3 novembre 2008

Pasticceria Laganà (Santo Stefano) - Bologna

Dove: Via Santo Stefano 112 - Bologna
Da provare: meringhe con panna, torta al cioccolato, salatini
Lascia perdere: sfrappole, baci di dama
Pro: Freschezza degli alimenti; in genere quasi tutto ottimo.
Contro: Prezzi alti, a volte qualcosa non è buono
Questa è la pasticceria del cuore. Un luogo speciale, che mi ricorda la mia infanzia e la mia adolescenza.
Sono nata a Bologna alla clinica Villalba e cresciuta in via S. Stefano, dove ancora oggi vive mia madre, nell'appartamento di famiglia.
Laganà, via s. stefano angolo via Dante, era a pochi passi da casa mia, a pochi passi dalle mie elementari (le Carducci) e dalle mie medie (le Rolandino, quando erano ancora in via S. Stefano). Mi ricordo ancora gli alti e morbidi tranci di pizza che prendevo quando affamata tornavo da scuola (che ora non fanno più); la meringhe con panna, la pasta preferita da mio padre; la millefoglie allo zabaione, la mia preferita; tutti gli anni quando per il mio compleanno mia madre ordinava la torta facendoci scrivere sopra "buon compleanno Tiziana".
Laganà in via S. Stefano ancora oggi (e non lo dico per una questione di cuore) rimane la migliore pasticceria di Bologna. E' cara, non si può negare, ma ricordiamoci che è inserita in un contesto ambientale di un certo tipo, la zona si sa, è quella della Bologna-bene. Nonostante il degrado generale della città degli ultimi dieci anni per la massiccia introduzione di extracomunitari, che stanno fagocitando il centro, questa zona ancora resiste, certo non è più come una volta, ma rimane pur sempre una delle poche zone dentroporta dove ci abita un certo tipo di classe sociale. Negli ultimi anni si è infittita anche la presenza di studenti; di fatto i proprietari di immobili anche qui tendono il più possibile ad affittare e a trasferirsi fuori nel verde e in soluzioni abitative indipendenti.
Laganà resiste e fa bene. Tiene alto il tenore della zona. Il negozio è lo stesso da decenni e la qualità non è mai scesa. La freschezza e la bontà dei loro prodotti è sempre altissima, ovviamente i prezzi come ho detto sono alti. Ma ne vale la pena.
Ci sono molte cose che consiglio di assaggiare:
  • Le paste. Una delle specialità è la meringa con panna (quest'ultima freschissima): morbidissime, si sciolgono in bocca. Poi consiglio la tartelletta panna e mirtilli, il millefoglie allo zabaione (zabaione freschissimo) e la piramide bicolore cioccolata zabaione.
  • Le torte: c'è un bell'assortimento in vetrina di torte pronte. Sono originali e fresche, attenzione però sono piuttosto care. Una che ho sempre preferito è la torta al cioccolato, una torta a tronco a strati con crema di cioccolato tutta decorata da scaglie di cioccolato, una botta calorica totale e un'immersione total chocolate pazzesca. Se non c'è in vetrina vale la pena ordinarla.
  • Le ciambelle: ce ne sono di due tipi. Quella classica, secca, con lo zucchero e il buco in mezzo, deliziosa fresca e se si secca un po' è squisita inzuppata nel latte e quella morbida, con glassa e uvetta.
  • Il salato: non è da meno del dolce. Pizzette e salatini. A mio avviso i salatini che prendo qui sono i più buoni di Bologna. Sono molto freschi e molto più buoni di quelli che si trovano altrove. Anche il panettone salato è da provare. Meglio ordinarlo, così è strafresco, costa € 18.
Per Natale hanno anche i panettoni artigianali e per Pasqua uova e colombe.
E' aperto fino alle 20 e anche la domenica mattina fino alle 12. Non fa apertura notturna.
Della serie, andateci.

Aggiornamento 23 gennaio 2008
Per Carnevale a Bologna si mangiano le sfrappole. Sono andata da Laganà e ne ho comprate due etti (€ 3 all'etto); sono rimasta molto delusa. Mi aspettavo la solita qualità invece...le ho trovate dure, unte, sopratutto pesanti. Le sfrappole devono essere leggere, asciutte. Forse queste erano già vecchie e forse (essendo loro siciliani) non le sanno fare molto bene, tant'è che anche le chiamano "frappe" sul cartellino esposto, quando si sa a Bologna sono da sempre le SFRAPPOLE. Non vi consiglio di comperarle qui, ci sono sicuramente decine di panifici o pasticcerie che le sanno fare meglio.
Ho preso anche un etto di baci di dama: anche questi erano troppo pesanti e purtroppo non freschi. Il burro abbondante (troppo) con cui erano fatti sapeva già di vecchio.
Peccato per questi due autogol.
Carnevale a Bologna si mangiano le sfrappole. Sono andata da Laganà e ne ho comprate due etti (€ 3 all'etto); sono rimasta molto delusa. Mi aspettavo la solita qualità invece...le ho trovate dure, unte, sopratutto pesanti. Le sfrappole devono essere leggere, asciutte. Forse queste erano già vecchie e forse (essendo loro siciliani) non le sanno fare molto bene, tant'è che anche le chiamano "frappe" sul cartellino esposto, quando si sa a Bologna sono da sempre le SFRAPPOLE. Non vi consiglio di comperarle qui, ci sono sicuramente decine di panifici o pasticcerie che le sanno fare meglio.
Ho preso anche un etto di baci di dama: anche questi erano troppo pesanti e purtroppo non freschi. Il burro abbondante (troppo) con cui erano fatti sapeva già di vecchio.
Peccato per questi due autogol.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

frequento la pasticceria da quando ero bambina...all'epoca già mi ero innamorata dei loro tranci di pizza e delle pizzette tonde...poi ho scoperto i salatini che fanno nei gusti spinaci, formaggio, prosciutto, salsiccia.purtroppo l'ultima volta non erano proprio freschi, quindi risultavano un pò stomachevoli.
Pur amando il salato, ho avuto modo ed occasione di apprezzare anche i loro dolci, in particolare i mignon (cannoli, bignè, pastine alla frutta, zabaioni, baci di dama)e devo dire che non sono da meno.
Una domencia mattina ho assaggiato un trancio di torata con crema ed amarena, una pasta con le mandorle ed una tenerina e tutte e tre erano veramente buone.
La persona che mi accompagnava ha preso una danese con crema freschissima, una meringa con panna ed un croissant salato (quest'ultimo un pò sottotono).
Il capitolo sfrappole gioca a loro sfavore, nel senso che vale anche per me un giudizio negativo, in generale estendibile anche ai fritti (tortelli, crema fritta, castagnole) che ho sentito troppo unti e pesanti (in particolare la crema fritta, fredda, pesante e stomachevole).

Titti ha detto...

Cara coroncina, mi hai lasciato due commenti identici sia per Dino che per Laganà. Non so a quale delle due ti riferissi, ho lasciato quello a Laganà, ma forse ti riferivi a Dino. Se ripassi riscrivimi il commento così provvederò a lasciare quello giusto nel posto giusto. ciao

Anonimo ha detto...

il commento era nel posto giusto...era infatti riferito alla pasticceria Laganà.
Sulla pasticceria Dino avrei rischiato di fare un doppione ripetendo le stesse cose che avevi già detto tu.