15 aprile 2010

Fame Chimica - Bologna

Dove: V.le Aldini 2/a - Bologna
Pro: sempre aperto, anche in notturna
Contro: solo kebab


Situata sui viali, in zona ad altissimo passaggio automobilistico (e ad altissimo smog) è una vetrina sempre aperta, notturni e festivi inclusi, dall'insegna preponderante e molto luminosa. La locuzione che dà il nome all'esercizio mi rende un po' perplessa, dato che fame chimica designa quell'insolito appetito che sopravviene appena dopo aver assunto marijuana.
Il posto promette panini, pizze, minestre e chi più ne ha più ne metta. Ma non è così. Entrando ho trovato ben poco. Di pastasciutta o pizza nemmeno l'ombra. E' una kebabberia. 
C'è un bancone con un addetto e l'occorrente per fare un panino:  kebab o con cotoletta (già cotta) accompagnato dalle solite salse e alcuni ripieni (peperoni, anelli di cipolle).
Purtroppo la carne di kebab non viene tagliata dallo spiedo al momento della farcitura del panino, bensì  raccolta da un contenitore (e lasciata a rinsecchirsi) sotto di esso.
Questo terrore dello spreco fa in modo che persino il pomodoro e la lattuga vengano lasciati interi e tagliati solo su richiesta. 
Inoltre l'impressione è stata quella di carenza di igiene (anche qui i soliti sacchetti e sacchettini della spesa riposti dentro mezzi frigo o dispense riciclati al mercatino dell'usato o dalle gestioni precedenti all'interno dei quali frugano per prendere gli alimenti).
C'è di meglio per un kebab.

12 aprile 2010

Lu Furnu te la Taranta - Bologna

Dove: via San Donato 6 - Bologna
Pro: pane fresco tipico salentino dal sapore casalingo
Contro: hanno solo pane, un po' cari

Lu furnu te la Taranta, il forno della Taranta. Dal nome si intuisce che questa panetteria in via S. Donato produce esclusivamente pane fresco tipico del Salento.


Il forno è sito in via S. Donato, quasi dirimpetto all'altro loro negozio, I sapori della Taranta, gastronomia, pasticceria, wine bar gestito da salentini con tutti i prodotti della terra di Puglia.
Entrando c'è un piccolo bancone con diversi tipi di pane e panini, e pezzi di pizza e focaccia (del tipo alto). Ho preso un mix di pane, in realtà non ce n'era tanto, ma sicuramente è diverso dal solito che si trova in giro.
Potrei azzardare più casalingo, più rotondo e pieno nel sapore. La rosetta inoltre aveva del fatto a mano. Il pane alle olive nere era un pagnottone denso denso con tantissima mollica. 
Quindi un forno a Bologna come da tradizione pugliese, chi è stato in Puglia lo sa, dove il pane è ancora fatto tutti i giorni, garanzia di freschezza.
Unici nei: i prezzi un po' cari e la pasticceria da forno è sita nell'altro negozio.

9 aprile 2010

Hotel Villa Quaranta - Ospedaletto di Pescantina (VR)

Dove: via Ospedaletto 57 - Ospedaletto di Pescantina (VR)
Cat: 4*
Pro: bella villa e camere (deluxe), ottimo ristorante, colazione abbondante e varia
Contro: in realtà è un complesso moderno troppo aperto agli esterni, Thermarium a pagamento (€ 25 a testa),  acqua delle piscine non sufficientemente riscaldata, zone centro benessere e corridoi di collegamento troppo freddi, camere riscaldate al minimo e bagno con termosifone non funzionante
Da fare: degustare i vini della Valpolicella, una passeggiata a Pescantina lungo l'Adige e la sua chiusa, un salto a Verona per l'Arena e lo shopping per le vie del centro
La Villa
I fotografi professionisti sanno fare il loro mestiere. Nei cataloghi Terme e Benessere dei tour operator e sul sito Internet l'hotel Villa Quaranta è rappresentato diversamente. Più esclusivo, più lussuoso, più intimo.  Invece è sopratutto un complesso moderno, dove la villa antica, posta da "faro" all'entrata quasi non la si frequenta, tranne per la cena a la càrte (in una sala riservata agli alloggiati, perchè il ristorante lavora per lo più con gli esterni) o se si alloggia in suite.
Tutto quanto è dietro, nella parte moderna: la maggiorparte delle camere, il centro benessere, la piscina esterna (aperta solo d'estate) e il suo bar, il parchetto con un laghetto artificiale nel quale si sollazzano una bella coppia di cigni innamorati. Qualcosa lo dovrete sempre raggiungere a piedi: o il ristorante se avete le camere nella parte moderna, o il centro benessere se avete la camera in villa (meglio la prima ipotesi!).
ASPETTO GENERALE, ESTERNI Si crede di giungere in una zona pacifica ed isolata della Valpolicella, invece il complesso è situato quasi direttamente sulla statale provinciale trafficatissima  a pochi km. da Verona, dal lago di Garda e dai parchi di divertimento. Niente panorami sui Monti Lessini, quindi.  
Una delle cose che ho trovato più fastidiose è l'apertura  del complesso agli esterni. Eccessiva. In sè per sè non creerebbe troppi problemi se non che probabilmente il posto va di moda e arriva tutta Verona e provincia. Quindi tra palestra, piscine, thermarium, parchetto, ristorante (che fa anche i ricevimenti) e centro congressi immaginatevi che viavai di gente ci può essere. E' pienotto anche in un feriale qualunque. Il parcheggio è sempre gremito, in special modo sabato e domenica. Ho visto fermarsi qui pure il pullman del Parma Calcio coi suoi giocatori, prima dell'incontro con il Chievo. Capisco che il rientro economico dall'ingente ristrutturazione è previsto e anche dovuto, ma il far entrare più gente possibile nel complesso significa perdere esclusività e avere la clientela dell'hotel meno soddisfatta. 
La hall è ampia e bella, con riviste e quotidiani a disposizione e bar. Accettazione all'arrivo veloce e professionale. Purtroppo però non hanno risolto il problema del riscaldamento in camera, di cui parlerò fra poco.
Il piccolo parco con il laghetto
La Reception
CAMERE: Ho soggiornato in una deluxe, scegliendo un pacchetto dal loro sito web che comprendeva anche una cena e l'entrata al centro benessere. Conviene adottare questa soluzione, è più conveniente. Le deluxe sono molto belle, nuovissime, curate e molto pulite. Ci sono accessori di pregio, come i sanitari firmati Pininfarina o Jacuzzi, le finestre a doppio vetro, i materassi più comodi della media. Le stanze sono silenziose e se non andrete in ponti o festività difficilmente sarete disturbati dai rumori. All'arrivo però mancavano grucce per abiti e c'era una ciabattina sola (fortunatamente prontamente risolto previa telefonata alla reception).
L'unico vero guaio è il riscaldamento. Nelle stanze troverete un sistema macchinoso, controllato dalla reception e per di più difettoso (all'entrata la camera era fredda e tarata ad una temperatura troppo bassa, il bagno aveva un termosfone a parete che è rimasto sempre spento per tutto il soggiorno e nonostante le mie ripetute lamentele il problema non è stato risolto).   
Camera Deluxe
Il bagno
CENTRO BENESSERE: Composto da un complesso di piscine in un unico ambiente molto grande (vasche con idromassaggi e getti e vasche da nuoto), free entry per i clienti dell'albergo. La temperatura sia ambientale che dell'acqua è però troppo bassa per potersi rilassare. Il Thermarium, ambientino composto da sauna, bagno turco, piscinetta con idromassaggio e cromoterapia, docce "emozionali"  (però ne funzionava solo una) e operatrice rompiscatole che pretendeva da tutti il silenzio (ma relax significa anche poter fare due chiacchiere) ha un costo di ingresso di ben € 25 a testa (sproporzionato rispetto alla maggioranza degli hotel con centro benessere e di solito gratuito per gli ospiti!).
Anche qui stesso problema, acqua e temperatura troppo bassa.  Inoltre le zone di collegamento erano prive di riscaldamento, quindi gelide!
Zona piscine
COLAZIONE: Meno male: sabato e domenica fino alle 11! Ottima, molto abbondante. A disposizione, svariate torte, tortine confezionate e squisite brioche (strepitoso il cornetto integrale al miele). Inoltre angolo bio e celiaci.
Buffet colazione
RISTORANTE: Ottimo, ne parlerò nella prossima recensione.
DINTORNI: Sei in una zona ricchissima di attrattive. Nel cuore della Valpolicella, terra di vini come il Soave, il Recioto, l'Amarone. Lo stesso complesso è di proprietà della fam. Tommasi, vinificatori locali, che organizzano in hotel mensilmente anche delle serate degustazione.
E' sbagliato trascurare la zona in favore di Verona o il lago. Un buon turismo è fatto nel vedere prioritariamente ciò che si ha accanto. Procuratevi una buona guida, altrimenti difficilmente riuscirete a scovare i tesori locali. Fate un giro a Pescantina innanzitutto, da vedere sono il lungo Adige e la cattedrale con il bel campanile che svetta anche da lontano. Poi non perdetevi la chiusa dell'Adige, pochi km oltre Ospedaletto, a Volargne, dove il fiume scorre in una gola - pur con la strada accanto - circondato da due profonde rupi altissime (il punto preciso è davanti al parcheggio del ristorante La Chiusa). Guardate con il nasò all'insù e a 360°, mozzafiato! Un'altra attrattiva pressocchè sconosciuta è la Villa del Bene, sempre a Volargne, visitabile solo su appuntamento al pomeriggio (chiamate il cellulare affisso sul portone della villa). 
La Cattedrale a Pescantina
Se state più giorni, fate un salto a Verona, per l'Arena (l'ala ora è in ristrutturazione), Piazza Bra con il Liston, le vie dello shopping, Piazza Erbe e il cortile di Giuletta. Tutte vicine. Una mezza giornata intensa.    
L'Arena fuori... e dentro


2 aprile 2010

Pizzas - Bologna

Dove: via de' Musei 2/4 - Bologna
Pro: colpo d'occhio gradevole
Contro: irraggiungibile con l'auto, servizio lento, cucina mediocre, prezzi alti, live "mix Capodanno" al giovedì sera
Lascia perdere: cotoletta alla milanese, pizza disco volante

A pochi passi da P.zza Maggiore, sotto il portico di via de' Musei, poco dopo la libreria Nanni (il parcheggio non esiste, la zona - tutta ztl - è raggiungibile solo coi mezzi pubblici a piedi o col motorino/bicicletta) ci sono 3/4 locali tra cui la Buca delle Campane, il Nu Lounge, il Pizzas.
Stretto fra altri due, appunto il Pizzas, ristorante pizzeria. Sito in un interrato, di conseguenza privo di illuminazione naturale, è raggiungibile scendendo una scala. Nasce come locale per fighetti (in un interrato?) e vorrebbe esserlo per arredamento, prezzi, atmosfera. In realtà...
AMBIENTE - Luci basse, decorazioni dorate alle pareti ne fanno un ambiente scenografico, solo quel tanto che basta da renderlo attraente al primo colpo d'occhio. Ma con uno sguardo più attento ci si accorgerà che non c'è lusso, che non ci sono accessori di pregio (sopra una credenza di legno sono appoggiati barattoli da 1 kg. di pomodori pelati Cirio - che se si intende avere l'effetto Campbell's, bisogna procurarsi i barattori veri della Campbell's! e  portafrutta con mele fresche appoggiate alle pareti!).
Ben visibile rimane la scala, brutta e ripida dal quale spira aria fredda che arriva direttamente ai tavoli (lasciano la porta aperta - cosa che trovo odiosa - sulla strada,  classica strategia per "invitare" più gente ad entrare, ma incoerente con il tentativo di essere un locale per pochi). 



SERVIZIO. A personale italiano (atto a prendere le ordinazioni) si alterna personale extracomunitario asiatico (atto a portare i piatti).
Il servizio è molto lento (in 8 persone l'attesa è stata di circa 1 ora).
I coltelli in dotazione non tagliano, rendendo ulteriormente stressante mangiarsi una pizza.
L'olio era finito (hanno lasciato sul tavolo una bottiglia precedentemente vuota).
Invece che acqua minerale in bottiglia (come vorrebbe la legge) viene servita (al costo di € 2) una bottiglia d'acqua di rubinetto (a parer loro rimineralizzata).
CUCINA. Qui son dolori.
Chi era accanto a me ha mangiato una cotoletta alla milanese dall'aspetto poco invitante. Un pezzo di carne enorme, unta, o meglio non asciugata, dal colore brunito, e per ciò presumibilmente cotta in un olio "esausto" (per intendersi...friggitoria cinese). Al modico prezzo...di € 25!
Io ho voluto provare una pizza: una disco volante (€ 9!) raccontatami come una pizza doppia, ma in realtà  un calzone steso. Un insieme così anonimo che me ne ha fatto lasciare sul piatto almeno 1/3.
Dolci. Poca varietà: a 6 euro un semifreddo al croccante (due fettine sottili con un ciuffetto di panna montata e due amarene), senza onore nè gloria, comunque discreto.
GENTE E MUSICA Se volete star tranquilli sconsiglio di andare il giovedì sera. Ci siamo trovati già a partire dalle 23 in una buriana di musica e gente alzatasi per ballare il solito mix Capodanno (A-E-I-O-U-Y et similari) francamente fuori luogo, con musica preregistrata e pessima acustica.
PREZZI Assolutamente eccessivi.  

In breve. Si mangia come in una trattoria di terza, si spende come un ristorante stellato, ci si diverte come in un circolo Arci Anziani a Capodanno.