18 luglio 2008

Stefino - Bologna

Gelateria molto conosciuta in quel di via Galliera, praticamente all'angolo col giardinetto di piazzetta S. Giuseppe, dove ci sarebbero alcune panchine utili a gustare in santa pace il gelato, o meglio la granita, ma spesso e volentieri sono occupate da extracomunitari poco raccomandabili.
Questa è anche l'unica gelateria "col numero". Sì, perché la fila è sempre così lunga per ordinare, che hanno predisposto il numeratore di arrivo, proprio come negli uffici pubblici: si arriva, si prende il proprio numero e si attende con pazienza in piedi o nell'unica panchina sotto il portico che la propria cifra compaia sul display all'interno del negozio. Già non c'è quasi il negozio! C'è una sola vetrina stretta finestrata al quale ci si presenta.
In ogni caso fa la migliore granita siciliana della città. Sopratutto quella alle mandorle: un pasto. Nulla a che vedere con le granite con ghiaccio grossolanamente tritato e sciroppo. Questa è pastosa, da mangiarsi col cucchiaino. Se si vuol aggiungere la ciliegina sulla torta, farsi mettere anche la panna montata sulla sommità (gratuita). Ho assaggiato anche la granita al cioccolato, discreta, ma nulla a che vedere con quella alle mandorle.
I gelati, tranne quelli al cioccolato, sono piuttosto nella media. Ho provato il cuba (cioccolato con lieve sentore di amarena), leggero e gustoso; il nuovo pera e cannella (originale, ma poco incisivo) e il fiordipanna (acquoso, mediocre).
Stefino fa anche focacce con panna e cannoli siciliani. Aperto fino alle 0.30. E' un po più caro della media: una vaschetta 500gr. € 9 e con solo la possibilità di 3 gusti.
Consiglio di rimanere sui gusti cioccolatosi e di puntare sulla granita alla mandorla, si avrà il meglio da questa gelateria.

15 luglio 2008

The Balmoral - Bologna

Aggiornamento luglio 2009: The Balmoral ha cambiato gestione. Al suo posto ora ha aperto un ristorante di nome 051 ZEROCINQUANTUNO.

Proprio in P.zza Maggiore, di lato al Palazzo dei Notai (precisamente via dei Pignattari 1) c'è un pub-pizzeria-ristorante (ancora il solito locale "poliedrico" grr...) chiamato The Balmoral, con l'accento sulla seconda sillaba, dal nome del castello scozzese.
Il posto è bello, ma proprio perché l'arredamento è tutto in legno è molto più simile ad un pub che ad un ristorante pizzeria. Questo sopratutto nella sala al piano terra, dove la gente va prevalentemente a bere e a prendere l'aperitivo. Ed è talmente vero che proprio qui campeggia un grandissimo cartello sulla parete che lancia l'offerta: aperitivo € 7 tutto incluso. Salendo al primo piano probabilmente si cenerà, ma l'ho visto sopratutto frequentato per aperitivi quando sono stata io, qualche settimana fa, un sabato.
All'esterno c'è la solita veranda (in legno anch'essa) con tavolini che per un non bolognese può essere un buon diversivo, dato che ha la vista laterale sull'immensa San Petronio e Piazza Maggiore. E' francamente più carino all'interno.
Ho voluto testare l'aperitivo, dato che sul loro sito Internet proclamano di avere un buffet molto ricco e hanno corredato di foto per dimostrarlo. Bene, quelle foto non si riferiscono di certo al buffet dell'aperitivo, ma a chissà quale buffet! Forse a quello degli antipasti del ristorante? Questo è scorretto, io sono andata volutamente per l'aperitivo pensando di trovare chissà quale buffet alla milanese...e invece...invece è un buffet come tanti altri, forse invece che 5 scelte ce ne sono 6, tutto qui. E poi è un buffet sopratutto a base di pizza, sfruttando appunto il fatto di essere anche pizzeria: spicchi (piccoli) di pizze margherita e di fornarine che poi sono le cose più "mangiabili", per il resto qualche piatto freddo poco sapido e un po' di pasta calda (un miracolo quasi rispetto alle altre esperienze di aperitivo...!). Le pizze sono mediocri, sottili, quindi come pizzeria certamente non andrò.
Il servizio è stato inefficiente, abbiamo chiesto due calici di vino, dopo aver preso l'ordinazione nessuno è arrivato a portarceli, siamo così dovuti alzarci e andare a prendere da bere al bancone per poi portarcelo da soli al tavolo. E sul tavolo, nessun tovagliolo o poggiabicchiere...
Verso le 21 è iniziata musica dal vivo, bravi, ma è stato un crescendo assordante, non si poteva più conversare, siamo così stati costretti ad andarcene.

13 luglio 2008

La Cucombra - Sagra del cocomero e del melone - San Matteo della Decima (BO)

San Matteo della Decima (BO) 4-13 luglio

Cocomero e melone: due frutti freschi e in stagione, che se dolci e gustati freddi al punto giusto sono molto gustosi.
Non lo sapevo che fossero autoctoni anche nella zona della "bassa" bolognese e per giunta molto buoni.
San Matteo della Decima è una frazione di San Giovanni in Persiceto, 40 km circa da Bologna (o meglio da casa mia). Paesino brutto, anzi non è nemmeno un paesino, è una zona industriale con tanti capannoni, alcune case (brutte) e un parco spelacchiato. E' come dire Bologna Roveri, tanto per dare l'idea. L'impegno dei volontari e degli organizzatori è sempre encomiabile, di qualunque sagra si tratti, ognuno fa con i mezzi che ha. E difatti questo parchetto è l'unico spazio che ha S. Matteo della Decima. Piuttosto che essere degli zombie, ci si prova. Sorvolo sui difetti della sagra anche se ci sono, proprio perché l'impegno ad "esserci", a costruire qualcosa supera le lamentele.
Bene, in questo parchetto spelacchiato hanno messo tutto quello che si poteva. Nel loro piccolo. Alla buona.
Quattro stand gastromici: pizzeria, ristorante tradizionale (un po' di tutto: tortelloni, tagliatelle, straccetti di manzo, pollo allo spiedo, prosciutto e melone e qualche improbabile piatto di pesce...quello preferisco mangiarlo nelle sagre della zona del delta del Po o nel riminese, almeno so per certo che è pesce fresco...qui ho grossi dubbi...molto più probabile sia decongelato), la Taverna del Volpone (ancora più informale, con piadine, panini, patate fritte, gelati). Nulla mi sconfinfera abbastanza, del resto il piatto forte è il cocomero. Così opto per una pizza capricciosa. Anche attirata dalla scritta "cotta nel forno a legna". Cotta sì, ma nel forno e basta. Questa è stata una cosa detestabile, la menzogna. Prezzo basso (due pizze farcite, una coca grande alla spina e un'acqua 15 euro), ma attesa interminabile. Pizzaioli improvvisati molto lenti hanno fatto sì che io mangiassi dopo oltre 30 minuti di attesa.
Successivamente non poteva mancare la fetta di cocomero (o cucombra in dialetto bolognese): € 2,50 per un'enorme fetta dolcissima, dotata di solo un coltello (io sono abituata a mangiarla con anche la forchettina) che ha reso l'assaggio abbastanza disagevole...ma ci si adatta per vivere l'atmosfera campestre. C'era anche la vendita e così ho approfittato per acquistare un bel meloncino Tamaris profumatissimo. Infine un curioso banco di intagliatori di cocomeri e meloni attirava i curiosi.


Per il resto poco altro, uno stand della pesca (non il frutto!), un'orchestrina di cantanti revival un po' stonati, un dj assordante dal bar, tanti bambini e un Wc (che dopo aver mangiato il cocomero si sa...può essere molto utile...).

9 luglio 2008

Baraonda - Rastignano (BO)

Aggiornamento giugno 2009: il Baraonda è ora il CAFFE' MARTINI.

Erano anni che il Baraonda era chiuso. Ha riaperto quest'anno a maggio. E' sempre stato un locale estivo. Quest'anno il Single è chiuso, l'organizzazione si è spostata qui. Il single non mi piaceva e difatti il baraonda non se ne discosta molto...E' sempre a Rastignano, in via Serrabella, dietro lo Star City, la multisala. E' un po' imbucato, per entrare devi percorrere tutto il corridoio esterno del cinema. E' lo spazio ricavato di fianco alla piscina dello Junior Club, coperta da tende, anche se si intravede dal Baraonda. Per lo meno dopo le 23 quando sono entrata io.
La serata è rigorosamente il venerdì (per adulti) e ci sono le liste omaggio donna-ridotto uomo. Non è malaccio, c'è una parte interna, un po' spoglia e strana che ha divanetti e uno spazio tavoli ma non funzionante come ristorante, o per lo meno non so se qualcuno avessi mangiato qui ore prima, non sembrava di sicuro (almeno quando sono stata io, i primi di giugno di quest'anno). Qui c'è musica evergreen anni '80-'90, forse anche un po' patetica, i mix non sono riuscitissimi. Direi che la massa però rimane fuori, nell'unica pista strapiena con musica house e commerciale (più house che commerciale). Pista piccola, resa ancora più piccola dai divani a bordo pista sormontata dal solito tendone con lampadario e vari bar sotto dei gazebi sparsi un po' per l'area. Drink card per entrare che dovrai far timbrare se non hai consumato per poter uscire (la donna in lista se non beve paga zero). Come disposizione della discoteca, la pista, i bar, ecc mi è sembrata molto simile al Forte Iola, anzi sembra un clone del Forte Iola, con la differenza che il Baraonda ha anche una parte interna (semideserta). Direi che nonostante gli sforzi che ha fatto non riesce ad essere un posto chic, ma di medio livello. Come ho detto l'atmosfera è molto simile a quella del Single (confusione e musica che si accavalla al S.).
Sono più o meno uguali i tre...Baraonda=Single=Forte Iola. Visto uno visti tutti.
Ah...dimenticavo...il parcheggio è la discesa negli inferi bui...ci credete che abbiamo girato almeno 15 minuti con quasi il sentore del panico perché non si trovava l'auto? Rubata? Macchè! Il posteggio è buio, ma talmente buio che non riesci in nessun modo a riconoscere le auto, vai a tentoni. E le sterpaglie coprono i marciapiedi con l'effetto di essere piuttosto pericoloso per l'incolumità fisica, io ho rischiato di cadere e/o di slogarmi una caviglia. Credo che mettere un lampione invece di posteggiatori che ti indicano un luogo totalmente buio sarebbe stato ben più utile.

5 luglio 2008

La tua piadina - Bologna

Il migliore cassone di Bologna.
Imboscato sotto al portico di via Borgonuovo, laterale di via S. Stefano, c'è questa piadinoteca da leccarsi i baffi. Parcheggio impossibile, anzi, non ti puoi nemmeno fermare con l'auto, la carreggiata non lo permette. Aperto solo fin verso le 22 e la domenica è chiuso.
C'è un tipo simpatico all'interno che ti fa aspettare un bel po' dopo che hai ordinato, è proprio una piadinoteca artigianale: infatti le piadine e/o i cassoni li fa al momento. I prodotti sono freschi, grandi e hanno buon prezzo. Il locale è molto piccolo, non c'è spazio per consumare all'interno, ma solo per attendere, quindi è un take away puro. Ha una particolarità che ho notato, simpatica, c'è una credenza piena di barattoli vuoti di zuppe Campbell al pomodoro. Dietro al bancone insaccati vari che vengono affettati dopo l'ordinazione.
Puoi scegliere la combinazione di ingredienti che vuoi dal menù con la piadina che vuoi: la spessa di Bertinoro o la sottile riccionese. C'è anche una novità assoluta, la piadina nera senza strutto con mallo di noce e fagioli azuki. Io ho scelto il ripieno e poi mi sono fatta consigliare quale tipo di piada abbinarci. Ho voluto provare tre tipi di piadine: Nerella con squacquerone e rucola, Bertinoro con prosciutto di Parma, crescione prosciutto cotto/mozzarella.
Nerella: apprezzo la novità ma la sconsiglio, non sa di niente, anzi a me proprio non è piaciuta.
Bertinoro: molto buona, simile al mitico cassone (stessa pasta).
Cassone: una roba strepitosa. Straconsigliato.

Bombo 2 - Bologna

A differenza del nome, questo locale è sopratutto una creperia, anzi direi la più vasta creperia di Bologna. Aperta da tantissimi anni, è oramai divenuta un punto di riferimento per i bolognesi, sopratutto data la sua apertura notturna fino alle 3. Non chiude mai, nemmeno la domenica.
E' in via S. Felice 93, dopo l'incrocio con via della Grada, parcheggio in doppia fila o a piedi...
Come dicevo è sopratutto una creperia sia dolce che salata. Di crepe salate ce ne sono molte, ma di crepe dolci ce n'è veramente una lista quasi infinita: le classiche (con Grand marnier e Nutella), quelle con la confettura (tutti i tipi di confettura), frutta, panna, altre creme spalmabili, ecc. e combinazioni a scelta. Io ho preso una crepe mascarpone e Nutella e non è male, anche se il mascarpone freddo stona con la Nutella calda. Ci sono anche bomboloni da farcire come vuoi, la scelta è più limitata (confetture, creme spalmabili) e mi sembrano, almeno quello che mangiai io, alla cioccolata bianca, scongelati e riscaldati, con l'effetto unto.
Fa anche bar e all'interno ci sono sgabelli con banconi, se si desidera consumare una crepe all'interno, per una sosta veloce.

Gelateria Dolce Bologna - Bologna

Dove: Via B. Marcello 9 - Bologna


La maglia del Bologna, 7 giorni su 7...
In questa gelateria sotto il portico di via B. Marcello, la maglia vera del Bologna c'è proprio, in bella vista appesa al muro; insomma il proprietario di questa gelateria dev'essere proprio un tifoso del Bologna (che è anche la mia squadra, ndr), visto che già dal nome, e dai colori rossoblù delle insegne, tutto lo ricorda.
Ho assaggiato 4 gusti quest'anno in questa gelateria, uno ottimo, uno buono, uno discreto e uno mediocre. Quello che consiglio vivamente è lo zabaione montato, decisamente il migliore (peccato che gli sia rimasto solo questo come gusto montato, una volta ne facevano altri ed era ciò che di meglio avevano) . Un altro più tradizionale e comunque buono è il dolce Bologna (crema con mandorle pralinate, che sono molto gustose e che vendono anche separatamente in sacchettini, molto consigliate queste ultime); altri meno incisivi sono amarena (ex spagnola) e fuoriporta (un bigusto cioccolato panna mediocre).
Una vaschetta da 500 gr costa € 7,50, quindi lievemente inferiore ai prezzi delle altre gelaterie che ho provato (sempre minimo 8 euro). La ragazza che serve al banco è molto gentile e quando ho chiesto 4 cestine vuote non me le ha fatte pagare. L'altra persona che serve, dalla maglia rossa (indossa sempre quella) è piuttosto rude nei modi.

2 luglio 2008

Estragon - Bologna

Dove: all'interno del Parco Nord (via Stalingrado) - Bologna
Pro: parcheggio, entrata a pagamento solo in caso di concerti, molto spazioso, zona sorvegliata e quindi sicura
Contro: posto alternativo tipo centro sociale
Dentro al Parco Nord, in fondo, c'è l'Estragon, capannone adibito a discoteca e spazio concerti alternativi. Di parcheggio ne hai finché ne vuoi, figurati...tutto il Parco Nord. E' uno spazio particolare, non è brutto, paghi solo in caso di concerto. I concerti comunque si tengono in prima serata, la discoteca parte dopo mezzanotte. Arrivando dopo quell'ora sei sicuro di entrare gratis. E' un mega monospazio molto buio e vuoto.Il fatto è che quando sono stata io, maggio scorso, di sabato all'1, era vuoto sparato, nonostante la musica fosse già partita. C'è un bar con qualche tavolo, un guardaroba. La serata era Fujiko Night, con dj Mingo, strana musica, poco ballabile.

Una cosa però l'ho apprezzata molto: è un posto sicuro. Anche due donne da sole possono andarci, nonostante l'aura di alternatività. All'entrata infatti ci sono due solerti buttafuori che controllano con molta severità chi entra ed esce. Tossici o ubriachi lì non ci vanno. Così il posto conserva una sua "pulizia" e sicurezza che di questi tempi è manna dal cielo.
Se desideri un'esperienza particolare, senza pretese.

Döner Kebab - Bologna

Si scrive proprio con la dieresi sulla o, alla tedesca, il nome di questa nuova rosticceria indiana in via S. Felice 108, di fianco a Picard. Aperta tutti i giorni con orario continuato 11.30-23.30 e gestita verosimilmente più che da indiani, da pakistani o bangladesi (si sa per loro non c'è orario, lavorano - quelli onesti - senza lamentarsi, ma con la felicità negli occhi). Di questo kebab center, ne posso parlare bene. Perchè sono stata trattata bene, anche se, come dirò in seguito, i dolcetti sono cattivi, per il nostro delicato e ben abituato stomaco di italiani, che si sa, hanno la migliore cucina del mondo. Già forse non sono cattivi, sono solo i loro dolci tipici, ma per noi sono dei pugni nello stomaco. Ammetto che i doner kebab mi piacciono e questi sono i più grandi che io abbia mai mangiato. Ecco la peculiarità di questo take away: fa doner kebab enormi! E il prezzo è veramente contenuto, solo € 3,50 l'uno.

Cos'altro hanno? Grazie a Dio poco, cioè pochi fronzoli: il girarrosto! Fanno questi enormi doner kebab, piade con kebab o falafel (polpettine vegetariane), ma questo tentato mix indiano-romagnolo non mi dà molta fiducia...; questo quello che vedi pronto, ma nel menù c'è possibilità di avere anche riso basmati, tandoori (pollo con spezie) e un interessante riso kashmir (riso basmati con kebab) a € 5. Molto gentile, il gestore mi ha anche offerto un dolcetto-pallina indiano, e io per curiosità gliene ho comprati altri due venduti a 50 centesimi l'uno, ma come ripeto, li sconsiglio vivamente, sono unti, sanno di vecchio e hanno un sapore stomachevole.