Dove: via petroni 36 - Bologna
Pro: aperto fino all'1 di notte
Contro: zona malfamata, sensazione di mancanza di igiene, piadine mediocri, assenza di parcheggio
Lascia perdere: crescioni
Via Petroni, zona universitaria, a poche decine di metri dalla malfamata Piazza Verdi. Alla sera, facce non proprio rassicuranti. A volte bivacchi di punkabbestia. Pappappero è una piadinoteca ad uso e consumo degli studenti universitari e degli extracomunitari. Poi capita che quando le altre piadinoteche sono già chiuse, questa rimanga aperta (assieme agli altri kebabbari, pizzoteche e simili della via) e ci capiti per mancanza di alternative.
Entrando, la sensazione è quella di sporcizia. E' una sensazione, non so se corrisponda al vero, di sicuro non ho avuto l'impressione contraria. Pizze al taglio brutte da vedere mi orientano verso il reparto (dominante) della piadinoteca. Opto per le vuote sufficienti a darmi l'idea di come sono. Al costo di € 0,80, una piadina artigianale piccola e dal sapore strano, prettamente di lievito chimico. La piadina non la fanno nè la cuociono al momento. E' stata fatta in precedenza da chissà chi e riscaldandola diventa ancora più dura. Provo anche un crescione al cotto, pomodoro e mozzarella al costo di € 2,50. Terribile! Rinsecchito, semivuoto, già mezzo bruciato, con un prosciutto cotto pessimo.
Nel tabellone-menù anche patatine fritte e pepite di pollo e piadina con impasto di farro. Quest'ultima non ce l'aveva. Specchietto per le allodole?
Verso le 21.30 il locale era deserto. Forse non era un caso.
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