7 dicembre 2009

Calderoni - Bologna

Dove: via Indipendenza 60
Contro: pasticceria mediocre
Lascia perdere: salire al piano superiore nella 'saletta degli orrori'
Non ero mai salita nella saletta al piano superiore di Calderoni. Calderoni è un bar pasticceria storico, non più in mano a bolognesi (tanti anni fa mio padre era ghiotto dei loro tortelloni burro e oro, che si faceva fare d'asporto, a detto sua - e mia - erano i migliori della città. Eh, bei tempi andati!).
E' sopratutto un bar di passaggio, frequentatissimo, data la fortunata posizione. Così ben posizionato che ha sempre avuto un'altissima percentuale di avventori (che aumentano al venerdì e sabato grazie al mercato ambulante della Piazzola) potendo scendere nella mediocrità senza che nessuno quasi se ne accorgesse. Tranne me, che sono abituata a scrutare sempre il locale in cui mi trovo.
Già lo avevo testato un paio di volte, rimanendo però solo al piano terra, ambientino luccicante, una bella copertina che nasconde la dozzinalità della pasticceria.
Presi delle paste ed erano - ripeto - mediocri; presi un'aperitivo ed era un po' meglio (mangiato all'impiedi con i vassoi posizionati accanto alla cassa, perchè dentro si sta in piedi oppure si sta fuori sotto il portico in mezzo ai passanti, d'inverno adatto a chi ama smog, confusione e freddo); presi una meringa gigante confezionata che vidi in vetrina e fu l'unica cosa 'memorabile'.

Il Piano Terra
Fino a che ho deciso di salire per un tè in quella che chiamo oggi la 'saletta degli orrori'.
Ambiente nettamente più brutto. Luci forti, tono dimesso, pavimento opaco per il taccone di sporco, tovagliato giallo-arancio sozzo, muri da rimbiancare, radio sparata ad alto volume che trasmette il notiziario. In breve, una saletta ristorante (o colazione) di una pensione a due stelle. L'anti-romanticismo per eccellenza.
Non c'è posto. Nessuno ci fuma di striscio. Ma alcune persone lasciano il tavolo esasperate dall'attesa e ci sediamo noi.

Sala colazione Pensione Marisa
Appena seduta, mi infastidisce la condizione del copritovaglia che trovo. Sudicio, non sporco fresco, ma secco. La tovaglia di sotto, gialla, era annerita da quanto tempo era lì.
Ciò si può sopportare, a patto che, com'è normale che sia, dopo pochi minuti arrivi il cameriere e cambi con una tovaglia pulita. E invece no! Il nostro cameriere ci ha servito il tè sopra quello schifo. Zitto e mosca. Ovviamente abbiamo protestato, e solo allora ci ha cambiato la tovaglia! Due signore anziane hanno bevuto il caffè sopra una tovaglia ancora più sporca della nostra.

Stato del copritovaglia con scontrino appallottolato sul quale è stato servito il tè
Dopo 15 minuti di attesa arriva il cameriere senza menù e ci chiede cosa vogliamo. Vada per un tè. Si va a memoria, dato che non c'è il menù (questa 'furbata' l'ho sempre trovata detestabile). Attendiamo un'altra mezzora, ritorna il nostro uomo e fa: "Scusate, mi sono scordato, cosa volevate?". Riordiniamo e passano altri dieci minuti. Totale per avere un semplice tè appoggiato su tovaglia sporca: minuti 55.
Ma lo sporco non finisce qui. Carta canta, o meglio foto canta...Guardate un po' il fondo del porta bustine da tè, ingrandendo la foto con un clic. Briciole, polvere, peli addirittura!

Troppi i 'piccoli ospiti' all'interno del porta bustine da tè
E poi due bricchi da latte senza coperchio e macchiati anzichè la teiera, cucchiaini da caffè anzichè da tè, biscottini vecchi e secchi portati quando avevamo già finito (si era scordato di nuovo!).

Niente teiera, ma un bricco latte senza coperchio e macchiato
Tra gli orrori va anche menzionato la toilette, lurida! Bagno delle donne chiuso (non occupato, ma chiuso!). Motivazione non pervenuta. Unico bagno disponibile, quello degli uomini. Senza la chiave. Quindi immaginate che tranquillità può avere una donna, costretta nel gabinetto degli uomini, in quei momenti. Nel cesso, perchè solo così si può chiamare, sudiciume e spazzatura. Fuori, accanto al lavandino, nessuna carta per asciugarsi, nè aria calda. Non lo sai e sei costretto ad uscire con le mani bagnate e trovare il primo tovagliolo disponibile al bar. Fantastico per l'igiene!
...E con quello che guadagnano, almeno tenere pulito...

6 commenti:

Adele ha detto...

Assolutamente tremendo! E dire che visto da fuori sembra così "puzza-sotto-il-naso", oltre all'impressione di essere un posto pela-clienti.

Terrò ben presente questa recensione!

Titti ha detto...

Eh sì, Adele...cerco di svegliare le coscienze! Se tutti avessero il coraggio di pretendere qualità per ciò che pagano non esisterebbero queste storture.

n' gigi ha detto...

Ti ho scoperta adesso passando di blog in blog, da fuori avevo visto che tutto era in sfacelo, e tu me lo hai confermato.
Hai un consiglio per il cenone di quest' anno ? ( abbiamo i figli al seguito di 12 e 9 anni ). grazie

Titti ha detto...

Ciao Gigi! Per te ho pensato a Babette www.dababette.it

stefano ha detto...

Ciao Tiziana! Concordo pienamente ciò che hai detto...voglio comunque esprimere nuovamente il mio dispiacere per quanto i locali "storici" bolognesi abbiano avuto un tracollo così verticale. Questo una volta era il locale della " Bologna bene" utilizzato anche per pranzi di nozze...ora è l'ambiente che tutti i bolognesi evitano...per ovvi motivi! Se ti capita di essere in via Indipendenza ti invito a provare il Club 99 il cui gestore mi ha "cortesemente invitato" a cancellare ogni commento...sarei curioso di sapere (in forma privata onde evitare minacce giudiziarie) il tuo commento.

alfabetagamma ha detto...

Concordo pienamento con quanto detto e aggiungo che i camerieri (TUTTI) sono detestabili, prendono in giro i clienti tutto il tempo con commenti volgari e risatine. E sembrano una banda di mafiosi. Allucinante.