22 settembre 2011

Piazza di Pino - Bologna

Dove: via Stalingrado 42 - Bologna
Pro: aperto tutti i giorni e fino a mezzanotte; ampiezza; parcheggio relativamente facile; menù visivo
Contro: le pizze; coperto 2,50 euro; accoglienza; cari
Lascia perdere: il prosciutto cotto

Come mai questa pizzeria tenga così botta, 'nonostante' le pizze che fa, rimane un mistero. E' domenica sera, sono le 22.30. Trovo facilmente parcheggio in strada, sulla via Stalingrado (al sabato è più difficoltoso).
Entro in questa sorta di 'piazza d'armi' - si trova sempre un tavolo, visto l'ampiezza - per la classica mangiata pizza + bibita + dolce. E' abbastanza pieno, per lo più gruppi di amici (a forte maggioranza maschile). L'accoglienza lascia a desiderare: il cameriere, un uomo di mezza età, poco cordiale e senza divisa, ci fa accomodare ancora prima che il tavolo sia sparecchiato.
Il menù è visivo - simpaticamente originale - con una foto per ogni piatto ordinabile. La carta presenta pietanze terra/mare e pizze.
Opto per una cotto e carciofini. Arriva velocemente. Non è nè grande nè alta. E' una pizza di diametro medio-piccolo dall'impasto duro. Non mi ricordo di aver mai lasciato lì qualche cosa in pizzeria. Ma il cotto di questa pizza era a dir poco pessimo. Quei cotti da toast dal sapore di detersivo e plastica. Immangiabile. Per il resto, pomodoro asciutto, quasi secco. Si sono salvati i carciofini. Il prezzo di questa pizza? 7 euro. L'altra pizza, una bufala e cotto (9 euro), stesso destino. Cotto idem e bufala...che assomigliava più ad una mozzarella di latte vaccino. E se lo era, beh, la qualità lasciava a desiderare. I dolci: crema al forno. Mi aspettavo una catalana, invece mi è giunta una crema compatta appena uscita di frigo. E zuppa inglese, buona. 
Per due 'pizzette' con cotto da eliminare, due dessert, una coca in lattina e un litro d'acqua 35,50 euro. Di cui 5 di coperto. DEcisamente troppo.