10 febbraio 2008

Cafè Mamolo - Bologna

Venerdì sera dopo la pizza scadente ci stava ancora di continuare a parlare.
Si va al caffè Mamolo, via San Mamolo 23. Pochi metri più avanti del Moretto, lo riconosci perché il Moretto ha una sola vetrina, il Caffè Mamolo ne ha due ed è talmente frequentato il venerdì sera che c'è sempre molta gente fuori. Devo ammettere però che prima ho fatto un salto al Mambo Caffè che di gente fuori a fumare e altro ce n'era ancora di più oltre ad essere murato dentro. E' un po' la moda del momento il Mambo.
Tra l'altro non capisco cosa offra il Cafè Mamolo, l'ambiente è gradevole esteticamente, sì, ma come tanti altri cocktail bar. Pareti affrescate sui toni caldi dell'arancio, una unica sala, un bancone scarno.
Lo posso classificare senza indugio nei meeting point in quanto non è un pub. Non si mangia. Si beve solo. Carta vini, carta cocktail. Almeno i cocktail fossero buoni. No, il mio, nella lista dei soft drinks, il Shirley Temple (ginger ale e sciroppo di granatina) aveva un che di dolciastro stomachevole. Io non credo che chi ha inventato questo famoso analcolico lo abbia reso così poco appetibile. Quindi se uno più uno fa due, è stato dosato male, con troppo sciroppo di granatina. Chi era con me si è lamentato assai del suo Mojito, definito poco più che una limonata. Questo però denota la sprovvedutezza del soggetto, un mojito forte e buono lo devi assolutamente consumare in un pub cubano, tipo la Rumba, che fa cocktail cubani eccezionali.
Non ho idea se i baristi fossero improvvisati, sembra quasi che tutto il posto sia improvvisato. Comunque funziona, data quanta gente ci va. Forse solo perché ci vanno tutti.

1 commento:

Anonimo ha detto...
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