24 settembre 2009

Limonoro: il regno del limone - Sorrento (Na)

Dove: Via S. Cesareo 53 - Sorrento (Na)
Da provare: crema al limone, pasta aromatizzata al limone, confetti ripieni mandorla e limone
Pro: un mondo di specialità al limone
Sorrento è famosa per i suoi limoni, grossi e profumati. Qui di rigore assaggiare almeno qualcosa al limone! Una "premuta" di limone, un bicchierino di limoncello, un gelato al limone, per citare le specialità più famose. Ma se volete sbizzarrirvi nel regno del limone, un salto da Limonoro proprio dovete farlo. E' un negozio che ha tutto, ma proprio tutto quello che si può desiderare a base di limone. E non solo alimentare. Si inizia dall'immancabile crema al limone o a scelta il limoncello, qui gentilmente offerti come assaggini, corposi e intensi. Per continuare poi con pasticcini, caramelle, biscotti, confetti. E poi cioccolate, praline, miele, scorzette, marmellate, torroni, babà, tutti al limone. Ma anche profumi, saponette, olio, essenze e molto altro.
Io sono stata tentata dalla pasta secca al limone (c'era anche quella all'arancia): in questo caso gli scialatielli al limone. L'ho mangiata poi a casa, solo con burro e grana. Una squisitezza! Non un gadget, ma profumatissima, di sapore delicato, ma intenso. Assolutamente da provare.

Meritano anche i confetti, grossi, dove la mandorla è avvolta in una morbida crema di limone.
Il negozio è in pieno centro, nella via dello shopping pedonalizzata.

22 settembre 2009

Lo Spago 3 (ex)/ Blitz - Bazzano (BO)

Dove: via Circonvallazione 147 - Bazzano (Bo)
Pro: ambiente carino
Contro: distante da Bologna, scalini-alzate pericolosi all'interno (si rischia la caduta), affollato il venerdì, lunga attesa per la pizza

Aggiornamento novembre 2010:
Ha inaugurato la domenica del Blitz. Il locale rimane aperto solo per cena con sottofondo musicale live. Ho provato questa serata e la pizza. Menù: un discreto numero di pizze, in genere le più classiche accompagnate volendo da birre di qualità in bottiglia (per queste ultime anche un menù apposito). I prezzi sono quelli da pizzeria. Nel menù anche piatti tradizionali, ma c'è meno scelta rispetto alle pizze. La qualità delle pizze è discreta, sono grandi, ma ovviamente non cotte nel forno a legna. L'attesa però è piuttosto lunga, io ho aspettato 1 ora dopo l'ordinazione per avere la pizza. Forse è dovuto al fatto che c'è un solo cameriere e un solo pizzaiolo? O al fatto che non sono bene attrezzati?  O al fatto che intanto qualcuno magari prende da bere due volte? Sicuramente in una pizzeria classica mangiate meglio, in un ambiente più consono, senza tali attese e con meno caos. E non dovete andare fino a Bazzano! Contate che sono sopratutto tavoli  prenotati da gruppi, quindi il "volume" acustico dell'ambiente si fa elevato (insomma dovrete sgolarvi per riuscire a farvi sentire dai vostri commensali). Considerando che successivamente non c'è discoteca, mi chiedo quale sia l'utilità  di cenare a pizza al Blitz.  All'arrivo verrete accomodati in un tavolo da un addetto all'entrata (consigliato prenotare altrimenti si rischia di non trovare il tavolo). 
 
Aggiornamento ottobre 2010:
Sempre di nome Blitz ci sono tornata nella serata del venerdì, dopocena.
Sono cambiate parecchie cose. Prima cena (blindata agli esterni che devono aspettare tantissimo per entrare dopocena, non prima di mezzanotte e mezza), poi al posto dei tavoli prettamente e classicamente discoteca. Il locale è molto frequentato il venerdì e capita di dover stare in fila ad aspettare anche parecchio (al freddo). All'interno c'è una bolgia, date anche le dimensioni del locale. Vige il non inchiodo. Quindi regolatevi se pensate di andare per fare incontri (cosa assai diversa in altri locali, sopratutto nel modenese). 
Serate: martedì apericena; venerdì cena + live + disco (lista 24.00-01.00); sabato cena + live + disco.

Aggiornamento settembre 2009:

Lo spago 3 ha cambiato gestione e nome. Inaugura ora il Blitz. Sempre disco-dinner, con tre serate: al venerdì cena+live+dj; sabato cena con cabaret+dj musica 70/80/90; domenica aperitivo lungo (buffet seduti)+live.
Formula dinner + musica dal vivo, in quel di Bazzano. Ho trovato il locale meritevole davvero per la capacità di coinvolgimento post-cena. Ottima la musica dal vivo, molto ballabile. Ambiente carino, tavoloni ai lati della piccola pista.
E' un pacchetto, paghi all'ingresso (io pagai 28 l'anno scorso) e ti danno tutta la serata, cena, bevande, discoteca e guardaroba. Antipasto, primo e dolce. Il secondo piatto è a scelta. Il cibo non l'ho trovato di grande qualità, anzi.
Infatti il piatto forte è il dopo. Si balla tutti, dove si vuole, le canzoni che hanno fatto la storia della musica, dagli anni 60 ai giorni nostri. Bravissimo il cantante che si traveste a seconda della canzone da interpretare. Non si balla sui tavoli, sono troppo instabili. Locale sconsigliato per coppie, adatto per gruppi di amici. Verso le 2.30 comincia però a svuotarsi. Lo spago 3 è stato clonato nel Let's go Pepper, quest'ultimo però ad Ozzano Emilia e con formula buffet.

15 settembre 2009

Caffè Concerto - Modena

Dove: P.zza Grande 26 - Modena
Da provare: tranci di torta
Pro: posizione
Contro: al weekend sempre molto pieno
Il centro di Modena non è come quello di Bologna. Le due città sono molto diverse. Ognuna ha i suoi pro e contro. Modena è piccola, provinciale, ma con un centro grazioso, ben tenuto e a misura d'uomo (i parcheggi per accedervi sono comodi e lungo tutta la cintura esterna). Bologna è grande, con una possibilità di shopping/divertimento di gran lunga superiore, ma assediata da extracomunitari e dai cosidetti Né-Né (studenti o lavoratori meridionali, che né studiano né lavorano). Senza parlare della viabilità incatenata, della selva di telecamere qua e là, che ti costringono a percorsi cervellotici per raggiungere due/tre miseri parcheggi, sempre i soliti. Sono ormai molte le cose che detesto di Bologna, una città fintamente bonacciona, ma stressante e amministrata male.
Fate un giro a Modena centro un pomeriggio di un weekend. E' quasi tutto pedonalizzato, e dove non lo è, le auto non disturbano quasi mai. I negozi sono quello che sono, più che catene, troverete esercizi ancora familiari, da svecchiare, e piazzette graziose e alberate, con piccoli chioschi di giornali, bar piacevoli, bei palazzi d'epoca. Non serve una cartina per girarsi il centro, basta percorrere la via Emilia, il corso principale e dare un occhio alla torre della Ghirlandina (ora è in ristrutturazione ed è quindi coperta da cartelloni pubblicitari) e sarete condotti automaticamente a Piazza Grande, dov'è il duomo.
La Piazza Grande, a dispetto di quello che dice il nome, non è affatto grande. La piazza è bella per l'acciottolato, molto meno per il duomo. E' patrimonio dell'Unesco e onestamente non ne capisco il perché. Ci sono tante altre piazze in Italia più belle, ma che non compaiono in questo elenco. E' sopravvalutata. Ad es. se piazza Grande a Modena è in questa lista, non è certo da meno piazza Santo Stefano a Bologna.

Per godervi una sosta in questa piazza non c'è di meglio che il Caffè Concerto, indubbiamente uno fra i più belli e noto bar (e ristorante) centrale. Dovete però fare i conti con l'affollamento (al weekend è preso d'assalto), ma i prezzi sono onesti (il ristorante è caro invece).
Il locale è ampio, abbastanza suggestivo all'interno, con un bancone centrale, e tavoli di bianco apparecchiati per il ristorante, poi uno spazio per la caffetteria, con un lungo divano e alcuni tavolini più piccoli. Dietro il bancone, sul fondo, un pianoforte a coda nero e una saletta spesso affittata.

E' aperto dalla mattina a notte fonda, per catturare tutte le esigenze. Colazione, lunch, tè delle cinque, aperitivo, cena, dopocena. Scarsino il buffet d'aperitivo (a Modena l'aperitivo-cena non si è ancora diffuso), ma almeno gli stuzzichini sono freschi e buoni, data la collaborazione con un forno locale. Il meglio a mio avviso lo dà nella caffetteria, non tanto come bevande calde, che non sono nemmeno tante, ma come accompagnamento ad esse (tanti i tranci di dolce che puoi ordinare al piatto, come l'originale torta Barozzi o l'insolito erbazzone dolce oppure optare per i biscottini da tè, con una lista altrettanto lunga). Molto vasta la lista degli alcolici, che non mi interessano. Meglio i cocktail analcolici (discreta carta) o i soft drink (vari succhi di frutta + vini o + spumanti o + alcolici leggeri).
Come ristorante è piuttosto caro, i piatti sono di richiamo raffinato, ma non posso giudicare, dato che non l'ho provato, anche se mi rende sempre un po' perplessa cenare in un locale che è sostanzialmente un bar.

11 settembre 2009

Caffè Gran Bar - Bologna

Dove: via D'Azeglio 8 - Bologna
Da provare: il cialdino
Pro: versatilità, possibilità di sostare nei tavolini all'esterno senza pagare il servizio al tavolo
Direttamente nella D'Azeglio pedonale, a poche decine di metri da Piazza Maggiore, al Caffè Gran Bar puoi gustarti un caffè o mangiare un tramezzino nei tavolini esterni osservando l'andirivieni dei bolognesi e dei turisti stranieri (pochi, ma buoni). Il bar è poco noto come nome, anche se ci si sarà passati davanti centinaia di volte, vista la posizione. Ma merita, è un locale solido, classico, ideale per una sosta durante lo shopping.
Entrando, in fondo si scorge uno spazio pieno di panini, tramezzini, snack per il pranzo. Poi c'è il bancone tradizionale, e la cassa, che è anche tabaccheria.
Personalmente mi piace molto l'idea di curiosare ed assaggiare i caffè mixati con altri ingredienti, sopratutto se propongono sempre nuovi accostamenti. Di sicuro al gran Bar da provare è il "cialdino", un caffè cream all'amaretto o alla vaniglia che anzichè essere nella tazzina è nel cialdino, ovviamente mangiabile alla fine. Inoltre molto buono è il caffè con panna. Viene servito in tazza da cappuccino con tanta panna montata dolcificata sormontata da una bella spruzzata di cacao. Gustoso!

Al Gran Bar si può ordinare e pagare all'interno per poi chiedere poi di farselo portare all'esterno, al tavolino prescelto. Non ti mettono supplemento tavolo. Una sosta golosa senza pagare il servizio al tavolo!

2 settembre 2009

Bar Gelateria Bougainvillea - Sorrento (Na)

Dove: Corso Italia 16 - Sorrento (Na)
Pro: Locale poliedrico, ci si può sedere ai tavolini interni senza ordinare
Contro: Locale poliedrico, affollato, gelati anonimi

Bar, gelateria, ristorante, wine bar, sports bar, snack bar, live-music, wi-fi area. Così recita il biglietto da visita di questo locale. Poliedrico per eccellenza, ambisce a fare tutto. Anche grazie alla sua posizione, Corso Italia, il corso principale e via dello shopping sorrentino, tagliato dalla Piazza Tasso, sede oltre che di bar e ristoranti, del rinomato hotel Excelsior Victoria (la suite Caruso ospitava il famoso tenore e Lucio Dalla ha preso ispirazione per la sua Caruso proprio da quella suite).
Aperto dal 1970, il locale è frequentatissimo. E' ampio, ma visto l'affollamento continuo, l'atmosfera risulta anche molto concitata e difficilmente si potrà avere pace seduti sui tavolini interni vicini al bancone della gelateria, anche se si può sostare senza ordinare, mangiando solo il cono o la coppetta da passeggio.
Hanno davvero un po' di tutto (anche un po' di pasticceria di tradizione campana come babà, pastiera e delle giganti meringhe che m'invogliavano, ma che non ho preso perchè erano appoggiate sopra il bancone all'aria senza nessun riparo chissà da quante ore). Io mi sono limitata ad assaggiare i gelati che andavano per la maggiore (80 gusti totali). Sicuramente gusti dai nomi e dalla preparazione creativa, dal "vulcanico" estro dei napoletani.
Ora mi s'impone una riflessione. Il Vesuvio a Napoli è come la Fiat a Torino, domina la città, che è alle sue falde. Molto prima di arrivare e molto dopo Napoli il Vesuvio appare, c'è sempre, davanti, dietro, di fianco. E poi c'è il suo Golfo. Tenendo a mente la presenza imponente del vulcano si può capire molto dell'anima dei napoletani. Il Vesuvio, si sa, potrebbe esplodere da un momento all'altro, come un'immensa bomba, causando la più grande catastrofe naturale della storia. Fagociterebbe la città e i suoi dintorni (in certi casi non sarebbe nemmeno un male, dopo aver portato in salvo la gente, lasciare fare piazza pulita al Vesuvio di tutti gli obbrobri edilizi della zona (ad es. la mostruosa periferia di Castellammare di Stabia). Ho pensato: aver costruito casa e vivere sotto una una tale minaccia è da pazzi. Ma seguendo questo ragionamento si spiega anche il senso di provvisorietà con il quale vivono i napoletani, il loro vivere alla giornata. E il non volersi abbastanza bene (senza tirare in ballo la camorra, anche solo quel mangiare troppo, e così spesso...i napoletani sono grassi già dall'adolescenza) e quel senso di inferiorità non malvagio che li fa essere così orgogliosi delle loro origini. Ma giungendo nel napoletano ho sentito forte la voglia di riscatto (che non c'è nella sonnacchiosa Calabria): chissà, forse è solo un volersi riabilitare agli occhi dell'Italia e del resto del mondo dopo lo scandalo dei rifiuti, forse Saviano ha lasciato un segno, ma sembra che qualcosa si stia muovendo. Sono rimasta piacevolmente stupita non solo dalla voglia di comunicare e dall'accoglienza verso il settentrionale, ma dal bisogno di legalità (almeno presunta), testimoniato dal fatto che si stanno impegnando a partire da loro stessi a raccogliere la spazzatura e in qualunque posto io sia stata mi hanno sempre fatto lo scontrino, anche per pochi euro. A differenza della Calabria, dove non me lo hanno fatto mai o quasi, e un ristoratore ha pure tentato di fregarmi mettendomi sul conto prezzi diversi da quelli del menù (compreso il servizio, che non era in listino).
Per tornare al nostro locale, chiamato come la pianta dalle foglie fucsia, l'assaggio del gelato non è stato dei più entusiasmanti. Ho preso tre gusti insoliti, come da mio solito: meringata alla frutta, kinder cereali, cioccoarancio. Acquosi, anonimi. Qui e non solo qui, vanno per la maggiore i gusti dagli snack dolci più famosi e quindi c'era il gusto Bounty, il Mars, ecc. Da segnalare le granite al gelso e al limone di Sorrento. A proposito i prezzi a Sorrento non sono bassi: ho pagato un cono a 3 gusti con cialda al cioccolato e panna € 3,50. Per un buon gelato sorrentino molto meglio la Gelateria Primavera, di Antonio Cafiero famosa per il muro ricoperto di foto di tutti i vip che sono stati da lui, non ultimi i paparazzati Belen e Corona, sempre in cerca di una ribalta.
Qui sotto scorci dalla terrazza Belvedere di Sorrento, dove al fresco di un bel parco si può godere del panorama della penisola sorrentina e spaziare l'occhio a destra e a sinistra (Sorrento è al centro). La spiaggia per i bagnanti (Marina Piccola) è proprio sotto il Belvedere.