Dove: via Irnerio 10/a - Bologna
Lascia perdere: tagliere di prosciutto San Daniele
Pro: aperto fino a tardi, parcheggio Montagnola vicino
Contro: porzioni misere, prezzi alti, porta aperta sulla strada, servizio approssimativo
Questo posto fila dritto nella mia black list!
Tanto è un ottimo indirizzo Pane Vino e San Daniele, lo storico primo locale aperto da anni in via Altabella (che è nella mia top list), tanto è mediocre quest'ultimo, aperto recentemente in via Irnerio, all'angolo con via Capo di Lucca, nella quale ahimè ha messo anche una verandina (l'ennesima a Bologna) per i maniaci dell'outdoor-anche-quando-nevica.
Ho cenato male, in una sequela di cose che non andavano. Quando un locale non sa offrire nemmeno ciò per cui si vanta, il prosciutto di San Daniele e il vino, non c'è speranza.
Entriamo da una porta spalancata sulla strada, dalla quale soffia aria fredda ed umida sui tavoli e prendiamo posto a sedere. Non è agevole cenare con l'occhio che casca sull'esterno, oltre a sentirsi infreddoliti.
la porta aperta...

C'è un team di camerieri giovani, meridionali. Ci serve una ragazza poco cordiale. Il cuoco, anch'esso un "simil-studente" più che un cuoco è un preparatore di bruschette e taglieri.
Ci viene porto il menù: piuttosto scarso. Mi aspettavo piatti caldi, pastasciutte, secondi. Invece il menù è più simile a quello di un pub che a quello di un ristorante: taglieri di affettati e/o formaggi; cestino di crescentine e tigelle; bruschette; un paio di insalatone;
un unico piatto caldo con prosciutto, tomino fuso o scamorza,
patate e verdure grigliate, 3/4 tipi di dolci, che a vederli non invitavano granchè. Stop.
Scelgo il piatto caldo, quando mi viene detto al momento dell'ordinazione: "le patate le abbiamo finite". Giuro, avrei voluto girare i tacchi ed andarmene. Dunque, fanno solo un unico piatto caldo, il locale è semivuoto e tu le patate le hai finite?! Ma come siete messi?! Questo è un dilettantismo imperdonabile. Mi si offre una sostituzione con...più verdure grigliate! Hai capito?! Non con altro prosciutto! Il minimo, almeno, visto la crepa! No, invece solo altre due fette di peperone grigliato surgelato condito con olio.
Sono le 23 di sabato e il locale è già quasi deserto

Poi arriva il vino, scandaloso! Era a temperatura ambiente! Ordino un rosso, precisamente uno
Schioppettino, due dita servite in calice grande: insulso, fermo, caldo. Infine arriva il tagliere di San Daniele con il cestino di tigelle e crescentine. Una
porzione ridicolmente misera: 4 (contatele, sono 4) fette trasparenti di San Daniele accompagnate da un cestino (ino ino) di minicrescentine (rettangolini bisunti) e minitigelline (le uniche buonine), poche, ma che in confronto ai 10 gr. di prosciutto erano abbondanti...
le 4 fette trasparenti e le poche minicrescentine bisunte

I prezzi? Il calice di broda calda € 3,50; i pochi grammi di prosciutto con cestino-ino ino € 7,90; il piatto con verdure grigliate decongelate, 3 fette di prosciutto e senza patate altre € 7,90.
Accanto alla cassa, sotto gli occhi di chi stava pagando, verso mezzanotte, la cameriera stava già mangiando su uno sgabello (quello che dovrebbe servire ai clienti del bar) un piattone di prosciutto (oh, quello sì abbondante). Che professionalità (e che figura).
In conclusione: il locale non è quello che vorrebbe far credere. Non è un ristorante, ma una tavola fredda, molto più adatta per un pranzo veloce, uno spuntino che per una cena. Si può bere, ma non c'è nemmeno troppa scelta di vini, e sopratutto sono serviti caldi!