3 ottobre 2008

Sagra della girandola - Manduria (TA)

22 agosto 2008


Questa è sicuramente la prima sagra in cui ho pagato per entrare! Ben 3 euro a testa! Ma non è che in seguito gli assaggi sono gratuiti...no no... si pagano anch'essi! E non poco.
Siamo a Manduria, a metà strada tra Taranto e Lecce, lontano dal mare, nella Puglia di terra.
Perché si chiama sagra della girandola? Boh!
Organizzata da privati nel parco archeologico della cittadina, è una "sagra" per modo di dire: tre postazioni servono l'una carne alla brace (salsiccia + capocollo di martina franca), un'altra una frittura di pesce, l'ultima cicchetti di Primitivo di Manduria (il forte rosso di cui Manduria è capoluogo del distretto vinicolo omonimo). Prezzo fisso € 6 a piattino. Il tutto contornato da giocolieri vari, per me di nessun interesse, in quanto ero andata solo per mangiare. Questi artisti di strada erano stati assoldati per dare una pseudo giustificazione al costo del biglietto d'entrata, ma erano ben poco godibili, invisibili dai capannelli di gente davanti.


Il primitivo, adatto agli arrosti e alla selvaggina, non c'azzeccava molto con la frittura di pesce, così ho preferito assaggiare la carne. La porzione era scarsina, come si può vedere.

Una sagra triste, organizzata a scopo di lucro, con questi fari e alcuni artisti di strada sparpagliati in questo campo. L'atmosfera dei "clown" di Fellini: quella malinconia sulle facce truccate dei pagliacci.
Mangi e te ne vai, altro non c'è. Nota positiva: si mangiava abbastanza bene.
Sono stata una delle prime ad uscire, mentre una lunga fila di persone ancora doveva entrare. Una signora mi si rivolge chiedendomi perplessa: "Bisogna pagare, ma ne vale la pena?" Schiettamente, come da mio solito, le dico no. E lei se ne va.

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