14 gennaio 2010

Chet Baker - Bologna

Dove: via Polese 7/a - Bologna
Pro: jazz live di qualità, buona carne, atmosfera intima e partecipativa
Contro: il supplemento obbligatorio di € 20 a testa se serata con musica live, disattenzioni del servizio ristorante, prezzi alti, se non trovi un tavolo davanti al palco il supplemento si rivela quasi ingiustificato (gli altri tavoli sono in altra sala), assenza di parcheggio in zona
Il Chet Baker è un ristorante e un jazz club in via Polese, una traversa di via Riva Reno che la collega a via del Porto (parcheggio impossibile). All'entrata, al pianterreno, c'è solo il ristorante per chi vuole cenare e non interessa il concertino jazz (per il quale si paga un supplemento di € 20 a testa!). L'ambiente è carino, stile trattoria medio-chic, con la carne come cavallo di battaglia. Si può cenare o bere anche al piano interrato, nel jazz club, dove è ancora rimasto tutto uguale da anni. Le stesse pareti intonacate di grigio-azzurro, l'atmosfera intima, la musica di sottofondo (ovviamente jazz).

Ma quando c'è un trio o un quartetto che suona si sente il calore dell'entusiasmo dei veri appassionati, che qui giungono appositamente per quel o quei musicisti. Trovare un tavolo 'con vista' sul piccolo palco, a causa anche degli esigui spazi disponibili è una fortuna (da non perdere 'l'esperienza' per chi non è mai stato, nonostante i costi non alla portata di tutte le tasche).

Andrea Pozzi Trio
Sono stata un sabato sera verso mezzanotte per cena (in caso di concerto la cucina rimane aperta).
Abbiamo ordinato un filetto 'a piacere', chiedendo fosse al balsamico (€ 15) con cottura al sangue e una tagliata melograno e balsamico ben cotta (€ 15) accompagnati da verdure alla piastra e verdure in casseruola (€ 5 l'una). La carne è di buona qualità, ma la cottura non era ben calibrata. Ottimo il filetto al sangue (ma servito a cottura media) e la tagliata è risultata dura (chiesta ben cotta, servita troppo cotta). Purtroppo entrambi affogavano nell'aceto balsamico, quindi non consiglio nè la tagliata nè il filetto al balsamico, ma un filetto ai ferri, semplice. Un neo al servizio: ci siamo dovuti alzare ben due volte per richiedere il sale (pietanze insipide) e pane che non erano stati portati nonostante le ripetute richieste.
A mezzanotte in punto parte il concerto (durato solo mezzora, forse avevano già suonato in precendenza) e si può mangiare tranquillamente ascoltando la musica.
Attenzione però, con la fine della sessione jazz, termina anche la serata. La gente si è smobilitata poco dopo, e non è ripartita la musica di sottofondo, ciò non rende il locale adatto per conversazioni in tarda ora.
Ho detto poc'anzi che a mezzanotte si cena, ma rigorosamente al piano interrato. Al piano di sopra a quell'ora è il deserto dei tartari (e mi chiedo...quanta gente ci sarà stata prima?).
Il conto è sostanzioso: € 70 in due comprensivo di maxi coperto, carne con contorno, un'acqua e una birra piccola alla spina senza dessert.

4 commenti:

Adele ha detto...

Sono andata al Chet Baker il 2 gennaio, c'era il Chiara Pancaldi trio, eravamo in 2 e ci è andata bene, abbiamo speso in tutto 14 euro (5 per il concerto e 2 per il tè), in compenso non c'era molta gente ed è stato facile trovare posto davanti.
Forse il prezzo per il concerto varia a seconda di chi suona quella sera?

Titti ha detto...

ammazza allora ho preso io i 20 euro!

Unknown ha detto...

Io sono andato il 14 febbraio assieme alla mia ragazza. C'era un duo che suonava pezzi adatti alla ricorrenza. Non so se ho pagato un supplemente per il concerto, poichè il conto (100 cucuzze con due antipasti, due primi, due secondi (carne veramente ottima), un contorno, un dessert e tre birre medie alla spina) non sono stato lì a farmi il conto con il prezzo delle portate, il coperto etc. Bella serata. Certo che se i prezzi fossero un po' più bassini, la frequentazione regolare sarebbe auspicabile. Il consiglio per il parcheggio è il parcheggio di piazza VIII Agosto, poi farsi una passeggiatina risalendo via Indipendenza (certo, si allunga il percorso, ma meglio andare per strade principali piuttosto che perdersi nelle viuzze per chi non è pratico di quella zona di Bologna), scendendo poi via Ugo Bassi, ancora per via Marconi e alla fine girare nella traversa a destra che porta in via Polese. Oppure sempre macchina al parcheggio, farsi due passi contati fino alla stazione, prendere il 25 e scendere alla fermata di Piazza dei Martiri, che da lì al club è davvero un tiro di schioppo.

Titti ha detto...

Southern conviene parcheggiare in via Riva Reno.