31 gennaio 2010

Pasticceria Sterlino - Bologna

Dove: via Murri 103 - Bologna
Pro: apertura notturna 22-7 (solo venerdì e sabato)
Contro: sempre chiuso tranne le notti del ven-sab; cara; prodotti mediocri
Mille volte di giorno e notte sono passata da via Murri e mille volte ho notato questa piccola pasticceria: sempre chiusa.
Sabato notte l'ho trovata aperta. Finalmente l'occasione per assaggiare qualcosa in una notturna diversa.
Entro e mi avvicino al bancone: a destra il salato (tranci di pizza - poco invitanti - cornetti salati con crudo - invitanti - rustici, calzoni); il resto è occupato dai dolci (i soliti da pasticceria notturna: prevalenza di bomboloni e biscotteria da tè, inoltre alcune paste come crostatine, torta di riso, pasticcini alla frutta). Infine due vetrinette refrigerate (una con bibite, acqua e birre e l'altra con torte verosimilmente congelate - come ha Pollacci).
Non è una pasticceria vera e propria, è più un 'prolungamento' di un forno che in notturna si trasforma in pasticceria (ad es. come Forno Atlas o Al mi Furner). Solo che qui il forno è altrove. La qualità è quella che è, giusto per darsi un contentino prima di tornare a casa.
La pasticceria Sterlino che, come vuole il nome, è accanto allo Sterlino, o più precisamente al pub Bobby's, è qualitativamente molto simile alla notturna (e diurna) Guidotti. Quindi paste 'pesantone' e biscottini spesso vecchiotti.
Ho scelto una ciambella-bombolone ricoperta di cioccolato, unta; un 'panino' dolce tagliato a metà e farcito di simil Nutella (poco gradevole, secco e dolciastro) e ho voluto provare anche un etto di biscottini (mia eterna passione). Ce ne sono tanti tipi e quindi come mio solito, chiedo alla commessa - in questo caso un'anziana donna - di farmi un misto. Stranamente vedo che insiste - in tutta fretta - nel riempire il sacchetto sopratutto di un certo tipo di biscotti, precisamente un tipo ricoperto di glassa rosa e gialla, mentre deficita degli altri. Il prezzo all'etto di questi biscotti non c'è, come non vedo nemmeno quello delle paste. Il conto mi lascia interdetta: € 5,40 per due paste e 1 etto di biscotti. Ammazza! Mai speso così tanto in una pasticceria notturna.
Esco, mi siedo in macchina, assaggio e... vuoi vedere che era come sospettavo?! Bingo! Assaggio i biscotti con la glassa colorata e sanno maledettamente di vecchio!
Diffidate di quando insistono a mettervi più di un certo tipo di prodotto anzichè di un altro, non è un caso.
Questi comportamenti, come le bugie, hanno le gambe corte. Magari lo fai con un insospettabile, che invece ha uno dei blog più 'famosi' della città e che giustamente te le canta e mette in guardia il lettore. Io parlo, la libertà è il senso della vita.
Pretendiamo la qualità, dato che paghiamo.

30 gennaio 2010

New template!

Novità!
Avevo voglia di cambiare la grafica, così stanotte, invece di dormire, ho fatto mattina e ho lavorato nel silenzio ovattato del mio studio, con in sottofondo musica soft e ho reso molto più carina la grafica. Riprende anche i colori del Ricettario.
La pubblicità non la posso togliere, lo so che 'sporca' (notate la finezza che per minimizzarla l'ho colorata con i colori del blog...), ma mi tocca, senza quella te lo scordi che Google ti metta in prima pagina o giù di lì. Se fai l'anticonformista e non la metti Google non ti 'caga'.
Per cambiare skin consiglio il re dei siti di raccolte di template per Blogger, il mitico BTemplates, sono tutte free e ce ne sono a bizzeffe. Ovviamente non crediate di poter mettere ciò che vi piace di più, spesso sarà un compromesso, perchè quando caricherete il modello (mi raccomando prima salvate il vecchio) vedrete che pochissimi si adatteranno. Ci sarà da lavorare, nel senso che perderete praticamente tutti i widget (anche se blogger vi lusinga chiedendo se volete tenerli o eliminarli, peccato che continua a farne duplicati, creando casino e alla fine per avere la versione 'pulita' dovrete eliminarli e fare voi il 'lavoro sporco'). Non pagate un professionista per farvi un template migliore, l'open source mette a disposizione skin belle e professionali.
Ps. Per il mio amico Stefano, di Bologna e non solo: dato che hai il peggiore template della storia dei blog, con il link che trovi qui sopra puoi dare decisamente una svecchiata alla tua home ultra casereccia.
Ps2. Tornerà anche la lista dei link ai locali (uno per uno), ovviamente visto il lavoraccio, pazientate qualche giorno.

25 gennaio 2010

Caffè San Domenico - Bologna

Dove: via Garibaldi 5 - Bologna
Pro: servizio gentile e veloce, Segafredo Cafè, tranquillità, bella cornice
Contro: parcheggio
E' una delle mie caffetterie preferite. In zona Tribunale, è un locale trendy, versatile, aperto a tutte le ore e molto tranquillo.
Belle poltroncine rosse accolgono in un'ampia sala moderna con le vetrate che guardano la bellissima Piazza S. Domenico. La cornice della piazza, la tranquillità che si respira all'interno, la vicinanza di Piazza Cavour e Piazza De' Calderini ricordano le atmosfere parigine.
Mi piace perchè puoi sorseggiare in pace un tè leggendo uno dei quotidiani lasciati sui tavolini, lavorando al portatile, facendo due chiacchiere ed è uno dei rarissimi posti in cui se vai da solo non ti senti a disagio. Nessuno fa caso a te, e questo è meraviglioso, quando hai voglia di non essere disturbato. Spesso all'ora di pranzo molti professionisti soli mangiano qui: insalatone, piatti del giorno, panini e tramezzini.
Il bar è completo: dal bancone si può scegliere una discreta varietà di rustici salati e pasticceria da forno.
Punto di forza è il Segafredo Cafè Point: appeso a vista c'è un vastissimo menù di caffè e preparazioni al caffè per ogni palato. Decine di 'caffè farciti'. Davvero c'è l'imbarazzo della scelta: puoi berlo al bancone o fartelo portare al tavolo.
Se ci andate, non potrete non tornarci.

19 gennaio 2010

Ristopoint e CI10 c/o Grandemilia (Mo)

Dove: Centro commerciale Grandemilia - via Emilia Ovest 1480 (Mo)
Pro: tanti negozi, occasioni di shopping, locali di ristorazione sfiziosi
Contro: bolgia al sabato, invasione di extracomunitari
Il Grandemilia è il centro commerciale più grande di Modena. Nella zona fieristica, a pochissimo dall'uscita Modena Nord. Per chi non c'è ancora stato, tassativo fare un salto. Anche perchè di centri commerciali a Modena c'è poco altro, tranne I Portali (minore). E gli altri sono così piccoli da essere trascurabili.
Il sabato pomeriggio è pieno fino all'inverosimile. Ma è un'esperienza: vi renderete bene conto di cosa vuol dire multietnicità. Ma non sarà così divertente, come il termine buonista potrebbe far intendere. Perchè ormai bisogna parlare solo bene di loro, altrimenti ti accusano di razzismo. Demagogia per tappare le bocche (e le coscienze).
Extracomunitari di tutti i tipi, da asiatici a islamici (la maggioranza), da neri a slavi. Un'invasione. Probabilmente arrivano dal distretto della ceramica di Sassuolo. E si ammassano tutti al Grandemilia. Voi non avete idea di quanti siano. Una concentrazione da lasciare attoniti.
L'Emilia rossa, l'Emilia della porte aperte. Modenesi, italiani? Minoranza.
Sabato pomeriggio per la prima volta ho capito Rosarno. La reazione è inevitabile. Se non sei intollerante lo diventi. T'incazzi dopo un pomeriggio. Immagina dopo anni.
Quando vedi che per 1 solo lavoratore marocchino o tunisino ci sono di seguito una moglie incappucciata, una suocera incappucciata, le sorelle della moglie incappucciata, le sorelle della madre incappucciata, tre figli o quattro senti che in realtà sono loro a spremere questa Italia. Scordatevi i pavimenti lucidi al Grandemilia.
Il centro commerciale è ricco di negozi (consigliatissimo Conbipel, che a Bologna non c'è più, con i saldi del 50%). Il supermercato è ovviamente il re emiliano: l'Ipercoop. Quasi tutti gli esercizi sono catene: Segue, Bata, La Feltrinelli, Disney Store, Oviesse, Timberland, Kasanova, Thun e tanti altri.
Per la ristorazione: Spizzico, MacDonalds, e alcuni tipici come La Tigelleria (fanno solo tigelle di tutti i tipi, servite al tavolo, tipica specialità modenese). Poi c'è Flunch, poco frequentato, un peccato. E' un self-service con un menù per un pasto completo a € 7,90. Con una varietà di cibo piuttosto invitante.
Io ho provato un bar, classicissimo, il CI10, ideale per dissetarsi in una sosta veloce. Hanno tutto, ma senza pretese. Non fanno aperitivo con buffet.

Irresistibile è poi il Ristopoint (in realtà una pizzeria al taglio) dove succulenti quadrati di pizza alti e morbidi attirano nugoli di golosi. Anche io non ho resistito e ne ho prese alcune da asporto. Il gettito è continuo, sono fresche. La più ghiotta è prosciutto e brie.

L'Ipercoop è più grande come non food rispetto a quelli a Bologna, come food invece è uguale. Ma meno scintillante, più 'provinciale' e con alcune tipicità nel reparto pasticceria (bensone).
Il parcheggio è sempre in fondo: c'è da camminare. Da vedere (e da mangiarci).

14 gennaio 2010

Chet Baker - Bologna

Dove: via Polese 7/a - Bologna
Pro: jazz live di qualità, buona carne, atmosfera intima e partecipativa
Contro: il supplemento obbligatorio di € 20 a testa se serata con musica live, disattenzioni del servizio ristorante, prezzi alti, se non trovi un tavolo davanti al palco il supplemento si rivela quasi ingiustificato (gli altri tavoli sono in altra sala), assenza di parcheggio in zona
Il Chet Baker è un ristorante e un jazz club in via Polese, una traversa di via Riva Reno che la collega a via del Porto (parcheggio impossibile). All'entrata, al pianterreno, c'è solo il ristorante per chi vuole cenare e non interessa il concertino jazz (per il quale si paga un supplemento di € 20 a testa!). L'ambiente è carino, stile trattoria medio-chic, con la carne come cavallo di battaglia. Si può cenare o bere anche al piano interrato, nel jazz club, dove è ancora rimasto tutto uguale da anni. Le stesse pareti intonacate di grigio-azzurro, l'atmosfera intima, la musica di sottofondo (ovviamente jazz).

Ma quando c'è un trio o un quartetto che suona si sente il calore dell'entusiasmo dei veri appassionati, che qui giungono appositamente per quel o quei musicisti. Trovare un tavolo 'con vista' sul piccolo palco, a causa anche degli esigui spazi disponibili è una fortuna (da non perdere 'l'esperienza' per chi non è mai stato, nonostante i costi non alla portata di tutte le tasche).

Andrea Pozzi Trio
Sono stata un sabato sera verso mezzanotte per cena (in caso di concerto la cucina rimane aperta).
Abbiamo ordinato un filetto 'a piacere', chiedendo fosse al balsamico (€ 15) con cottura al sangue e una tagliata melograno e balsamico ben cotta (€ 15) accompagnati da verdure alla piastra e verdure in casseruola (€ 5 l'una). La carne è di buona qualità, ma la cottura non era ben calibrata. Ottimo il filetto al sangue (ma servito a cottura media) e la tagliata è risultata dura (chiesta ben cotta, servita troppo cotta). Purtroppo entrambi affogavano nell'aceto balsamico, quindi non consiglio nè la tagliata nè il filetto al balsamico, ma un filetto ai ferri, semplice. Un neo al servizio: ci siamo dovuti alzare ben due volte per richiedere il sale (pietanze insipide) e pane che non erano stati portati nonostante le ripetute richieste.
A mezzanotte in punto parte il concerto (durato solo mezzora, forse avevano già suonato in precendenza) e si può mangiare tranquillamente ascoltando la musica.
Attenzione però, con la fine della sessione jazz, termina anche la serata. La gente si è smobilitata poco dopo, e non è ripartita la musica di sottofondo, ciò non rende il locale adatto per conversazioni in tarda ora.
Ho detto poc'anzi che a mezzanotte si cena, ma rigorosamente al piano interrato. Al piano di sopra a quell'ora è il deserto dei tartari (e mi chiedo...quanta gente ci sarà stata prima?).
Il conto è sostanzioso: € 70 in due comprensivo di maxi coperto, carne con contorno, un'acqua e una birra piccola alla spina senza dessert.

3 gennaio 2010

Pizzeria Magnosfera c/o Centronova - Villanova di Castenaso (Bo)

Dove: Centro Commerciale Centronova, via Villanova 29 - Villanova di Castenaso (Bo)
Da provare: pizza gigante
Pro: servizio veloce se non c'è nessuno, pizze ricche di mozzarella e buone, prezzi equi
Contro: capita di dover aspettare il proprio turno all'ora di cena, sopratutto al sabato


Nell'ala rinnovata del centro commerciale Centronova, c'è la pizzeria Magnosfera, gestita da Camst, garanzia anche igienica (le pizze sul tagliere non vengono appoggiate direttamente sul legno, spesso ricettacolo di batteri, ma su una velina protettiva). Fa servizio continuato dal mattino alla sera ed è sempre più gettonata come pizzeria perchè la pizza è buona e ricchissima di mozzarella. Capita spesso, sopratutto nei weekend di dover attendere anche una mezzoretta per avere la propria ordinazione, se non vuoi il trancio.
Consiglio la pizza gigante, che può essere Margherita (€ 7,40) o farcita. E' più conveniente per due come prezzo rispetto alla versione al piatto (piccola e meno bella da vedere...e poi è sempre la solita, cambiate!). E' una pizza dal sapore pieno, soffice e molto nutriente, assomiglia a quella di Altero, ma non è la stessa cosa. Ha un sapore unico, da provare, diverso da quello delle pizzerie d'asporto tradizionali, dove spesso trovi pizze mediocri. La pizza gigante può essere servita al tagliere o portata via d'asporto (dovrai aggiungere 30 centesimi di imballo, una stranezza farlo pagare). E' fresca, dato che la fanno al momento. Pensate che hanno una piastra-pressa che stende la pasta di pizza senza il lavoro del pizzaiolo, e viene bene. Una pizza gigante sfama due persone abbondantemente, anzi, riempie moltissimo tanto da non riuscire più a mangiare nulla dopo!
Ovviamente la pizza è il venduto principe, ma volendo fanno anche piadine, farcite in vari modi (anche con Nutella) e panino Kebab, che però sembra andare pochino.