiacchiere col proprietario che mi ha spiegato perchè tengono anche un po' di pasticceria: nascono pasticcieri, prima avevano infatti una pasticceria in via Genova.
Hanno anche pasticcini. Come il bancone è diviso in due, anche due vetrine frigo presentano l'una torte gelato e l'altra torte come le paste, ma torte!
Non mi sono fatta scappare anche di assaggiare i gelati: finalmente c'era una cestina d'asporto di misura umana! Infatti di solito la minima è da gr. 500. Invece Gregori ha anche quella da gr. 350, al costo di € 5.
Il locale è piccolino e come già detto il bancone è diviso in due, per conseguenza i gusti di gelato sono pochi. Io ho preso i tre più sfiziosi a vista mia e a detta sua che con la seconda descrizione mi spegava ben bene cosa contenevano queste combinazioni speciali: e quindi crema degli angeli (bacio-gianduia con nocciole intere); crema (con noci, all'aroma di limone) e meringa (più che meringa sembrava stracciatella).

A parte il sapore non proprio rispondente (tranne la crema, molto buona) e un po' acquoso, perdono il tutto grazie a una cosa che adoro nei gelati e che poco spesso si trova, cioè che questi gusti erano ricchi di "pezzettoni" di dolci da sgranocchiare, come le nocciole, o i pezzi di cioccolato...(si sente che erano pasticcieri...).

17 aprile 2009

Malt & Hops - Bologna

Dove: Via Emilia Levante 137 - Bologna
Da provare: Mix Beer
Pro: Bel pub
Immediatamente dopo (arrivando dal centro) il benzinaio all'angolo con via Lombardia (di sera furbo come posteggio auto, dato che in strada non si trova), c'è questo bel pub in stile inglese. Insegna verde, un po' gemello dell'Old Bridge, quest'ultimo più indietro, sotto il ponte della ferrovia, ma a differenza del quale più comodo per trovare un parcheggio e meno caotico.
Mi è piaciuto il Malt & Hops, era la seconda volta che andavo. La prima ci misi piede anni fa e me lo ricordavo vagamente. Pulito, bello, arredato con gusto, più spazioso di quello che sembrerebbe, molto frequentato senza essere incasinato. Sono stata di martedì e sono rimasta piacevolmente sorpresa dal vedere quanta gente ci fosse. Nonostante questo, non era per nulla assordante il livello acustico. Il pubblico è misto, giovani e più adulti, che ne fa un posto molto easy, ideale per due chiacchiere.
Il menù è molto ricco, il pub non è certo solo birreria, come il nome farebbe supporre (malto e luppolo): si può mangiare e/o bere. Panini, piadine, crostini, hamburger, stuzzicheria, dolci e gelati e da bere birre di tanti tipi, cocktails, shorts, bibite. Unico neo, non hanno cocktails analcolici, quindi se non vuoi alcool devi ripiegare su una Coca Cola. Personalmente consiglio le mix beer: sono mix di birra e altre bevande. Mi hanno ricordato mia madre e mia zia, sorelle, che quando andavano al bar assieme si prendevano sempre birra e gassosa mischiate (provatela, 1/2 di birra chiara e 1/2 di gassosa, è davvero buona). Al Malt and Hops, hanno anche la mix beer verde (con vodka), e quella al sidro (che ho preso io, anche se avrei preferito che il sapore del sidro spiccasse maggiormente, segno che sono stati un po' parchi con quest'ultimo).
Nei giorni feriali rimangono aperti finchè non va via la gente, non ti vengono a dire che stanno chiudendo: punto a loro favore.

14 aprile 2009

Arteria - Bologna

Dove: Vicolo Broglio 1 - Bologna
Pro: Anticonformismo senza degrado, spazioso, buoni prezzi al bar, musica live e discobar
Contro: Parcheggio inesistente, ambiente più appropriato a bere che a mangiare, venerdì e sabato entrata € 5
Anche Bologna aveva i suoi casini. Quasi tutti erano in centro. Uno era in vicolo Broglio n. 1 e si chiamava Black Shadow. Con la legge Merlin ai bordelli si sostituirono i night. Così fu anche per il Black Shadow che mantenne lo stesso nome per molti anni a venire.
I segni di questo passato sono visibili ancora oggi, dato che l'intelligente proprietà ha deciso di non cancellare queste origini, mantenendo all'entrata l'originario mosaico con la scritta night.

Scendendo la scaletta d'accesso al locale, ora ribattezzato Arteria,

in un anfratto è ancora appoggiata, la vecchia insegna Black Shadow.
Cos'è oggi questo ex night? Un locale sotterraneo, ampio, un meeting point alternativo ed originale, più banalmente un "cantinone".
Personalmente mi è piaciuto, easy, originale.
E' suddiviso in più sale, quasi labirintiche, che sembrano grotte, in quanto le pareti di queste pseudo cavità danno l'effetto di roccia calcarea.
Scesa la scala si entra in una sorta di vestibolo, dov'è situata la cassa (in funzione solo venerdì e sabato, entrata € 5) e alle cui pareti vi sono alcune installazioni d'avanguardia.

Superato il vestibolo, si apre un salone con tavoli e sedie e bar: un ampio spazio, uno pseudo pub dove ci si può sedere ed ordinare qualcosa da bere e/o da stuzzicare (a mio avviso qui mangiare non è molto adatto). Sul fondo uno schermo che può proiettare video sperimentali o concerti. Sul menù ci sono taglieri di salumi e formaggi, spianate, cialde di pane carasau (chi volesse mangiare sardo può fare riferimento migliormente al ristorante Hostaria San Carlino), e addirittura tartare e tagliate di pesce o carne a 13/15 euro.
Io sono stata per l'aperitivo della domenica: aprono alle 19 e l'entrata è libera. Scordatevi un buffet ampio e caldo. Ci sono pochi stuzzichini su una piccola mensola. I prezzi del bar in piedi sono buoni, più bassi che altrove (es. spritz € 3).
A quell'ora l'Arteria è quasi deserta, e tutta tua. L'aria è fredda e densa di quel particolare odore d'umidità degli scantinati. L'Arteria ha un suo microclima.

A lato della zona pub, sulla sinistra c'è una saletta più raccolta, con un altro piccolo bar, e il palco con gli strumenti musicali, pronti per essere suonati. Qui le luci sono più basse e ci sono anche alcuni divanetti da due, improbabili e sensuali allo stesso tempo.

Come si nota dalle foto, i passaggi sono in muratura, con arco a sesto ribassato. E' la struttura portante.
Di fianco all'Arteria, hanno da poco aperto una saletta di un circolo Arci, non bisogna confondersi, l'Arteria non è quella, ma il locale adiacente con la scaletta.
E' un'esperienza strana andare alle 19-20, non c'è ancora quasi nessuno, e immagini il chiacchiericcio e il movimento sudato dei balli delle ore piccole, quelle ore in cui da sempre questo posto ha vissuto. E pensi che inevitabilmente, questo locale continuerà, in qualunque modo si chiamerà, come una marcatura a fuoco, a vivere e ad esprimersi di notte, come quando si chiamava night, notte, e il giorno e la luce non li vedeva mai.

7 aprile 2009

Chattanooga - Bologna

Aggiornamento dicembre 2009: consiglio l'aperitivo della domenica, l'Ape Regina. Buffet ricco e sofisticato, bella gente.

Aggiornamento fine maggio 2009: dal 5 giugno al 31 luglio il Chattanooga si trasferirà al Chattanooga Garden (giardino con ombrelloni e musica al coperto), in via Lame 83, con aperitivi e cene tutte le sere.

Dove: Via Toscana 5 - Bologna
Da provare: filetto di rombo in crosta di mandorle
Pro: ristorante raffinato, ottimo pesce, ambiente di livello, parcheggio in zona
Contro: Semivuoto, musica dj sabato noiosa, ambiente non riscaldato, prezzi molto alti per cenare
Un sabato nell'inverno 2007: entrai con un gruppo di amici al Chattanooga verso le 23, per bere qualcosa. Era così pieno che non c'era nemmeno l'ombra di un tavolo, tutti occupati da chi aveva cenato. Ci offrirono di rimanere sugli sgabelli all'american bar, ma in 5 non mi pareva molto comodo, e così ce ne andammo altrove.
Sabato 4 aprile 2009: ci sono tornata, ma stavolta a cena.
Accidenti se c'è la crisi. Ci sono 4 gatti, pochi i tavoli occupati. Alle 21.30. Addirittura (v. foto) al centro del ristorante (due anni fa rigorosamente colmo di tavoli) è stato ricavato uno spazio per ballare!




L'ambiente è raffinato, elegante, ma inerosabilmente vuoto. Belle le luci d'ambiente: soffuse, un po' calde, un po' fredde, nel giusto mix. Sarà che la compagnia non mi entusiasma, che non ho particolare appetito, che ho freddo (visto che il riscaldamento era già spento!), ma mi annoio.
I prezzi poi del ristorante sono troppo alti (i primi mediamente 12/14 euro; i secondi dai 12 ai 25, gli antipasti 10). Di questi tempi è davvero controcorrente ed azzardato proporsi a quelle cifre...il mercato è libero, certamente...ma il locale quasi deserto lo stava a confermare.

Il cameriere in divisa nera ci porta il menù alla carta (molto più ristretto rispetto a quello pubblicizzato sul loro sito web), e prova a consigliarci una chianina a € 50...
Io opto per due portate. Provo il pesce, mi ispira e scelgo come primo le chicche verdi al polpo in brodetto di pomodori e melanzane. Nulla da dire sulla qualità: in generale il piatto non era trascendentale, ma il polpo ottimo, molto tenero, fresco.
Come secondo prendo un filetto di rombo in crosta di mandorle con pomodorini pachino e carciofi. Insipido, (e il sale non c'era sul tavolo), i carciofi e i pomodorini poco cotti e buttati lì, ma il rombo squisito.
Globalmente ottima la materia prima, il pesce.
Il ristorante è assolutamente per uno slow food di qualità, infatti tra una portata e l'altra c'è una discreta attesa, ma mai troppo lunga, per permettere alla gente di conversare. Meglio andarci con qualcuno che non sia noioso...
Durante la cena non c'è sottofondo musicale, peccato. Ma verso le 23.30 il dj si approssima alla consolle e inizia a mettere qualcosa (non alto il volume). Finalmente inizia ad entrare qualcuno per il dopocena. Sempre pochi comunque. E grazie a tutti i tavoli vuoti rimasti, basta ordinare un drink e godrai di un bel tavolo anche a bordo "pista".
Bisogna aspettare l'1 per ballare un pochino, prima nessuno sembra avere il coraggio di occupare lo spazio pista. Non c'è mai abbastanza gente, abbastanza movimento. Solo lentamente si scalda un po', mai troppo però. Le luci si fanno basse e scure. Di gruppi di donne da sole ce ne sono però, ma non sono giovanissime. In generale l'età del sabato è 30/50. Adolescenti qui non ce ne sono, non è ambiente adatto. Peccato che il giovane dj (Sansone) non sia proprio il massimo: tiene i pezzi troppo lunghi, alcuni sono ballabili altri non c'entrano molto, i passaggi tra un brano e l'altro sono lunghissimi, fin
endo per creare quel brutto effetto di far fermare la gente in attesa che il pezzo parta davvero.



In sintesi, un ambiente per una cena chic e cara, con eventuali due salti prima di andarsene.

3 aprile 2009

Bar Pasticceria Carosello - Bologna

Aggiornamento autunno 2010
Sono tornata da Carosello per provare un paio di loro specialità che volevo provare. La prima è il panettone salato in crosta. E' un panettone salato racchiuso in una crosta di pasta sfoglia., da servirsi caldo (scaldato in forno). Bisogna ordinarlo, altrimenti non lo trovate. Iniziamo dicendo che già il prezzo è una pazzia (quasi 40 euro). Ma sopratutto aperto diventa un pasticciaccio. La crosta è dura e troppo cotta. Il pan carrè è secco e ancora più secco è il suo ripieno.  Si sbriciola tutto e il sapore è alquanto mediocre. Da lasciar perdere.
Chiuso
Aperto
Secondo test: la torta meringata. Dalla vetrina sembrava chissà che. Invece la meringa è piuttosto secca, cosa che fa supporre che i giorni di messa in vendita fossero alcuni...Anche il ripieno non era gran cosa. In definitiva una torta mediocre. Per la meringa? Decisamente il top rimane ancora Laganà (S. Stefano).

Aggiornamento 14 aprile 2009
Ho comprato da Carosello la colomba pasquale. Non avevo mai comprato una colomba in pasticceria prima d'oggi. Chissà che mi aspettavo, però ho preso davvero una bidonata. Ma non credo sia colpa di Carosello, è da fessi comprare una colomba in pasticceria. Ora che lo so. Ho speso € 26 (!) per una colomba classica da 1 kg. Lievitazione naturale. Tutta bruciata, persino le mandorle in superficie. Secca, di sapore mediocre. Ipotizzando fosse stata perfettamente cotta, il prezzo era (ed è perchè mediamente costa così in pasticceria) assolutamente INGIUSTIFICATO. Le colombe confezionate costano 10 volte (sì proprio così) di meno e sono più buone (e anche più controllate dal punto di vista della sicurezza alimentare ed etichettatura).
Non comprerò mai più una colomba in pasticceria.

Dove: Via di Corticella 184/8 - Bologna
Da provare: lo zabaione in tutte le sue varianti; le torte
Pro: freschezza e bontà degli alimenti, pasticceria di tradizione, parcheggio davanti al locale
Contro: a partire dall'orario aperitivo il salato finisce velocemente

Questa è una delle migliori pasticcerie di Bologna, l'ho scoperta all'inizio dell'anno grazie alla torta che mi hanno comprato per il mio compleanno, una torta zabaione con gocce di cioccolato.

Quando l'ho vista arrivare (era subito dopo le feste), ho pensato: figuriamoci, con tutto quello che avranno lavorato fra Natale e Capodanno sarà una roba un po' "così"...era un momento in cui la gente aveva già mangiato tutto il mangiabile...insomma non mi aspettavo quella che è poi stata: una freschissima e leggera torta con uno strepitoso zabaione.
Ritorno sugli aggettivi: freschissima, niente di decongelato o vecchio.
E leggera: lo zabaione era digeribilissimo e non dava per nulla la sensazione di appesantimento, risultando godibile.
A me piace molto lo zabaione, ma è raro trovare torte o paste allo zabaione che risultino leggere. Sembra quasi un ossimoro. Spesso le torte le abbandoni, le senti troppo pesanti.
La torta di Carosello invece la si è finita in pochi giorni: era sempre buona, come il primo giorno. Da questo ho capito la qualità di questa pasticceria che ho riprovato più volte e lascio nel mio carnet di migliori pasticcerie.
Del resto è una pasticceria che produce tutto, non compra nulla all'esterno e ha una tradizione di buon lavoro, fatto artigianalmente, essendo in attività dal 1965. Gli improvvisatori avrebbero già chiuso i battenti.
L'ho testata anche per le paste e i biscotti: le paste sono fresche, i biscottini da tè idem. Consiglio le penne, qui sotto in foto, di loro invenzione, fatte con la pasta dei bignè aperta e farcita di zabaione e cioccolato. Una leccornia.

Poi la vetrina delle torte: stupenda! questo è il posto giusto dove acquistare una torta, sono sempre fresche e ottime. Oltre a quella allo zabaione che ho già provato hanno una meringata molto invitante in più formati. Andate, vedete la vetrina, che espone tutte le torte e scegliete...le prendereste tutte!
Carosello ha anche il salato, ma non l'ho ancora provato: quando un sabato decisi di andare appositamente per acquistarlo (erano le 19), era già quasi tutto finito. Non c'è tantissimo, nel senso che lo spazio sul bancone dedicato al salato è risicato, ma all'orario dell'aperitivo c'è una discreta calca, e gli stessi stuzzichini sono a disposizione, quindi posso supporre che sia buono, ma se lo vuoi acquistare devi andare prima delle 18.
Nel salato due loro specialità sono il panettone salato in crosta e la Saint Honorè salata (da ordinare).
Solo un unico piccolo neo: hanno delle mini torte casalinghe vicino alle paste, io ne ho provata una al cioccolato ed era stranamente mediocre, forse è stato un caso, ma secondo me meglio puntare sulle torte di pasticceria in vetrina e sulle paste e non si rimarrà delusi.
All'esterno staccata dal negozio hanno anche una veranda coperta (che però ho visto deserta); nessun problema di parcheggio (si può parcheggiare davanti).
Rispettano le festività proponendo sempre i dolci della tradizione (panettoni, colombe, dolci di carnevale e uova di cioccolato artigianali).
Aperti anche la domenica mattina fino alle 14 e tutti i giorni fino alle 20 (chiuso il lunedì). Fa anche bar.