23 settembre 2013

Olive e capperi

Dove: via Russo 2, San Lazzaro di Savena (Bo)
Pro: pizza strepitosa (alla napoletana), buoni prezzi, veranda carina (ma anche gli interni sono piacevoli)
Contro: Parcheggio non illuminato e dissestato, ma accanto al locale

Evidentemente il passaparola conta. Appena aperto, la scorsa estate, questo ristorante pizzeria  a gestione napoletana ha fatto immediatamente il pienone, nonostante l'assenza di pubblicità e la location, a San Lazzaro in una zona poco conosciuta. Il motivo è presto detto. Basta guardare questa foto:

La pizza al tagliere doppio gusto per 2

E' la pizza al tagliere per due, bigusto a scelta (€ 14). Versione crudo, pomodoro, pomodorini e bufala.
Non vi fa venire l'acquolina in bocca? Beh...assodato. Vi assicuro che è molto, ma molto buona. Leggera, la mangerete in un batter d'occhio, nonostante le dimensioni. Ora avrete capito perché in questo locale c'è sempre gente.
E' paragonabile come qualità delle pizze a Pino Smeraldino (Ozzano e via Laura Bassi) e all'asporto Donna Margherita (via Lombardia).
La veranda è piacevole, se andate in una sera d'estate.

La veranda

 Ma anche l'interno è altrettanto caldo e piacevole.

Gli interni

Anche i dolci valgono assolutamente la pena. Sono dentro una teca, basta guardarli e invogliano. Io ho preso una crostata all'albicocca fatta in casa, deliziosa. 
Anche se il piatto forte sono le pizze, si mangia anche cucina tradizionale napoletana. Da tornarci per le pastasciutte al pesce. 
Conto: pizza al tagliere per due bigusto, acqua, birra, 1 dolce, coperto 25 euro. 

16 novembre 2012

Vip ----> Qubò

Ennesimo cambio di gestione per la disco-dinner di Vicolo Sampieri 3, a pochi metri dalle Due Torri. 
Vi ricordate quando si chiamava Porto di Mare? Poi è stato Kasamatta, Vip...e ora è il Qubò.
Sabato free entry uomo/donna fino all'1.

Chet Baker ----> Chet's Club

Dalle ceneri del Chet Baker, per anni ristorante con specialità di carne e concertini (rigorosamente) jazz è nato il Chet's Club. L'ambiente non è mutato, è sempre a due piani, ma la funzione è alleggerita: il piano strada è ora principalmente adibito ad aperitivi e al piano sotterraneo fanno concerti di gruppi esordienti con bar. Ingresso libero.

25 aprile 2012

Bar Il Principe - Bologna

Dove: via Toscana 32/2 - Bologna
Pro: buffet aperitivo discreto, aperto domenica
Contro: si classifica come wine-bar, ma alla richiesta di vino dolce non lo avevano
Questo bar, frequentato sopratutto all'ora dell'aperitivo da gente che 'vuol farsi vedere' - come se di questi tempi si potesse 'volare alto' - non ha nulla di particolare. Naturalmente i suoi aficionados (che sembrano essere molti) ora mi lanceranno pomodori ma, a parte lo spazio estivo all'aperto, gradito perchè può ospitare un discreto numero di tavolini, e la moda di 'ritrovarsi' che lo accompagna da qualche annetto, non ha null'altro di caratterizzante o migliore. Quindi se volete farvi vagamente un tuffo negli Anni Ottanta, ecco il posto che fa per voi. 
Il bar in sè per sè è un classico bar, abbastanza piccolo, con pochi tavolini e un buffet aperitivo freddo discretamente fornito (da notare la presenza dei pistacchi), ma non esageratamente. Con un difetto: alle 21 non si trova più nemmeno una nocciolina (mettono via tutto). Il momento migliore quindi per mangiare a sufficienza sono le 20. Raggiungere la parte finale del buffet è scomodo: ci si intralcia con chi è seduto.
Da notare un altro 'buco', che per un wine-bar (come si classifica) è abbastanza grave: alla richiesta di vino da dessert (dolce) di qualunque tipo ci è stato risposto che non ne avevano.
Provatelo una volta, per l'aperitivo.
Dal canto mio mi riservo di testarlo per un caffè/cappuccio con pasta.

14 aprile 2012

Round Cafè ----> Cibò

Ha inaugurato ieri, 13 aprile 2012, il Cibò, alla rotonda Biagi di Casalecchio, che prende il posto del Round Cafè. L'ambiente è  rinnovato e si appresta a fare ciò che faceva prima il Round, che era sopratutto posto per aperitivi. Sarà aperto con orario continuato dalla mattina fino a tarda notte. Gli aperitivi partono dalle 18.30.

29 febbraio 2012

28 febbraio 2012

India - Bologna

Dove: via Nazario Sauro 14 - Bologna
Pro: ambiente suggestivo e molto grande; si trova sempre posto; gentilezza del personale
Contro: ambienti poco riscaldati; piatti cattivi e troppo piccanti

Un lunedì sera feriale di gennaio. Fuori fa molto freddo. Mi reco in compagnia in questo enorme ristorante indiano in via Nazario Sauro verso le 22.30. Preoccupata per il parcheggio, mi rendo conto che, invece, trovare un posto a quell'ora in via Montegrappa è incredibilmente facile. Ne deduco quindi che il giorno più indicato per andare in questo ristorante è un feriale d'inizio settimana: tutto meno stressante.
Bene, entro da India ed è deserto. Siamo l'unica coppia. M'importa poco, però un po' più di calore umano attorno a me avrebbe certamente reso l'atmosfera meno triste. Mi accorgo subito che la temperatura dell'ambiente è poco piacevole, ma cerco di adattarmi.
Prendiamo due menù completi a base di pollo. Arriva prima un antipasto doppio composto da pollo fritto con una salsa alla menta e una a base di tabasco verde, quest'ultima assolutamente impossibile da assaggiare. Il pollo abbastanza buono, le due salse da lasciar perdere. A questo ha fatto seguito uno strano formaggio di capra spalmabile su una foglia di insalata dal gusto aspro e dal sapore (di nuovo) poco piacevole. Mangio quindi solo crocchette di pollo, nude. Al termine ci portano un mix di ciotole tra cui riso basmati bianco scondito, pollo in casseruola intinto in una salsa piccante, lenticchie, altro pollo e altre salse il tutto accompagnato da pane nan
Ricapitolando, pollo, pollo, pollo e salse piccantissime. Pollo cattivo, e per lo più immangiabile data la quantità di peperoncino presente, le salse intoccabili. Cosa ho mangiato alla fine, dopo aver 'tentato'? Riso in bianco, lenticchie, pollo fritto e pane nan. Insomma, una frugale cena italiana. L'eccesso di peperoncino e la mediocrità dei piatti hanno reso il pasto ben poco fruibile. Ricordo di esserci andata una decina di anni fa e si mangiava decisamente meglio. Cos'è successo? Un cambio gestione? 
Ad ogni modo verso il termine di una cena da dimenticare, il titolare ci chiede se ci era piaciuto: "Troppo piccante questo piatto, indicandone poi solo uno - dico schietta". "Ve ne preparo un altro non piccante - ci prova". Vabene. Arriva ed è...identico! "Ma scusi - protesto - è uguale". "No, no - si giustifica - ora NON è piccante". "Non è vero - ribatto - non si mangia! E' come prima. E poi perchè mette tutto questo peperoncino?" "Non è peperoncino, sono spezie - dice". "Perchè il peperoncino non è una spezia - penso -?!". Vabbè lascio perdere. E come il discorso, lascio perdere anche il tornarci. 
Una cosa a loro favore però la devo ammettere. Ce la siamo presi con tutta calma nonostante l'orario di chiusura fosse passato da un pezzo. Nessuno ci ha fatto fretta. Cosa che in un ristorante italiano difficilmente capiterebbe.