19 dicembre 2011

Pineapple - Bologna

Dove: via Ludovico Berti 7 - Bologna
Pro: carino, easy, da 'intorto'
Contro: semivuoto
Pubblicizzato da pochi pr (Enjoytoz, Papido) il Pineapple (ananas) è un nuovo discobar (nelle poche descrizioni disponibili sul web viene indicato che si mangia, ma a me è sembrata una più una classica discoteca con servizio bar che altro) in via Berti. 
Attualmente è ancora piuttosto sconosciuto, per cui si trova abbastanza facilmente parcheggio lì davanti. E' un circolo e l'ingresso costerebbe 10 euro, ma su Facebook alla loro pagina si legge che per il mese di dicembre la tessera è gratuita. Difatti. Ci sono stata sabato 17, verso le 2, uscendo da un altro locale. Avvicinandomi credevo fosse chiuso. Le vetrine erano oscurate. Mi hanno fatto entrare gratis, dicendomi che c'era una festa di laurea. Il locale era quasi deserto, una quindicina di persone al massimo. Pista vuota, nonostante la musica a palla. Mi hanno offerto anche da bere, forse per trattenermi ancora un po'. Il posto è carino, medio-piccolo, con molti divani liberi e abbastanza da intorto. Mi è piaciuto, atmosfera easy, rilassata. L'unica vera pecca è la mancanza di pubblico. Musica non troppo commerciale, non ben identificata. Gli auguro maggior fortuna. 

8 dicembre 2011

Ristoro Mediterraneo - Bologna

Dove: via Caduti della Fani 19/c - Bologna
Pro: non bisogna prenotare, luminoso
Contro: vuoto
Ahi, ahi, ahi...questa pizzeria non sembra passarsela troppo bene. Di certo la posizione in cui è, via Caduti della Fani, strada buia e poco trafficata, ancorchè in zona Fiera, non aiuta. Sono stata con una coppia di amici paganti sabato scorso, verso le 21.30, usufruendo di un coupon kgbdeals per due persone. Due pizze e due bibite a 10 euro. In quei giorni c'era anche il Motorshow, il carrozzone annuale che ha un notevole seguito di persone che giungono in città. Ma nemmeno questo evento ha sortito effetto.
Ho voluto andare di sabato, in quanto, come scritto sul tagliando, c'era l'opportunità di assaggiare la loro specialità, il panuozzo. Al venerdì menzionava un buffet. Al momento della prenotazione la disponibilità è stata immediata, senza troppi vincoli di orari. Posso dire che questo è stato il locale più vuoto in cui io sia mai stata? Al mio arrivo, verso le 21.30, era deserto. Lo è rimasto per tutto il tempo che noi, quattro 'superstiti', siamo rimasti all'interno, e cioè fin verso le 23.30. Perchè?! Si mangia male? No, non mi è parso. Devo dedurre che è la zona? Può darsi. Forse vedendo fuori quant'è vuoto nessuno osa entrare e così si crea un circolo vizioso? Anche.
Ad ogni modo vorrei spendere due parole sul 'panuozzo'. Hanno anche pizze classiche, naturalmente. Il panuozzo è qualcosa di più di un panino di pizza, o meglio, è un panino di pizza 'largo'. Viene fatto per due persone con la pasta di pizza e tagliato in due. Costa 15 euro. C'è una lista di ingredienti che si possono aggiungere. Chi mi ha servito mi ha consigliato quello alle 'melanzanze alla parmigiana', ma io ho optato per questa composizione: speck, mozzarella, melanzane al funghetto, pomodorini pachino. Non era male, però era troppo secco e un po' bruciato. Avrebbe dovuto cuocere meno ed essere farcito di più.
Come dolci? Il panuozzo è bello grande, non ci stanno anche quelli. Ad ogni modo, sono i classici da pizzeria. 
ps. La luce del bagno era spenta dall'interruttore centrale, ho dovuto chiamare il personale perchè la riaccendessero...immagino lo facessero perchè tanto non serviva...

21 novembre 2011

Teatrino degli Illusi - Bologna

Dove: Vicolo Quartirolo 7/a - Bologna
Pro: originale, alcuni spettacoli
Contro: buffet non all'altezza, non si balla, troppa gente rispetto ai tavolini disponibili, cocktail non entusiasmanti, troppo freddo dopo un certo orario
La domenica del Teatrino degli Illusi appena inaugurata, 'Tea Sciokka', si preannuncia essere una delle maggiori novità della stagione autunno-inverno 2011-2012 in un panorama abbastanza sconfortante per la nostra città.
La formula, un po' nuova e un po' vista, è un mix tra cibo e spettacolo.
Vediamo innanzitutto come funziona. Il locale è proprio un teatrino. Piccolo piccolo, ogni cosa al suo posto. C'è il foyer, dove si trova la cassa, alcuni tavolini, le scale per il bagno da un lato e l'accesso ai palchetti dall'altro. All'entrata, luci soffuse, un bancone bar, spazio buffet, platea al cui posto delle poltrone ci sono i tavolini e al centro un palo per esibizioni acrobatiche. Infine il palcoscenico mignon con l'immancabile sipario rosso. Inevitabilmente lo spazio per trovare posto a sedere è limitato. L'orario migliore per arrivare non è certo alle 20, pena rimanere in piedi un paio d'ore.
Il biglietto d'ingresso è una drink card con consumazione obbligatoria che costa 10 euro (uomini o donne nessuna differenza) e comprende una bevanda, il buffet salato e dei mini spettacoli (all'incirca uno ogni 15-20 minuti), un mix tra burlesque, acrobazie, ballerini e giocolieri.
Se si entra prima delle 19 si paga 6 euro. L'alternativa è andare per le 17, quando apre: sempre al costo di 6 euro fanno tè con biscotti e torte. 
L'aperitivo non mi ha soddisfatto particolarmente. Troppo poco da mangiare, considerando che dovrebbe sostituire la cena (si presume si rimanga lì fino a tarda serata). Nulla a che vedere con il buffet domenicale del Puravida (l'unico a cui posso atrribuire l'aggettivo 'imperiale'), dallo stesso prezzo, a cui tra l'altro segue anche il gioco Ceralacca (per intorti...).
Ecco cosa c'era: un solo tipo di pasta (fredda ed intrisa d'olio), insalata di riso, grissini, ciotoline con polpettine con piselli (anch'esse intrise di olio), scaglie di parmigiano, vitello e crocchette di patate. A me è  rimasto un discreto appettito. Da bere ho preso un Rossini, decisamente troppo alcolico per i miei gusti (rapporto succo di fragola - spumante sbilanciato).
Per quanto riguarda i mini show, a parte qualcuno dilettantesco (burlesque e ballerine), di validi ce n'erano un paio, acrobatici. Dopo NON si balla, o meglio, ieri la dj ha messo musica strana, una sorta di tecno-elettronica. Pista (spazio esiguo) vuota.
Infine: nessuna illuminazione secondaria al buffet, il che rende impossibile servirsi, dato che rimane tutto al buio quando ci sono gli spettacolini e lo spegnimento del riscaldamento già verso le 21.30, causa di un ambiente troppo freddo nelle ore a seguire.
Una volta vale la pena provare, la seconda, ora come ora, mi pare eccessivo.
Per chi è amante dei vip, sappiate che è facile incrociare tra la gente il comico Giovanni Cacioppo, tra i proprietari.

22 settembre 2011

Piazza di Pino - Bologna

Dove: via Stalingrado 42 - Bologna
Pro: aperto tutti i giorni e fino a mezzanotte; ampiezza; parcheggio relativamente facile; menù visivo
Contro: le pizze; coperto 2,50 euro; accoglienza; cari
Lascia perdere: il prosciutto cotto

Come mai questa pizzeria tenga così botta, 'nonostante' le pizze che fa, rimane un mistero. E' domenica sera, sono le 22.30. Trovo facilmente parcheggio in strada, sulla via Stalingrado (al sabato è più difficoltoso).
Entro in questa sorta di 'piazza d'armi' - si trova sempre un tavolo, visto l'ampiezza - per la classica mangiata pizza + bibita + dolce. E' abbastanza pieno, per lo più gruppi di amici (a forte maggioranza maschile). L'accoglienza lascia a desiderare: il cameriere, un uomo di mezza età, poco cordiale e senza divisa, ci fa accomodare ancora prima che il tavolo sia sparecchiato.
Il menù è visivo - simpaticamente originale - con una foto per ogni piatto ordinabile. La carta presenta pietanze terra/mare e pizze.
Opto per una cotto e carciofini. Arriva velocemente. Non è nè grande nè alta. E' una pizza di diametro medio-piccolo dall'impasto duro. Non mi ricordo di aver mai lasciato lì qualche cosa in pizzeria. Ma il cotto di questa pizza era a dir poco pessimo. Quei cotti da toast dal sapore di detersivo e plastica. Immangiabile. Per il resto, pomodoro asciutto, quasi secco. Si sono salvati i carciofini. Il prezzo di questa pizza? 7 euro. L'altra pizza, una bufala e cotto (9 euro), stesso destino. Cotto idem e bufala...che assomigliava più ad una mozzarella di latte vaccino. E se lo era, beh, la qualità lasciava a desiderare. I dolci: crema al forno. Mi aspettavo una catalana, invece mi è giunta una crema compatta appena uscita di frigo. E zuppa inglese, buona. 
Per due 'pizzette' con cotto da eliminare, due dessert, una coca in lattina e un litro d'acqua 35,50 euro. Di cui 5 di coperto. DEcisamente troppo.  

15 maggio 2011

Bar pasticceria Panarello - Milano

Dove: p.zza San Nazaro in Brolo 15 - Milano
Pro: roba fresca, buon assortimento pasticceria, specialità
Contro: prima si paga e poi si sceglie, cappuccino acquoso, brioche un po' secca (alle 11 del mattino), prezzi alti, personale frettoloso 
Da provare: cannoncini alla crema, canestrelli, panarello allo zabaione

Grande bar pasticceria dall'insegna un po' vecchiotta, stile anni Sessanta, su corso di Porta Romana, frequentata da una clientela-bene. Da bolognese in trasferta che voleva fare colazione ho chiesto (come Italia comanda) cappuccino + brioche. Sul bancone campeggiavano grandi brioche di tre tipi: al cioccolato, vuote o alla marmellata (anche se sarebbe tecnicamente giusto dire confettura di albicocca) al non modico prezzo di 1,30 euro. Mi sono sentita un po' un ufo, dato che nessuno la prendeva. Mistero svelato. E' d'abitudine qui accoppiare le bevande calde (siano caffè, cappuccio o altro) al cannoncino alla crema.
Rewind. La brioche effettivamente è mediocre, poco morbida, poco burrosa (e un po' dev'esserlo). Il cappuccino? Una tristezza, così acquoso!
Fast forward. Ho acquistato a parte il cannoncino alla crema. Crema leggera, un bocconcino delizioso. Eh sì, merita davvero.
Ed inoltre il panarello, un tortino morbidissimo ripieno (allo zabaione, il best) e dei canestrelli grandi (ma ce ne sono di tanti tipi anche confezionati, probabilmente perchè la pasticceria viene da Genova, dove ha numerose altre sedi).
Scomodo risulta essere il modo di pagamento. Chiedono prima di saldare il tutto e poi di scegliere ciò che si vuole. Quindi bisogna recarsi alla cassa, elencare la 'lista della spesa', pagare e poi servirsi. Metodi d'anteguerra. Le ragazze al banco sono frettolose e, stranamente, 'snobbettine'. 

25 aprile 2011

Caffè Atlantico - Bologna

Dove: Piazza Azzarita 3 - Bologna
Pro: ambiente, musica
Contro: prezzi un po' sopra la media, cocktail


Bel locale in quel di Piazza Azzarita, di fianco al Paladozza. Ha eliminato il gigantesco dehor esterno, riguadagnando in visibilità e migliorando l'arredo urbano. L'ho frequentato in una doppia occasione: l'aperitivo del martedì e il dopocena del sabato.
Aperitivo del martedì (applicabile a tutte le serate, tranne che per la musica di sottofondo, che al martedì, essendo dedicata agli anni '80, è coinvolgente e piacevole). Il buffet dura fino verso le 22 ed è discreto, seppur migliorabile. La carta cocktail è vasta, numerosi anche i drink alcol free. Ho scelto il Fikus, a base di fico, con topping di frutta fresca (ananas e fragola), troppo zuccherato, a causa presumibilmente della quantità eccessiva di sciroppo di fico. Assieme al cocktail (8 euro) portano una ciotola di patatine e di olive verdi. Il cameriere non ha lasciato una buona impressione: in ritardo con l'ordinazione, si è poi dimostrato troppo frettoloso nel voler sparecchiare, volendo portare via il bicchiere ancora mezzo pieno. Al buffet un'ottima insalata di riso, una frittata 'bagnata', dei pezzi di pizza freddi (la pizza fredda è una cosa tremenda), pinzimonio, pomodorini/mozzarella, tacos. Ma il pezzo forte del Caffè Atlantico è pur sempre l'ambiente glamour, adatto ad una clientela 'bene', dove l'illuminazione soffusa e la musica al giusto volume lo rendono adatto per un appuntamento di livello.
Il sabato notte il Caffè Atlantico cambia genere, diventando, da piacevole luogo per incontri fra pochi,  discoteca affollata. Il volume della musica diventa molto più alto, le luci si abbassano ulteriormente e i baristi si moltiplicano. Il locale si fa piccolo e faticoso a causa della presa d'assalto di gente di tutti i tipi.
Il parcheggio si trova, se non al primo giro, al secondo e cosa non meno importante, non c'è la ztl (si entra e si esce dal viale).

17 marzo 2011

La Scuderia - Bologna

Dove: Piazza Verdi 1 - Bologna
Pro: bell'ambiente universale, diverse combinazioni di fruizione (colazione, pranzo, aperitivo, cena, dopocena, solo disco), ingresso libero
Da provare: sabato predisco zona divanetti 

E' diversa e molto più bella di quella di qualche anno fa. La Scuderia si è rinnovata completamente all'interno. Niente più tavoli dappertutto, niente più bolgia del sabato sera. Ora si sviluppa in 'lungo' ed è divisa in due zone. Liberamente accessibile, nella prima metà ci sono i tavoli per cenare/bere, la maggioranza 'protetti' da una veranda, difronte alla quale c'è un bancone bar (invitante la bacheca dei dolci). Il settore successivo è dedicato invece al ballo e all'incontro più 'intimo', con divanetti. Su un lato la consolle, sull'altro un secondo bancone bar. Qui l'ambiente e l'atmosfera, sopratutto verso le 23/23.30 è affascinante. La gente a quell'ora è poca e i sofà sono liberi. Ci si può sedere senza obbligo di consumazione e conversare tranquillamente fino a che la musica, non troppo assordante, parte. Non c'è una vera e propria pista, si balla dove capita, anche accanto al proprio posto. La musica è commerciale. Volendo, in qualunque momento ci si può dirigere verso la zona 'food' e stuzzicare qualcosa. Questa commistione-divisione è piacevole e rilassante. La serata del sabato ora è consigliabile. L'età dei frequentatori non è alta, ma non la si sente, il locale è easy, universale.
Nella zona dinner da provare è l'aperitivo, con ampio buffet, la carta delle pizze (alcune davvero insolite come quelle 'straniere' con l'ananas o le prugne) e al mertedì il quiz Il Cervellone, che ha sostituito il Dottor Why (minimo 3 persone con prenotazione).

21 febbraio 2011

Season - Bologna

Dove: via Emilia Ponente 62 - Bologna
Pro: zona rossa, coktails discreti
Contro: l'ascensore non funziona, non c'è parcheggio in zona, prezzi alti

Una costruzione sui generis, un parallelepipedo bianco, vetro e acciaio. Non troverete facilmente parcheggio, ma almeno una volta questo lounge bar è da provare. Due piani, con  più zone, anzi, 'nicchie', viste le loro piccole dimensioni, divise in più colori (verde, rosso, blu). La zona che attrae maggiormente è quella al piano di sopra, lluminata da un rosso intenso, dall'atmosfera  sensuale, quasi erotica. Si accede ad essa salendo una scala esterna o internamente tramite un ascensore (al momento non funzionante). E' piccola e ha solo qualche tavolino. Ovviamente nelle sere del fine settimana è presa d'assalto.
Al piano di sotto altre tre piccoli spazi: quello verde acido con i tavoli bianchi, il meno invitante (v. foto) e il più freddo (sono dovuta rimanere in giaccone!). Poi il bar, in blu, dove si sta in piedi o su sgabelli, per una toccata e fuga. Infine l'ultima nicchia, un solo tavolo, nascostissimo, davanti all'entrata del bagno (!).
Nel menù sopratutto cocktails e caffetteria. Anche ristorazione, volendo, ma il locale non mi sembra particolarmente adatto per cenare. I prezzi sono alti, sopra la media. Un cocktail, pur discreto, costa sui 10 euro. Particolare il drink (una sorta di aperitivo notturno) servito con un piattino di frutta tagliata, panna montata e cubetti di mortadella ed emmenthal, ma costa ben € 12.
D'accompagnamento la musica commerciale, il che non stona, anche se il volume è piuttosto alto (però nella toilette risulta d'effetto). 
D'estate si sosta anche nel giardino esterno. 
Consigliato come dopocena d'intorto, purchè rigorosamente nella zona rossa.

5 gennaio 2011

CineCi - Sant'Agata Bolognese (Bo)

Dove: via Alcide De Gasperi 2 - Sant'Agata Bolognese (Bo)
Pro: atmosfera tranquilla, possibilità di cenare all'interno
Contro: la mancanza di una seconda entrata accessibile dal parcheggio posteriore, ambiente provinciale

Il CineCi è una multisala (7 sale comprese due programmazioni 3d) in quel di Sant'Agata Bolognese, paese della 'Bassa' famosa per la sagra della patata e per essere luogo natio e sede della Lamborghini (purtroppo ora in mani tedesche). Il complesso comprende un ristorante, una sala giochi con bowling e biliardo, una paninoteca, due punti ristoro pop-corn-caramelle-bibite, un bar, e alcuni negozi (chiusi alla sera). 
Passando in zona ho visto spesso la struttura e in questi giorni festivi sono riuscita a farci un salto. Nella poco attraente programmazione attuale ho scelto Megamind 3D. Filmetto inconsistente e noioso, con trama e finale prevedibile. Spettacolo delle 0.30. A quell'ora qui il 3d costa € 7,50 anzichè € 9,50. Sala grandina. Pro delle 0.30:  posti finalmente a scelta. Contro: leggero 'olezzo', riscaldamento spento ben prima della fine del film e quindi freddo. Questi pro e contro sono tutti tipici dell'ultimo spettacolo nelle multisale. Gli occhiali 3d in dotazione vengono presi da una scatola che ne contiene centinaia ben disposti in fila gli uni sopra gli altri. Viene assicurata la disinfezione. Peccato che lenti erano sporche.
Sia all'interno della zona riservata a chi ha già strappato il biglietto che all'esterno, di fianco alle casse,  ci sono due punti ristoro identici con bicchieri di pop corn mega, caramelle a etto, snack tipo Mars, gelati confezionali, bibite, patatine, hot dog. 
Chi volesse invece cenare al piano superiore c'è un ristorante-pizzeria chiamato Amarcord.  Dallo stile classico, alle 22 era praticamente deserto. 
Altrimenti c'è il più consono fast-food Burger Prince, un Mac Donald's 'nostrano' dai buoni prezzi e dagli hamburger più gustosi e soffici della catena americana. 
L'ingresso, ben poco 'glamourous', risente di quel grigiore provinciale accentuato da un'inopportuna esposizione di una cucina di un mobilificio. 
Sala giochi
Il Cineci è frequentato molto da adolescenti, sopratutto per la sala giochi che comprende un piccolo bowling, videogiochi, biliardo, ecc e un bar con la simpatici cartelloni che indicano i cocktail più famosi.
Il Cineci prevede una sola entrata principale e un parcheggio che circonda il fabbricato su ogni lato. Chi non trova posto vicino all'ingresso (possibilità frequente) deve fare un po' di strada a piedi per entrare nella multisala, dato che non è stato prevista nessun ingresso posteriore.
Chi è socio Coop paga € 6 dal lunedì al giovedì (in quest'ultimo giorno le donne € 4).