7 gennaio 2009

Lo spaccio Loacker - Auna di Sotto (BZ)

Se siete nei dintorni di Bolzano vi consiglio una tappa allo spaccio Loacker, la famosa fabbrica di wafer.
Lo sapevate che era italiana? O meglio, altoatesina di discendenza austriaca?
Purtroppo in queste zone non ci si sente in Italia. Quei doppi cartelli bilingue (dove l'italiano è scritto per secondo) e quell'esprimersi ostinatamente in tedesco ti fanno troppo spesso amaramente percepire che i rancori sono molto più profondi di quello che si crede. Ci sono ancora (ne ho avuto prova personalmente) degli antiitaliani (e non sono pochi).
Fortunatamente in città c'è cosmopolitismo, la comunità italiana è più forte e ti si rivolgono più spesso nella nostra lingua. In provincia invece ti fanno sentire straniero in patria.
La Loacker è inserita ad impatto ambientale ridotto in questa frazione di Collalbo, Auna di Sotto, a 1000 m. di altezza.
Siamo nell'altopiano del Renon, raggiungibile con una strada piena di tornanti direttamente da Bolzano città. Il Renon è bellissimo, particolare, la dolcezza del paesaggio contrasta con la possanza delle montagne. La strada si estende per 100 kmq fino a 1200 metri, è disseminata di vigneti e masi in un ambiente dove si susseguono paesini curatissimi. Quello che mi ha colpito del Renon è che è industrializzato senza quasi accorgersene; ci sono decine di fabbriche inserite nella natura che continua però a dominare incontrastata. Sapientemente qui ambiente e industria convivono alla perfezione.
Nella foto è proprio il Renon:

A pochi km. dalla Loacker, percorrendo la stessa strada, c'è lo spaccio DaunenStep, dei piumini d'oca da letto. Io ne ho uno da una decina d'anni e devo dire che sono i migliori in commercio, di qualità eccezionale. Valgono ampiamente la spesa.
Tornando alla Loacker, attenzione agli orari ristretti (si sa che da queste parti aprono e chiudono presto).
Arrivando, ci si trova l'entrata e un piccolo parcheggio.

Si accede ad una lussuosa hall, dove c'è solo una segretaria addetta al front office. Alla richiesta di dove fosse lo spaccio, mi indica di aprire due porte. Mi aspettavo una grande sala...e invece queste due ante aprivano solo un'armadio (!).

Ho acquistato svariate cose, sopratutto ciò che non ho mai visto a Bologna: wafer al cappuccino e alla mela; nocciole ricoperte di cioccolata, crema spalmabile, Ritter alla menta.
I prezzi non sono scontati, ma tutto quello che la Loacker produce c'è.
Per evidenti ragioni di golosità al momento della scrittura di questo post ho già quasi terminato le "scorte" e quindi ho solo due foto...
Questi waferini alla mela (la mela è uno dei prodotti principe dell'alto Adige) sono molto buoni, da provare se vi capitano, invece quelli al cappuccino erano così così.

Mi aspettavo molto di più dalla crema spalmabile, che non è di gran qualità (primo ingrediente lo zucchero e nocciole in percentuale del solo 13%). E' la cremina che utilizzano all'interno delle cialde wafer, solo che se assaggiata con quelle cialde in poca quantità è gustosa, al contrario a cucchiaini o sul pane non rende, risulta troppo pesante e zuccherata.

L'indirizzo esatto dello spaccio è via Gasterer 3, Auna di Sotto, Bolzano.
Nella stessa Bolzano hanno anche il loro negozio monomarca, in Piazza Domenicani 7.

4 commenti:

Michela cake designer ha detto...

Non posso vedere queste cose..mi vien voglia di fare tutta la strada per andare di persona!
Buon anno carissima.

Anonimo ha detto...

ciao sono sara di bolzano , ho letto il tuo articolo su come si sentono gli italiani qui ....posso garantirti che hai ragione ma voi che nn ci vivete nn potete sapere porprio tutto purtroppo...addirittura vogliono un patentino che attesti di sapere la lingua tedesca se no nn hai accesso al pubblico impiego cosa davvero vergognosa...ovviamente i posti migliori se li beccano tutti i tedeschi...io che ci sono nata e ci sto vivendo sto bene solo quando esco da qui....

Titti ha detto...

Ciao Sara, ma è assolutamente vergognoso che essendo in Italia per accedere ai posti pubblici tu debba sapere il tedesco! Non c'è nulla da fare, i tedeschi sono insopportabili! Dev'essere difficile sentirsi sempre straniero in casa propria.

Unknown ha detto...

Mah, mio padreci lavora e ci vive pur essendo italiano e non conoscendo il tedesco, e ci sta davvero bene! Come del resto io quando vado a trovarlo. Il concetto di "patria" è relativo, poco importa se si tratti di stato italiano o austriaco, il posto lo fanno le persone. Se anche vi sembra di essere all'estero? È un problema? È normale che essendo un paese bilingue per lavorare nel pubblico si debbano sapere entrambe, non vedo il problema... È come cercare lavoro in un albergo e non sapere l'inglese...