9 febbraio 2010

Non solo Pizza (Asporto) - Bologna

Dove: via Massarenti 24/b - Bologna
Pro: aperto tutti i giorni fino a mezzanotte, consegna a domicilio gratuita, 1 lattina omaggio per pizza
Contro: locale minuscolo dove l'igiene lascia a desiderare
Da provare: calzone
Lascia perdere: pizza

Questa pizzeria d'asporto è un piccolissimo locale (ma come avrà fatto la Asl a dare l'autorizzazione?), un 'buco' dove due asiatici  tentano di fare le pizze. 
L'igiene lascia a desiderare. I prezzi sono da battaglia e la pizza è una vera e propria schifezza. Io ho preso una golosa (speck e rucola). Credo sia il 'siluro' (è chiamato così quel trancio di mozzarella fiordilatte che usano sulle pizze), che rende la pizza quasi immangiabile. Di sicuro non possiamo pretendere un'ottima pizza da chi per tradizione culinaria la pizza non la sa fare.
Se avessi preso solo pizza avrei bocciato in toto questo asporto. Invece ho voluto provare anche il calzone farcito...incredibile: era buonissimo! L'opposto della pizza. Cornicione soffice e gustoso, mozzarella ottima, buoni i carciofini, il cotto e i funghi.
E' ovvio, il mio consiglio è tassativo: qui prendete il calzone e non la pizza!
1 pizza farcita + 1 calzone farcito + 2 lattine di birra omaggio = 11 euro. 
Anche panini di pizza, piadine (?!), 4 insalatone, nessun dolce.
Top list calzone, black list pizza. 

6 febbraio 2010

Ex Forno c/o Mambo - Bologna

Dove: via don Minzoni 14/e - Bologna
Pro: due ampie sale anche con alcuni divanetti, ideale per un drink
Contro: parcheggio zero, aperitivo sopravvalutato, a disposizione ciotoline mini anzichè piattini
Lascia perdere: non ho visto nessuno cenare, e in effetti...non è proprio il luogo adatto

E' il bar del Mambo (Museo d'Arte Moderna di Bologna), in città (non giustamente) famoso per l'aperitivo. Giovedì sera, invito di lavoro. Arrivo verso le 20. Un pienone incredibile. Sono tutti lì per l'aperitivo. Mi aspettavo un gran buffet. E invece...e invece bar molto meno famosi hanno buffet nettamente più vasti (cito ad es. Naeara, Caffè Zamboni e quello più incredibile di tutti, persino con pizza al tagliere portata al tavolo, la pasticceria Impero di via Indipendenza).
Quindi buffet mediocre, chiuso dentro una teca, alla quale stanno appoggiate le schiene di numerose persone. Immaginatevi che scioltezza per prendere le non tante cose a disposizione. La cosa più incredibile però sono le mini-ciotole (quelle per vaschetta di gelato in plastica 4 gusti), anzichè i piattini. Già quei piattini sono un'indecenza, costrigendoti o a prendere due cose, o ad ammassare i cibi effetto minestrone. E nonostante ciò non ci sta nulla, perciò devi fare avanti e indietro più volte. Qui all'ex Forno hanno fatto di più, hanno ridotto ai minimi termini i contenitori, nei quali ci sta rigorosamente una cosa sola. Un paio di cucchiaiate di cuscus o pasta. Per cibarsi in questo modo bisogna essere davvero privi di autostima: ci hanno preso per gattini o cagnolini? Che ci alziamo venti volte per una cucchiaiata di cibo mediocre? O è che siamo così in bolletta che pretendiamo di cenare con cinque euro? Il dilagare della moda dell'aperitivo ci ha reso tutti un po' più deficienti.
Verso le 22 l'ex Forno si svuota. Non ho visto nessuno cenare. Non è il luogo adatto. Sono tutti lì per l'aperitivo. Anche se sui tavolini una carta c'è, con qualche pietanza. Qualcuno rimane, per un drink. Infatti è adattissimo per un dopocena.
L'ambiente non è male, una prima sala con un lungo bancone con lampadari tipo abat-jour diviso da un corridoio che dà sull'entrata e che divide dalla seconda sala, quella che s'intravede nella foto.

In sintesi: qui si beve, è un bar.