7 aprile 2009

Chattanooga - Bologna

Aggiornamento dicembre 2009: consiglio l'aperitivo della domenica, l'Ape Regina. Buffet ricco e sofisticato, bella gente.

Aggiornamento fine maggio 2009: dal 5 giugno al 31 luglio il Chattanooga si trasferirà al Chattanooga Garden (giardino con ombrelloni e musica al coperto), in via Lame 83, con aperitivi e cene tutte le sere.

Dove: Via Toscana 5 - Bologna
Da provare: filetto di rombo in crosta di mandorle
Pro: ristorante raffinato, ottimo pesce, ambiente di livello, parcheggio in zona
Contro: Semivuoto, musica dj sabato noiosa, ambiente non riscaldato, prezzi molto alti per cenare
Un sabato nell'inverno 2007: entrai con un gruppo di amici al Chattanooga verso le 23, per bere qualcosa. Era così pieno che non c'era nemmeno l'ombra di un tavolo, tutti occupati da chi aveva cenato. Ci offrirono di rimanere sugli sgabelli all'american bar, ma in 5 non mi pareva molto comodo, e così ce ne andammo altrove.
Sabato 4 aprile 2009: ci sono tornata, ma stavolta a cena.
Accidenti se c'è la crisi. Ci sono 4 gatti, pochi i tavoli occupati. Alle 21.30. Addirittura (v. foto) al centro del ristorante (due anni fa rigorosamente colmo di tavoli) è stato ricavato uno spazio per ballare!




L'ambiente è raffinato, elegante, ma inerosabilmente vuoto. Belle le luci d'ambiente: soffuse, un po' calde, un po' fredde, nel giusto mix. Sarà che la compagnia non mi entusiasma, che non ho particolare appetito, che ho freddo (visto che il riscaldamento era già spento!), ma mi annoio.
I prezzi poi del ristorante sono troppo alti (i primi mediamente 12/14 euro; i secondi dai 12 ai 25, gli antipasti 10). Di questi tempi è davvero controcorrente ed azzardato proporsi a quelle cifre...il mercato è libero, certamente...ma il locale quasi deserto lo stava a confermare.

Il cameriere in divisa nera ci porta il menù alla carta (molto più ristretto rispetto a quello pubblicizzato sul loro sito web), e prova a consigliarci una chianina a € 50...
Io opto per due portate. Provo il pesce, mi ispira e scelgo come primo le chicche verdi al polpo in brodetto di pomodori e melanzane. Nulla da dire sulla qualità: in generale il piatto non era trascendentale, ma il polpo ottimo, molto tenero, fresco.
Come secondo prendo un filetto di rombo in crosta di mandorle con pomodorini pachino e carciofi. Insipido, (e il sale non c'era sul tavolo), i carciofi e i pomodorini poco cotti e buttati lì, ma il rombo squisito.
Globalmente ottima la materia prima, il pesce.
Il ristorante è assolutamente per uno slow food di qualità, infatti tra una portata e l'altra c'è una discreta attesa, ma mai troppo lunga, per permettere alla gente di conversare. Meglio andarci con qualcuno che non sia noioso...
Durante la cena non c'è sottofondo musicale, peccato. Ma verso le 23.30 il dj si approssima alla consolle e inizia a mettere qualcosa (non alto il volume). Finalmente inizia ad entrare qualcuno per il dopocena. Sempre pochi comunque. E grazie a tutti i tavoli vuoti rimasti, basta ordinare un drink e godrai di un bel tavolo anche a bordo "pista".
Bisogna aspettare l'1 per ballare un pochino, prima nessuno sembra avere il coraggio di occupare lo spazio pista. Non c'è mai abbastanza gente, abbastanza movimento. Solo lentamente si scalda un po', mai troppo però. Le luci si fanno basse e scure. Di gruppi di donne da sole ce ne sono però, ma non sono giovanissime. In generale l'età del sabato è 30/50. Adolescenti qui non ce ne sono, non è ambiente adatto. Peccato che il giovane dj (Sansone) non sia proprio il massimo: tiene i pezzi troppo lunghi, alcuni sono ballabili altri non c'entrano molto, i passaggi tra un brano e l'altro sono lunghissimi, fin
endo per creare quel brutto effetto di far fermare la gente in attesa che il pezzo parta davvero.



In sintesi, un ambiente per una cena chic e cara, con eventuali due salti prima di andarsene.

1 commento:

Titti ha detto...

I say hello to you too. bye