18 dicembre 2008

I Portali - Modena

Ho visitato questo centro commerciale un paio di settimane fa. Penso che sia il secondo a Modena in ordine di grandezza, dopo il Grand'emilia. Si trova in periferia, in direzione Bologna.
Al sabato pomeriggio è davvero molto pieno; all'interno, l'Ipercoop. Devo ammettere che era di tono ben più dimesso ed antico rispetto a quelli di Bologna. Invece qui i centri commerciali vengono rinnovati (ad es. il Centronova, da alcuni mesi rifatto) appena iniziano ad invecchiare anche solo un pochino. E sono sfavillanti, quasi sfarzosi.
Perché a Bologna non sarebbe ipotizzabile un centro commerciale come I Portici? Perché la gente pretende di più, è abituata ad averlo. E' meno provinciale. Ai Portici vanno anche "i contadini della Bassa", come li chiamiamo noi. E' una locuzione che noi bolognesi di città usiamo per definire chi abita nella profonda provincia padana.
Questo è marketing applicato alle persone; alle zone di appartenenza.
Tornando ai Portici, non voglio tanto parlare dei negozi, piccoli, non a buon mercato (dove c'è meno concorrenza i prezzi sono più alti) e la cui lista la potete trovare qui; quanto del reparto pane-pasticceria dell'Ipercoop. Il resto è poco attraente, sopratutto nel non-food, ma per questo reparto mi devo togliere tanto di cappello. E' grande il triplo rispetto ai corrispettivi ipercoopiani bolognesi!
Una varietà di roba da leccarsi i baffi: il bensone originale e quello farcito (che ho preso ma era poco cotto però!); la torta Barozzi; le ravioline farcite; la sbrisolona in monoporzioni; tantissimi tipi di taralli, anche quelli dolci (questo è strano: una varietà così l'ho trovata solo in Puglia); tanti tipi di pizza fresca farcita rotonda da forno; tiramisù fresco in vaschetta; paste dolci originali ed enormi; pagnotte di pane con farina gialla, ecc. Anche prodotti tipici reggiani, come la spongata. Quindi un bel po' di roba in più e diversa rispetto ai reparti pane-pasticceria Ipercoop bolognesi.
E' marketing: le persone stanno più in casa perché vivono in zone con poche opportunità vicine, sono più tradizionaliste, allora il cibo è il primo bisogno sentito. Da noi a Bologna il non-food è prevalente, o per lo meno alla pari.
La ricchezza culinaria dell'Italia è incredibile, basta spostarsi di poco per trovare tantissimi cibi e specialità diverse. La secolare frammentazione politica non ha portato solo guai, consoliamoci. Ci ha lasciato diversità che devono essere viste come una ricchezza.
In definitiva, veramente da tenere in considerazione questo reparto pane-pasticceria dell'Ipercoop ai Portali di Modena. Aperto fino alle 21.30 (sabato fino alle 21).

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