28 ottobre 2008

La bottega del babà - Barletta (BT)

In centro a Barletta, precisamente in via Nazareth 52, c'è questa pasticceria un po' sui generis, in quanto è più un asporto di dolci che una pasticceria, con enormi babà (che a me personalmente non piacciono) e altre grandi e sfiziose leccornie dolci.
In agosto era aperta anche a mezzanotte, non so in inverno. E' gestita da napoletani. Ho assaggiato un profiterol con panna (2 €), e 1 rotella con ricotta e Nutella. Discreti, abbondanti, una botta di calorie; un po' troppo pesanti però. Oltre ai babà hanno tutti i dolci tipici napoletani come sfogliatelle, e tanto altro in abbondanti porzioni. Fanno anche il biscotto dello studente.
Non resterete stupiti per la bontà, ma un posto curioso, da provare.

22 ottobre 2008

Caffè con vista - Barletta (BT)

Ciò che si intravede nella foto è proprio il Duomo di Barletta (Basilica di S. Maria Maggiore, questo il suo nome corretto): quale nome più consono si poteva trovare a questo caffè!
E' un assolato pomeriggio agostano e vige il rito della siesta, tutto è come morto. Anche il Caffè con vista, che dopocena diventa così pieno da essere il locale più frequentato della cittadina... guardate com'è alle 14...desolatamente deserto.
Avevo fame, ero appena tornata dalla faticosa visita a Canne della Battaglia (se siete in zona fateci un salto, è abbastanza interessante, sopratutto l'Antiquarium) e tra l'altro dalla collina degli scavi si vede un paesaggio strepitoso delle Murge.

Insomma volevo mangiare un tramezzino o mi sarei accontentata di un tè freddo e brioche, insomma qualcosa da addentare. Sebbene in pieno centro, questa è una della poche caffetterie che fa il caffè e non la brioche. Sigh. Nulla di fresco da mangiare!
All'interno il caffè con vista è un piccolo barettino, bruttino, "vivendo" quasi esclusivamente con i tavolini esterni.
Nel banco che avrebbe potuto contenere panini, paste, ecc. c'era invece solo qualche tortina confezionata (!). Così non se n'è fatto nulla e me ne sono dovuta andare.
Digiuna no, proprio non ce la facevo. Nell'ora della siesta l'unico rimedio era trovare un supermercato aperto con orario continuato...mi sono rifornita lì...
In definitiva questo è un bel posto all'aperto, abbastanza scenografico, alla moda, dove si beve solamente. Strapieno nelle sere estive.

20 ottobre 2008

Colorado Cafè - Bisceglie (BT)

Dirimpetto al teatro Garibaldi a Bisceglie c'è il Colorado Cafè.
Si chiama Cafè, ma in realtà è un barazzo. Di quei bar-drogheria (io li chiamo così), forse un ex negozietto dove oltre al bancone in alluminio del bar, trovi il frigo gelati, gli scaffali con snack secchi, bibite e caramelle, dove si sorseggia il caffè rigorosamente in piedi, stretti. Mancava il flipper ed avevamo fatto l'ein plein.
Io qui non ho consumato nulla; ma allora - vi chiederete - perché lo citi?
Perché questo è l'unico Internet Point di tutta Bisceglie. Aperto. E può essere utile saperlo nel caso vi rechiate là.
Avendo io in quei giorni d'agosto urgentemente bisogno di Internet e nonostante soggiornassi nel miglior albergo della cittadina, il Nicotel Bisceglie, il quale ne era sprovvisto (e se ne era sprovvisto lui, figuriamoci gli altri alberghi...) ho dovuto arrabattarmi a trovare un diavolo di collegamento Internet. E l'ho trovato solamente al Colorado Cafè.
Internet point è una parola grossa...in realtà la situazione era questa: un tavolaccio nel magazzino sul retro con un pc con connessione Adsl, ma schermo rigorosamente ancora tfr, accanto alla toilette, fra scope e mocio Vileda con il viavai delle bariste che prendevano scatole. Disturbo continuo e situazione a dir poco disagevole. Ho resistito giusto il tempo che mi serviva.
Il costo? € 1 l'ora, previa presentazione di un documento.
Questa è la triste situazione della diffusione di Internet nel sud Italia, assente negli alberghi, introvabile in città. Sappiatelo e premunitevi di conseguenza.

Pasticceria Desirè - Bisceglie (BT)

Nel centro di Bisceglie, sulla piazza principale, c'è questa pasticceria (anche gelateria) dove ho assaggiato il sospiretto. E' il sospiro in forma mignon, specialità tipica di Bisceglie. Qui il sospiro tradizionale, quello grande, non ce l'hanno, chissà perché. Per assaggiare quest'ultimo consiglio sulla stessa piazza l'ottimo Caffè Cova.
Il sospiretto qui (anche nella versione rosa e gialla) costa € 0,50, è fresco, ma si mangia in un sol boccone. Fanno anche gelati. Fuori hanno qualche tavolino in plastica per sedersi.

Pasticceria San Pietro - Bisceglie (BT)

Pasticceria piuttosto grande in Via G. di Vittorio, 84, periferia di Bisceglie. Sono forti sopratutto sulle torte semifreddo (d'estate), con una vetrinetta molto fornita. Banco di pasticceria poco fornito. Alcuni pasticcini, alla sera paste praticamente inesistenti. Fanno anche i sospiri.
Quello che ho preso io, in foto, era abbastanza buono.


19 ottobre 2008

Caffè Cova - Bisceglie (BT)

A questa pasticceria devo dare un buon giudizio.
Ho mangiato in molti locali sia del barese che del tarantino e non riesco mai a smentirmi: nel barese si mangia bene e a buon prezzo (dal ristorante allo street food); nel tarantino si mangia male e a caro prezzo (dal ristorante allo street food).
Al Caffè Cova, così frequentato, la freschezza e la bontà delle paste non fa difetto. Consiglio il sospiro gigante (anche rosa e giallo) fresco e morbido; i savoiardi casalinghi con Nutella e i croccantini di mandorle ricoperti di cioccolato fondente.
Dato che qui i gelati sono più gettonati delle paste ho voluto prenderne uno, ma non perché fosse eccezionale, anzi. Ho trovato la pasticceria molto migliore, ma perché (col tempo e con il girare l'ho capito) in Puglia le gelaterie sono poche (ad es. rispetto a Bologna dove ce n'è una ad ogni angolo) quindi la domanda si concentra perché l'offerta è scarsa.
I gelati sono dei bei coni grandi, con scelta di intingere il cono nella granella di mandorle. Ciò rende gustoso un gelato un po' anonimo, acquoso, ma leggero.
Il caffè cova non ha tavolini all'aperto per sedersi, ma pochi metri più in là si può sostare sulle panchine della bella piazza Vittorio Emanuele. Siediti qui, all'ombra, ad assaggiare un gelato verso le 14/15 di un pomeriggio d'estate, quando in Puglia vige l'ora della siesta e la piazza sarà deserta e mai ti potrai godere Bisceglie come in quei momenti.

Cremeria Vienna - Taranto

Questa è la più nota e frequentata gelateria di Taranto, vista la posizione (sulla pedonalizzata d'Aquino) e visto quanto è frequentata. Di fatto è la migliore gelateria che c'è in città; la gelateria a fianco (ci ho mangiato un gelato anche lì) è imparagonabile, gelati pessimi.
La Cremeria Vienna è un franchising e ha anche altre sedi, in Italia sopratutto in Puglia e all'estero sopratutto in Grecia.
Da provare le coppe speciali, 3 gusti € 1,50 con in regalo la coppettina in plastica trasparente, che a casa può essere sempre utile.
Ho assaggiato i due gusti storici: il Vienna e il nocciola, discreti e il profiterol nero sicuramente il più meritorio, ottimo e cremoso senza essere pesante.
Espone tavolini all'aperto sempre pieni, d'estate chiude alle 00.30.

Caffè Italiano - Taranto

Anche se non vuoi a Taranto capiti sempre lì, in via D'Acquino. Del resto se vuoi un po' rifarti l'occhio dal degrado della città non c'è molto altro, oltre il lungomare. Al numero 86/e c'è l'altra grande pasticceria gelateria aperta anche alla sera e coi tavolini all'aperto, molto frequentata (dopo la chiusura della Cremeria Vienna) rimane solo quella per sbocconcellare qualcosa di dolce.
Ho provato la pasticceria qui. Ho acquistato 4/5 paste, pagando anche molto. In una sola parola: orribili. Dire pessime è dire poco. Unte bisunte, ma contemporaneamente insapori, burrose al limite dello stomachevole. Poche volte ho mangiato paste così cattive. A onor del vero, per equità, ci sono un paio di pasticcerie che fanno paste così anche a Bologna...
I prezzi? Un sospiro glassato (€ 1,50); a Bologna una pasta costa mediamente € 0,90, ma è una pasta; al Caffè Italiano un pasticcino (in Puglia chiamato mignon e che noi vendiamo ad etti) € 0,60!
Non so come si beve il caffè, ma la pasticceria è davvero sconsigliata e il salato, sullo stesso bancone, aveva un aspetto davvero poco invitante (tranci di pizza vecchi e secchi).

16 ottobre 2008

Bobby's pub - Bologna

Saranno stati almeno 10 anni che non mettevo più piede al Bobby's pub, in via Murri, di fianco allo Sterlino. Ritornandoci venerdì scorso mi sono rifatta un'idea.
Il Bobby's pub è uno dei pub più longevi di Bologna e non è mai cambiato, arredamento ed insegna compresi, tranne la gestione, che da quanto ne so si è avvicendata nel 2006.
Assieme all'Amadeus (dove ho mangiato male però), è un punto di riferimento della zona. Sempre piuttosto frequentato senza essere mai pieno, tranquillo, capiente. Ha due verande, la prima piccola, un telone in plastica sulla via Murri, piuttosto bruttina, la seconda è bella, in legno coi tavoloni, sulla laterale per lo Sterlino. A parte l'aria un po' viziata a fine serata (abbiamo dovuto aprire un finestrone) devo dire che si sta bene, si chiacchiera senza disturbi eccessivi.
Andandoci verso l'1 e mezza come ho fatto io, si trova anche parcheggio lì davanti (attenzione a non fare la preferenziale sulla Murri verso porta! La telecamera è accesa 24 ore su 24!).
Ha una notevole carta di bevande, molti cocktail pre e post dinner, sopratutto alcolici. Anche birre. Gli analcolici sono pochi, così come tè o cioccolate in tazza, inesistenti (non è una caffetteria ok , anche se ci sono altri pub, come l'Auld Dubliner che hanno una carta di cioccolateria e tè strepitosa, che nemmeno le migliori caffetterie hanno...). Da mangiare ho visto poca roba, qualcosa di stuzzicheria, mi sembra più predisposto per bere che per mangiare, visto la preponderanza assoluta sul menù delle bevande.
Causa auto (io non bevo quando devo guidare) ho dovuto prendere una Fanta Lemon alla spina. I prezzi sono onesti, un grande bicchiere con ghiaccio di Fanta (o Coca) € 2,70. Possibilità di scegliere anche formati più grandi (alla spina) non aumentando di molto il prezzo.
In definitiva un buon pub tradizionale con vasta scelta di drink, ottimo per parlare in un'atmosfera informale. Età mista.

14 ottobre 2008

Sala Paradiso - San Lazzaro di Savena (BO)

...ciò che faccio per le amiche, mai lo farei per un uomo...
Premetto che i balli e la musica latino-americani non mi piacciono affatto. E non li so ballare. Una mia amica invece ne è appassionata. Così venerdì scorso mi ha invitata a raggiungerla alla Sala Paradiso. L'avevo già sentita nominare. Oddio - penso - è una balera. Ed effettivamente...è così!
La sala Paradiso si trova a San Lazzaro, via Bellaria 7, confina con il circolo Arci anziani. Ed infatti questa sala (perché effettivamente proprio di sala parliamo, grande, con un bar point e un'altra piccola salettina adiacente) è stata adibita ad uso e consumo degli anziani (liscio il sabato sera e la domenica).
E il venerdì? Il venerdì sera è esclusivamente latino-americano. Vengono un po' da tutta la regione per ballare questa musica. Adepti e dilettanti, di tutte le età dai 25 ai 60 (no giovanissimi e anziani). La sala quindi si riempie, abbastanza fittamente sin dalle 22. Nonostante ci sia un grande parcheggio doppio, tra il centro anziani e la sala paradiso trovare parcheggio verso le 23 è allucinante. Salvo poi cominciare a svuotarsi già verso l'1.
La sala Paradiso ha un grande spazio solo per ballare, e molti tavoli in cui ci si può sedere liberamente.
Peccato non faccia mai commerciale, ci si divertirebbe.
Il costo d'entrata è € 5 senza consumazione e senza l'obbligo di fare la tessera Arci.

12 ottobre 2008

Esclamo Cafè - Crespellano (BO)

Aggiornamento autunno 2010
Il locale è stato chiuso.

Ieri sera sono andata a ballare con un'amica in questo locale un po' fuori mano. Se devo dargli un giudizio netto non riesco, ha lati positivi e lati negativi. E quelli negativi non sono voluti, derivano dall'arredamento un po' "buttato lì" e dalla mancanza di pubblico sufficiente a dare vivacità al locale. Questa mancanza di pubblico secondo me è dovuta a due fattori: la collocazione del locale, in una zona di capannoni commerciali fuori Bologna e dal fatto che se non ceni, devi pagare per entrare (€ 8 con consumazione obbligatoria). Sicuramente se fosse free entry, almeno per le donne, si riempirebbe molto di più.
Non è un brutto posto, assolutamente, ma con spazi vuoti, che non danno l'idea del compiuto.
E' a Crespellano, un po' come il Let's go Pepper fa formula cena + ingresso e post cena parte la discoteca ad € 25. Ma certo il let's go pepper è molto più carino, più grande, meglio strutturato.
Una cosa che ho trovato scorretta è che mentre sul loro sito oltre alla cena viene menzionata la possibilità di cenare al pub (leggi elenco piadine, ecc.), questo non è assolutamente vero. La stuzzicheria non è prevista. O ceni o entri dopo le 22.30 con consumazione obbligatoria ad € 8.
Il locale non è tanto grande, considera che è una "sala mostra" di un capannone, quindi totalmente rettangolare: all'entrata uno spazio non arredato che come dicevo da senso di svuotamento, poi i tavoli, non tanti, una ventina, sopratutto tavoloni, alcuni divani (uno carino a forma di labbra), la consolle messa di fronte ai tavoli, una pista che non c'è, ma è ricavata nello spazio tra i tavoli e la consolle. Il bar in fondo, che accumula gente, ma doveva essere il contrario. Doveva essere messo all'entrata, così da dare un tocco di presenza. Il bar è carino, ma di fianco c'è un enorme altro spazio vuoto con un frigo bar (!) accanto ai bagni e ad un guardaroba (che doveva essere posizionato all'entrata!). Alcune tende bordeaux trasparenti sono messi a mò di drappeggio sul soffitto e a chiudere le grandi vetrate, per separarle dall'esterno non proprio piacevole.
La musica? Nota positivissima! Quella è molto bella. Commerciale e vecchi successi. Il sabato, consigliatissimo per ballare. Dj Ivo Morini, che è al venerdì e domenica anche al Fresco.
Personalmente lo consiglio per ballare, al sabato. Solo per ballare, vista la poca gente che c'è.
Un locale non del tutto riuscito, che con piccolo accorgimenti secondo me ne guadagnerebbe in pubblico ed estetica.

8 ottobre 2008

Pizzeria Aragonese - Taranto

Come ho già detto in altri post, a Taranto aperti di sera ci sono pochi locali e tutti in due o tre strade, la pedonalizzata via d'Aquino e Corso dei due mari, appena oltrepassato il ponte girevole.
Questa è una pizzeria molto frequentata, una delle pochissime, se non l'unica ad essere aperta fino all'1 di notte.
L'interno è gradevole, tipico da pizzeria, sui toni caldi del legno, giallo e rosso. Muri a stucco arancione, applique alle pareti e tendine da trattoria.

Il servizio è veloce, le pizze arrivano immediatamente, anche se il coperto lascia un po' a desiderare. Sul menù ci sono alcune pizze originali, decido così di prendere la Pizza Aragonese, attirata dalla dicitura pizza a barchetta. Mi chiedo cosa potrebbe essere, credendo fosse una pizza a forma di barchetta, aperta quindi, ma con gli angoli sollevati...nel dubbio la ordino: beh...è soltanto un calzone! Ma che barchetta! Le barche non sono richiuse! Ancora oggi non ho capito se al sud si chiama a barchetta il calzone, o se era un modo un po' troppo fantasioso per invogliarti a chiedere un calzone spacciandolo per qualcosa di nuovo.

In ogni caso il calzone non era male, nulla di trascendentale, diciamolo, ma discreto.
Ciò che invece era quasi immangiabile era la Pizza stracciatella (con al posto della mozzarella, la stracciatella di latte). Ce ne avevano messa una valanga, con tutto il suo latte! Un pastroccio.
Il totale per due pizze, 1 litro d'acqua, 1 coca e due coperti (2 euro l'uno nonostante fossero inesistenti) € 23.
Il consiglio: se avete voglia di due pizze e non c'è altro aperto.

7 ottobre 2008

Hawana pub - Bologna

Chissà da quanti anni c'è questo pub in via B. Marcello, angolo via Carissimi. E' sempre uguale: ci andai qualche anno fa a bere qualcosa come dopocena e non mi entusiasmò, ma nemmeno mi esaltò; ci sono ritornata venerdì scorso per un aperitivo con un'amica e sono rimasta piuttosto delusa.
Ma non per l'arredamento: quello non è male, il locale è piccolo, tutto in legno, con una piccola alzatina (tre scalini) dove si sono 4 tavoli. Il menù, fatto a forma di carte da gioco, offre sopratutto da bere e degli stuzzichini tipici di un pub, ma non tantissimo da mangiare.
Tutti si attrezzano per l'aperitivo, questo pub (rigorosamente) no. Non è il fatto di scordarsi di tartine e pizzette o insalata di riso; è che non ci si può scordare anche delle cose più classiche e al contempo banali come arachidi, patatine, olive, salatini. E allora cosa danno? ahia...a noi ci hanno portato un contenitore in pet riciclato da una confezione di biscotti o qualcos'altro (!) in cui avevano messo un po' di salsa piccante confezionata e qualche chips di mais. Abbinato ad un Bellini...(ordinato prima ovviamente), mmm....una combinazione...ma le libagioni non è che fossero migliori! Io ho ordinato un Bellini (spumante + succo di pesca) che ho lasciato lì da quanto era mediocre: provate a sorseggiare un bellini fatto con vino bianco secco scadente e poi ditemi. Come se non bastasse abbinato a salsa piccante e chips di mais. A me ha chiuso lo stomaco anziché aprirlo.
Alla mia amica non è andata meglio, aveva ordinato un cocktail analcolico, mi ha detto che sembrava una caramella tanto era zuccherato.
Insomma andare all'Hawana pub e ordinare l'aperitivo o un cocktail, dopo la nostra esperienza, è a vostro rischio e pericolo. Bevete una birra confezionata o una Coca cola, forse è meglio.

3 ottobre 2008

Sagra della girandola - Manduria (TA)

22 agosto 2008


Questa è sicuramente la prima sagra in cui ho pagato per entrare! Ben 3 euro a testa! Ma non è che in seguito gli assaggi sono gratuiti...no no... si pagano anch'essi! E non poco.
Siamo a Manduria, a metà strada tra Taranto e Lecce, lontano dal mare, nella Puglia di terra.
Perché si chiama sagra della girandola? Boh!
Organizzata da privati nel parco archeologico della cittadina, è una "sagra" per modo di dire: tre postazioni servono l'una carne alla brace (salsiccia + capocollo di martina franca), un'altra una frittura di pesce, l'ultima cicchetti di Primitivo di Manduria (il forte rosso di cui Manduria è capoluogo del distretto vinicolo omonimo). Prezzo fisso € 6 a piattino. Il tutto contornato da giocolieri vari, per me di nessun interesse, in quanto ero andata solo per mangiare. Questi artisti di strada erano stati assoldati per dare una pseudo giustificazione al costo del biglietto d'entrata, ma erano ben poco godibili, invisibili dai capannelli di gente davanti.


Il primitivo, adatto agli arrosti e alla selvaggina, non c'azzeccava molto con la frittura di pesce, così ho preferito assaggiare la carne. La porzione era scarsina, come si può vedere.

Una sagra triste, organizzata a scopo di lucro, con questi fari e alcuni artisti di strada sparpagliati in questo campo. L'atmosfera dei "clown" di Fellini: quella malinconia sulle facce truccate dei pagliacci.
Mangi e te ne vai, altro non c'è. Nota positiva: si mangiava abbastanza bene.
Sono stata una delle prime ad uscire, mentre una lunga fila di persone ancora doveva entrare. Una signora mi si rivolge chiedendomi perplessa: "Bisogna pagare, ma ne vale la pena?" Schiettamente, come da mio solito, le dico no. E lei se ne va.

2 ottobre 2008

Hotel ristorante Nicotel Bisceglie - Bisceglie (BT)

Questo è il miglior albergo di Bisceglie. Di fatto è così perché non c'è molto altro che la cittadina offra a livello alberghiero. Imperdibile la vista sul mare dalle Junior suite e i secondi del ristorante. Perdibile il garage-alveare, la distanza dal mare, le stesse junior suite tutte comunicanti (devi essere molto fortunato che non ci sia nessuno nella camera attigua altrimenti dimentica di essere "solo"...), il personale della reception.
Il ristorante è un'ottima ciambella senza il buco. E' possibile che dalla cucina arrivino primi mediocri e secondi strepitosi? Sì è possibile...
Ho cenato qui diverse volte nel mio soggiorno estivo in Puglia e non è stata una coincidenza. Tanto sono dozzinali i primi, quanto squisiti i secondi, carne o pesce non importa. Quindi se ci andate il mio consiglio è di perdere i primi e concentrarsi decisamente sui secondi: i quali sono assolutamente di alto livello. E con alto livello intendo la qualità della materia prima e la preparazione. Il cuoco dev'essere davvero forte sui secondi e poco specializzato sui primi. I primi di pasta sono poco saporiti, il sugo non ben amalgamato, quelli con sugo di verdure invece meritano di più grazie ai gustosi ortaggi. Il pesce è sempre fresco, ben preparato, ben servito. Questo te lo aspetti in una cittadina marittima, ciò che colpisce viceversa sono le carni. Grandi porzioni, di cottura perfetta, di ottimo gusto. Annovero le carni e il pesce che ho assaggiato qui tra la rosa dei migliori. Il menù non è troppo variato, ma consigliatissimi rimangono l'orata (esemplari enormi) e la tagliata di manzo (cotta a puntino, succulenta, abbondantissima).
Tutto questo anche in mezza pensione. Il prezzo agli esterni è medio coi primi che si aggirano dai 6 agli 8 euro e i secondi dagli 8 ai 10 euro circa. Dimenticavo i dolci: discreti.