19 febbraio 2008

Zenzero Wine Bar - Bologna

Baretto in via S. Isaia 40, circa a metà. Parcheggio impossibile, se sei fortunato trovi in Piazza Malpighi, me devi essere proprio molto fortunato...
Andai di feriale e il locale era deserto, c'erano i due gestori e io e un amico. Forse perché aveva aperto da poco, non ne ho idea. Il locale è piccolo, è un bar rivisitato carinamente in stile enoteca, ma rimane pur sempre un bar: bancone sulla destra e alcuni tavolini di legno scuro sulla sinistra. Poi un'altra saletta, ma quando andai io era semichiusa, vuota. Colori caldi, color crema alle pareti e arredi sui toni del rosso scuro.
Dal nome si proporrebbe essenzialmente come enoteca, ma la carta dei vini non era abbondante. Mi ricordo ordinai un vino dolce da una lavagnetta che menzionava i vini e i piatti del giorno. Dal menù c'era anche da mangiare: insalate, taglieri e formaggi. Ideale quindi se si vuol stuzzicare qualcosa con un bicchiere di vino.
Nel complesso un ambiente carino, tranquillo, ma non da intorto. Il problema rimane il parcheggio.

18 febbraio 2008

Corto Maltese - Bologna

Dove: via Borgo di San Pietro 9 - Bologna
Pro: free entry, ambiente easy, happy hour
Contro: frequentato per lo più da studenti, può diventare molto affollato, poco spazio a sedere, no parcheggio
Dopo il Byblos sabato scorso facciamo un salto al Corto Maltese, dove il personaggio del fumetto svetta nella rotonda insegna sulla porta d'ingresso. E' un localetto in zona universitaria. E' sempre piuttosto frequentato e la clientela è molto giovane, sopratutto il sabato. Inizia a riempirsi verso le 22.30. Può diventare troppo affollato però.
Dopo una piccola saletta si arriva nell'ambiente clou, bancone e sgabelli con tavolini alti rotondi neri appoggiati al muro dall'altro lato. Luci molto scure, sul blu, che creano anche un'atmosfera intrigante se arrivi per tempo e ti riesci a sedere. In fondo c'è ancora un altro piccolo ambiente, tipico da pub, stavolta illuminato e con uno o due divanetti. L'entrata è libera e non c'è obbligo di consumazione. Puoi quindi infilarti ed entrare tranquillamente, sederti, parlare senza spendere nulla stando lì quanto vuoi e ascoltare musica. Ballare no perché non c'è posto ed è sempre troppo affollato. Devo dire che apprezzo questo open bar per la sua semplicità, è un posto davvero easy.

Byblos Two - Bologna

Aggiornamento ottobre 2010: il locale ha cambiato gestione. Ora si chiama Bovida. 
Dove: via Marsala 17-19 - Bologna
Pro: ambiente carino, cocktails discreti
Contro: Aperitivo mediocre e caro, no buffet, no parcheggio (zona universitaria)
Ex Byblos, in quel di via Marsala, ha aggiunto il suffisso two, dato che è diviso in due sale, pur sempre nello stesso ambiente ma separate da un gradino, sala ristorante e sala "tutto il resto" e quindi entri rispettivamente al 17 per il ristorante e al 19 in generale.
Una volta era più rustico il tutto, mi ricordo mangiai una pizza assordata dalla musica proveniente dalla consolle nel disco pub attiguo. Ora niente dj, solo musica in sottofondo, ambiente ingentilito, più elegante, sui toni del color crema e i tavoli marroni. Hanno deciso di separare nettamente chi decide di cenare (pizza, ovviamente non forno a legna o ristorante) da chi si ferma solo per un aperitivo o drink. E' uno di quei locali multifunzionali acchiappatutti, sempre aperto che ti serve tutto: colazione, merenda con tè, aperitivo, ristorante e pizzeria, cocktail. Onestamente un po' troppo per i miei gusti, ho sempre ritenuto che chi vuol fare tutto poi lo faccia mediocre. E infatti, sabato scorso, decido, fra tutte le varie "opzioni" che questo locale offre, di testarlo per l'aperitivo. Nessuna smentita dalla mia speranza...
Il locale verso le 20, quando sono entrata, era già strapieno (effettivamente i tavoli poi non sono tantissimi) nella sala "di tutto un po'", mentre era semivuoto nella sala ristorante; ma fedeli alla netta separazione i camerieri ci fanno attendere in piedi un buon quarto d'ora fino a che si libera un tavolo. Ci sediamo, ordino un Americano. Discreto. Non c'è il buffet, portano loro al tavolo due piatti standard, uguali per tutti che consistono rispettivamente in un piattino di penne panna prosciutto e piselli scotte, fredde ed insipide e un piatto con tre trancetti di pizza (l'unica decente), qualche bruschettina mignon, delle crescentine durissime,due piccoli tramezzini e un preparato alla carne che non oso toccare e poco altro, purtroppo freddo. Due aperitivi e mezzo d'acqua il totale di 15 euro.

11 febbraio 2008

La Capannina - Bologna

Un venerdì dello scorso gennaio sono stata di nuovo alla Capannina. Storica discoteca in via san Vittore angolo via di Barbiano, sui colli. E mai come quel venerdì ho trovato una bolgia da rimanerne incredula. La Capannina è tornata a rifiorire alla grande. C'era perlomeno il triplo di persone che umanamente la discoteca ne dovrebbe contenere. Una roba simile me la ricordo solo un martedì di tre anni fa al Matis. Sai cosa vuol dire non potersi muovere, camminare, sedersi, ballare? Una roba allucinante. Sarà che la gente che ha cenato (ora fa anche dinner la Capannina) è già dentro, ma non è giustificabile solo per quello.
La discoteca è sempre quella, piccolina, elegante, pista quadrata. Grandi vetrate la delimitano, toni del bianco e nero nelle sedute. Grandezza circa come il Lobby.
Hanno aggiunto però un'altra ala, ricavata dal giardino esterno, d'inverno coperta a cui si accede uscendo dalla sala principale, dove fanno musica commerciale e a seguire house. Il tendone esterno è molto più alla mano, la musica è quella degli anni '70-'80-'90. C'è un altro bancone bar, e una pista ad anello, anche qui poco sfruttabile se c'è il pienone. Una grande pecca è il non potersi sedere da nessuna parte. I tavoli e i relativi divanetti sono completamente venduti e questa non mi sembra una soluzione molto democratica, dato che chi entra pagando il biglietto avrebbe comunque diritto di poter accedere, se libero, a qualche posto a sedere. Quindi se non paghi il tavolo sai già che starai in piedi tutta la sera, sono tutti prenotati.
Ovviamente vista la bolgia io ho trovato parcheggio a non meno di un km. Arrivando verso mezzanotte e mezza. Altrimenti devi presentarti alle 23 e aspettare che aprano.
C'è omaggio donna, ridotto uomo se contatti il pr giusto. Dopo le 2 la vendita degli alcolici è vietata.

10 febbraio 2008

Cafè Mamolo - Bologna

Venerdì sera dopo la pizza scadente ci stava ancora di continuare a parlare.
Si va al caffè Mamolo, via San Mamolo 23. Pochi metri più avanti del Moretto, lo riconosci perché il Moretto ha una sola vetrina, il Caffè Mamolo ne ha due ed è talmente frequentato il venerdì sera che c'è sempre molta gente fuori. Devo ammettere però che prima ho fatto un salto al Mambo Caffè che di gente fuori a fumare e altro ce n'era ancora di più oltre ad essere murato dentro. E' un po' la moda del momento il Mambo.
Tra l'altro non capisco cosa offra il Cafè Mamolo, l'ambiente è gradevole esteticamente, sì, ma come tanti altri cocktail bar. Pareti affrescate sui toni caldi dell'arancio, una unica sala, un bancone scarno.
Lo posso classificare senza indugio nei meeting point in quanto non è un pub. Non si mangia. Si beve solo. Carta vini, carta cocktail. Almeno i cocktail fossero buoni. No, il mio, nella lista dei soft drinks, il Shirley Temple (ginger ale e sciroppo di granatina) aveva un che di dolciastro stomachevole. Io non credo che chi ha inventato questo famoso analcolico lo abbia reso così poco appetibile. Quindi se uno più uno fa due, è stato dosato male, con troppo sciroppo di granatina. Chi era con me si è lamentato assai del suo Mojito, definito poco più che una limonata. Questo però denota la sprovvedutezza del soggetto, un mojito forte e buono lo devi assolutamente consumare in un pub cubano, tipo la Rumba, che fa cocktail cubani eccezionali.
Non ho idea se i baristi fossero improvvisati, sembra quasi che tutto il posto sia improvvisato. Comunque funziona, data quanta gente ci va. Forse solo perché ci vanno tutti.

La Rotonda - Bologna

Ieri sera, freddo cane. Una delle notti più fredde dell'anno. Dovevo andare al Capitol Town, è chiuso attenzione, non c'è nemmeno più l'insegna. Optiamo per una pizza in questo ristorante pizzeria sulla piazza dei Martiri (da qui il nome la Rotonda). Ex Bully; di quella pizzeria è rimasto l'aspetto esterno non particolarmente invitante. Insegne gialle, ambiente interno molto normale, tipico da pizzeria. Ancora predomina il colore giallo alle pareti, con forti luci. No, non è intimo il tutto. La sala è unica. Siamo là verso le 22.30 e stranamente è semivuota. Non so se è un fatto casuale, ma si inizia a riempire oltre le 23. A mezzanotte e mezza, non c'è un tavolo disponibile! Il servizio è velocissimo, ordino una pizza saracena (pomodorini, mozzarella, basilico). La pizza è grande, peccato...che è piuttosto scadente a mio avviso. Innanzitutto non sa di pizza, sembra più fatta con la pasta da pane che con la pasta da pizza...pochi si accorgono della sottile differenza...io sì e questa cosa è già la seconda volta che mi capita...Poi la mozzarella, è troppa e di scarsa qualità. Dopo i due primi spicchi essa è già diventata fredda rendendola un taccone duro . La lascio lì a tre quarti dato che è divenuta immangiabile.
Prezzi nella media.

7 febbraio 2008

Rock Circus Music Hall - Bologna

Aggiornamento 2009: il locale non esiste più.

Doveva essere la novità nel campo delle discoteche-discodinner della stagione invernale bolognese 2007/2008. Invece mi sa che sia stato un grande flop.
Fu un immenso flop quando andai io, poco prima di Natale. Venerdì sera, serata promettente.
E' sicuramente una novità dal punto di vista estetico. Un grande tendone da circo a righe bianche e rosse, che campeggia al Parco Nord. Lo vedi anche dall'autostrada, dalla tangenziale.
Vai sulla via Stalingrado, poi un comodo cartello ti dice volta qui ed entri dentro un grande parcheggio. Certo, da questo punto di vista è comodo.
Mi trovo abbastanza presto, verso le 21. Quella sera davano pure uno spettacolo. Internamente è diviso in tre zone. La prima, appena entri, cassa, guardaroba e una piattaforma rialzata con tavolini, per bere. Se rimani qui non paghi. A patto di accontentarti di una piazza d'armi semidesolata e buia. Qui la gente ci passa per entrare allo spazio circo vero e proprio e/o alla zona discoteca, alla destra, dopo un corridoio. Si paga 10 euro senza consumazione (eh sì qui c'è ancora il vecchio biglietto d'ingresso senza orpelli), ma se entri entro (scusate il gioco di parole) le 21 paghi 5. Hai così diritto ad accedere ad una zona con uno spazio centrale dove c'è un palco per spettacoli (quello di quella sera fu davvero di basso livello, due spogliarelliste improvvisate che acchiappavano gli affamati...), gradinate dove ti siedi ad assistere a questi spettacoli o a bere e sopra di essi delle balconate adibite a dinner. Mi parevano molto improbabili però, se si conta che davvero ti sembra di essere dentro lo spazio di un circo, tu faresti una serata di classe con i tavoli e i piatti in un circo? Ci sono anche due banconi bar.
Da lì o tornando nella zona di entrata puoi accedere al tendone discoteca. Beh, non posso nemmeno dire come sarebbe stata, dato che non è partita per insufficienza numerica. Spazio ce ne sarebbe stato, tanto anche, poco comunque per sedersi tranne due divanetti. Niente musica. Troppo vuoto. Troppa poca gente.
Un'altra cosa importante da dire è che tutte le zone non sono riscaldate, il giaccone non te la togli nemmeno. Freddo polare.
A mezzanotte non c'era praticamente più nessuno. Un triste esordio per questo Rock Circus.

Il Drago Verde (Asporto) - Bologna

Ieri sera ho preso una pizza d'asporto in questa piccola nuova pizzeria d'asporto in via Toscana 33. Si chiama Il Drago Verde. Che campeggia nella sua insegna.
Ne devo parlare bene. Forno a legna, gestita da italiani (perché il proliferare di pizzaioli asiatici o africani ha fatto molto peggiorare la qualità della pizza da asporto). La pizza è gustosa, non enorme è vero, ma gli ingredienti sono freschi e i prezzi bassi, il che fa risultare il tutto dignitoso. Hanno pizze classiche e della casa, dove prevale il piccante. Una Margherita costa € 3,50, una gorgonzola e salsiccia € 5,50. Ogni ingrediente in più costa 1 euro, su base margherita, la componi come vuoi.
C'è anche un tavolo per chi volesse cenare lì. Chiude alle 22.30.

3 febbraio 2008

Paprika - San Lazzaro di Savena (Bo)

Aggiornamento estate 2009: il locale è attualmente dismesso.

Avevo promesso a me stessa che non sarei più tornata in questo "poliedrico" locale (bar, ristorante, discodinner, discopub) dall'estate scorsa, quando andai per un drink al dopocena. Detesto i locali poliedrici. La situazione fu grottesta, per bere attesi all'incirca un'ora al tavolo. Un viavai di gente tra i tavoli sotto gli ombrelloni in giardino e quelli all'interno, musica ad alto volume e gente che andava lì per guardare e farsi guardare. Lessi il menu in bella vista difronte alla porta, c'era di tutto: pesce, carne, addirittura crescentine e prezzi decisamente alti per un ristorante appena nato. Rimasi molto scettica e mi dissi che a quei prezzi sarei andata in un ristorante puro, magari anche famoso, ma non lì.
Un paio di sabati fa, però, un amico, vantando la conoscenza con il cuoco e tessendone le lodi, mi ha insistentemente incoraggiato ad unirmi a lui e ai suoi amici per provare quella che lui definiva una delle migliori cucine. Onestamente rimasi molto dubbiosa e pensai ad un pierraggio nemmeno troppo nascosto. Comunque non pretendo di essere nata imparata e quindi mi avviai ad assaggiare questa cucina così decantata.
La prima cosa che vi voglio dire? I miei sospetti erano ben fondati!
Assieme ad un altro amico raggiungo il Paprika per le 21.30. La saletta di ingresso è piccola e poco illuminata, forse per creare un'atmosfera più intima. Attraversiamo una lunga sala piena di tavoli anche più grandi per gruppi di persone e arriviamo infine nella nostra saletta più esterna che delude subito le aspettative. Un ambiente spartano con delle palme disegnate sulla parete, tavolini in lamiera, da giardino comune, apparecchiati con una striscia di tovaglia e un telone di plastica a chiudere l'ambiente.
Decido di prendere delle strettine con sugo di asparagi e culatello e un filetto all'aceto balsamico (15 euro). Arriva il primo e già dalla forchettata iniziale l'impressione non è delle migliori, la pasta è sciatta e scotta e il sugo è troppo abbondante. Mah, speriamo che almeno col secondo si riprendano. Arriva il filetto e qui non va di molto migliorando. Ho ancora nella mente il sapore di questa carne che si perdeva in un lago di aceto balsamico di bassa qualità. Il filetto era appoggiato su una fetta di pane affogato in questo aceto, ma la carne, seppur morbida, era, oltre che insipida, talmente pregna di questo aceto da sapere preminentemente di esso e i miei tentativi di salarla sono stati tutti inutili. Finita la carne rimane questa fetta di pane completamente inzuppata di aceto.
Inoltre, estetica delle sale a parte, il gruppo chiamato a suonare era nella media di un qualsiasi pub, e anche la clientela agli altri tavoli era eccessivamente rumorosa, tanto da costringermi ad urlare pur di parlare col mio amico.
Infine verso la mezzanotte si è creato un eccessivo via vai di gente a causa del tentativo di trasformare il ristorante in una specie di disco pub, col risultato di rendere il locale ancora più invivibile.

2 febbraio 2008

Hostaria i 4 gatti - Bologna

Dove: via Marco Emilio Lepido 128 - Bologna
Pro: locale tranquillo, parcheggio
Sono stata ieri sera in questo pub poco conosciuto, ma molto frequentato. Si trova molto in periferia.
Entrando, in questo mi ricorda la pizzeria rifugio, si è lateralmente contornati da una teca che contiene una grossa iguana (dormiente alle 3 del mattino)e un acquario con due enormi pesci tropicali.
E' un pub carino, una saletta al piano terra ha tavolini piccoli e una seconda al primo piano accoglie più favorevolmente i gruppi. I due piani sono uniti con una scala a chiocciola. Particolarità sono i muri tutti addobbati con lattine vuote, simpatici.

Ho ordinato una tenerina in salsa di mascarpone, pezzetti di torta morbida calda al cioccolato, su una salsa di mascarpone. Molto buona la torta, un po' meno il mascarpone.
Il mio amico una meringa alla salsa di cioccolata, non male, ma sarebbe stato più gradevole una salsa calda dato che la meringa era di frigo.
Un classicissimo pub discreto e tranquillo dove si può stare fino alle 3.

Nuova Epoca - Bologna

Qualche settimana fa mi sono recata per una pizza in questa pizzeria piccola piccola in Via Centotrecento, una traversa di Via Belle Arti, subito all'inizio.
Il locale è sempre molto affollato, andandoci di sabato verso le 20 senza prenotazione ho comunque trovato posto senza attendere. Essendo molto piccola, i tavoli sono molto vicini gli uni agli altri e chi vuol stare in intimità magari avrà qualche problema, capita infatti che data la vicinanza si riesca a sentire ciò che i tuoi vicini dicono. Del resto è un ambiente unico, le vetrate danno direttamente sul portico (fortuna ci sono le tende...). Appena entri ti trovi direttamente in mezzo ai tavoli, il pizzaiolo lavora in fondo rispetto all'ingresso, e le pareti sono di un bel rosa acceso, che fanno un po' kitch con i tavoli e le sedie di legno. Ma nonostante tutto questo, ho un ottimo ricordo di questa pizzeria, perché la pizza era molto, ma molto buona. Quindi che me ne faccio di un ambiente più confortevole quando poi la pizza è scadente?
Il servizio è molto veloce, sembrano anche simpatici i camerieri, in quanto quando hanno preso l'ordinazione si sono messi a scherzare con noi. L'ambiente è easy.
Ma sopratutto la pizze, così grandi non ne troverete facilmente altrove. Nonostante la mia esperienza in fatto di locali e pizzerie, sono riusciti a stupirmi, una pizza così grande non l'avevo ancora mai vista. Addirittura i nostri vicini (esagerati!) per paura di non finirla ne hanno presa una sola. In realtà una si mangia tranquillamente, a patto di avere un discreto appetito però. La pizza che ho preso io, una quattro stagioni, era davvero gustosa, non pesante, forse in alcuni tratti del cornicione bruciacchiata, ma il sapore era così buono che si perdonano facilmente queste cose.
Infine ottimi prezzi.
Molto consigliata.